Covid: contagi in aumento, un nuovo virus respiratorio, mutazione genetica e infezione acuta nei bambini
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di Laura Della Pasqua
1. I contagi sono in aumento?
2. Scoperto un nuovo virus respiratorio simile al Covid?
3. È vero che alcuni bambini non eliminano completamente il virus?
1. I contagi sono in aumento?
È di nuovo allarme Covid. I contagi tornano a crescere, complice l’arrivo dell’autunno che induce a riunirsi in posti chiusi e l’abbandono delle precauzioni, come le mascherine.
Cinque regioni sono considerate ad alto rischio a causa dell’occupazione dei reparti ospedalieri: Umbria, Vale d’Aosta, Calabria, Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, come ultimo atto del suo incarico, ha prorogato fino al 31 ottobre l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nelle strutture sanitarie, socio-assistenziali, nelle Rsa (le residenze sanitarie assistite), nelle strutture riabilitative e in quelle residenziali per gli anziani.
Non c’è stata nessuna proroga invece per l’obbligo della mascherina sui mezzi di trasporto che è decaduto il 1° ottobre ma il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ne ha raccomandato l’utilizzo. Le autorità sanitarie insistono sull’importanza della vaccinazione soprattutto per gli anziani, gli immunodepressi e i più fragili.
2. Scoperto un nuovo virus respiratorio simile al Covid?
Un’altra pandemia, più grave del Covid, potrebbe minacciare la popolazione mondiale. Ancora una volta è il pipistrello l’indiziato numero uno di questo virus, con caratteristiche simili al Covid. La scoperta è stata fatta in un animale russo e il virus sarebbe in grado di infettare l’uomo ed è risultato resistente ai vaccini attualmente disponibili.
A parlarne è stata la rivista scientifica Plos Pathogens in un articolo di ricercatori Washington State University. Il nuovo virus respiratorio, chiamato Khosta-2, è stato trovato nel Parco Nazionale di Sochi in Russia in una particolare specie di pipistrelli diffusa anche in Europa e Nord Africa.
Molto simile al Sars-Cov-2, anche Khosta-2 è ricoperto dalle ormai famose proteine spike. Dalle analisi di laboratorio, è emerso che questo virus dei pipistrelli è in grado di infettare le cellule umane e di vincere gli anticorpi monoclonali e i vaccini finora sviluppati contro il Covid-19. Inoltre, nemmeno le difese naturali sviluppate dalla variante Omicron, sembrerebbero efficaci a bloccare l’infezione, nonostante entrambi i virus appartengano allo stessa sottocategoria, denominata sarbecovirus.
Il virologo e autore dello studio Michael Letko ha spiegato che “i sarbecovirus che circolano nella fauna selvatica al di fuori dell'Asia e anche in luoghi come la Russia occidentale, rappresentano una minaccia per la salute globale e le campagne vaccinali in corso contro il Covid”. Per contrastare questo pericolo servirebbero vaccini universali contro i sarbecovirus. Ma gli studi sono agli inizi.
3. È vero che alcuni bambini non eliminano completamente il virus?
Alcuni bambini manifestano a distanza di due fino a sei settimane dall’infezione acuta da Covid, una severa complicanza caratterizzata da febbre alta e sintomi gastrointestinali con il coinvolgimento di cuore, reni e polmoni.
Un gruppo di ricerca del CEINGE- Biotecnologiedi Napoli ha scoperto che questa sindrome infiammatoria multisistemica è determinata da una predisposizione genetica. Nel lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Immunology, si spiega che nei bambini con una particolare mutazione genetica, non avviene una eliminazione completa del virus. Ciò provoca un danno dei tessuti e innesca una risposta immunitaria iperattiva. L’individuazione nei piccoli pazienti delle mutazioni, tramite l’utilizzo di biotecnologie avanzate, diventa così fondamentale per una terapia personalizzata.
