ATC: N06AX12 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
|
Classe 1: C | Forma farmaceutica: COMPRESSE RP |
Presenza Lattosio:
|
Zyban compresse è indicato come aiuto alla cessazione dell’abitudine al fumo unitamente a un supporto motivazionale in pazienti nicotino-dipendenti.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
In pazienti che assumono medicinali noti per abbassare la soglia delle convulsioni, Zyban deve essere impiegato solo se sussiste una motivazione clinica irrinunciabile sulla base della quale il potenziale beneficio medico atteso dalla cessazione del fumo superi l’incrementato rischio di convulsioni (vedere paragrafo 4.4). L’effetto di bupropione su altri medicinali: Sebbene non sia metabolizzato dall’isoenzima CYP2D6, bupropione e il suo principale metabolita, idrossibupropione, sono inibitori della via metabolica mediata dall’isoenzima CYP2D6. La somministrazione contemporanea di bupropione cloridrato e desipramina in volontari sani, noti per essere metabolizzatori estensivi dell’isoenzima CYP2D6, ha determinato aumenti rilevanti (da 2 a 5 volte) della Cmax e della AUC della desipramina. L’inibizione dell’isoenzima CYP2D6 si è mantenuta per almeno 7 giorni dopo l’ultima dose di bupropione cloridrato. La terapia concomitante con medicinali con bassi indici terapeutici, principalmente metabolizzati dall’isoenzima CYP2D6, deve essere iniziata all’estremità inferiore dell’intervallo posologico del farmaco somministrato in concomitanza. Tali medicinali includono alcuni antidepressivi (ad es. desipramina, imipramina, paroxetina), antipsicotici (ad es. risperidone, tioridazina), beta-bloccanti (ad es. metoprololo), e anti-aritmici di Tipo 1C (ad es. propafenone, flecainide). Se Zyban viene aggiunto al regime di trattamento di un paziente già in terapia con uno di tali medicinali, deve essere presa in considerazione la necessità di diminuire la dose del medicinale originale. In questi casi deve essere attentamente considerato il beneficio atteso dal trattamento con Zyban rispetto ai rischi potenziali. I farmaci che richiedono l’attivazione metabolica da parte del CYP2D6 al fine di essere efficaci (es. tamoxifene), possono avere una ridotta efficacia quando somministrati in concomitanza con inibitori del CYP2D6, come il bupropione (vedere paragrafo 4.4). Sebbene il citalopram non sia metabolizzato prevalentemente dall’isoenzima CYP2D6, in uno studio il bupropione ha determinato l’aumento della Cmax e della AUC del citalopram rispettivamente del 30% e del 40%. La somministrazione concomitante di digossina e bupropione può ridurre i livelli di digossina. Sulla base di un confronto tra studi clinici, nei volontari sani, l’AUC0-24h della digossina è diminuita e la clearance renale è aumentata. I medici devono essere consapevoli del fatto che i livelli di digossina possono aumentare con la sospensione di buproprione e che il paziente deve essere monitorato per la possibile tossicità della digossina L’effetto di altri medicinali sul bupropione: Il bupropione è metabolizzato nel suo maggiore metabolita attivo idrossibupropione, principalmente dal citocromo P450 CYP2B6 (vedere paragrafo 5.2). La co-somministrazione di medicinali che possono influenzare il metabolismo del bupropione indotto dall’isoenzima CYP2B6 (ad es. substrati del CYP2B6: ciclofosfamide, ifosfamide e inibitori del CYP2B6: orfenadrina, ticlopidina, clopidogrel), può determinare un aumento dei livelli plasmatici di bupropione e una diminuzione dei livelli del metabolita attivo idrossi-bupropione. Le conseguenze cliniche dell’inibizione del metabolismo del bupropione indotto dall’enzima CYP2B6 e le conseguenti modifiche nel rapporto fra il bupropione e l’idrossibupropione non sono attualmente note. Poiché il bupropione viene ampiamente metabolizzato, si consiglia cautela quando viene somministrato in concomitanza a medicinali noti per indurre il metabolismo (ad es. carbamazepina, fenitoina, ritonavir, efavirenz) o di inibirlo (ad es. valproato) perché questi possono modificare la sua efficacia clinica e la sua sicurezza. In una serie di studi condotti in volontari sani, ritonavir (100 mg due volte al giorno o 600 mg due volte al giorno) o ritonavir 100 mg più lopinavir 400 mg due volte al giorno hanno ridotto l’esposizione di bupropione e dei suoi metaboliti maggiori in modo dose-dipendente dal 20 all’80% circa (vedere paragrafo 5.2). In modo analogo, efavirenz 600 mg una volta al giorno per due settimane ha ridotto l’esposizione al bupropione di circa il 55% in volontari sani. I pazienti che ricevono uno di questi farmaci associato a bupropione possono necessitare di dosi incrementate di bupropione, ma la dose massima raccomandata per bupropione non deve essere superata. La nicotina, somministrata mediante cerotti transdermici, non ha manifestato effetti sulla farmacocinetica del bupropione e dei suoi metaboliti. Altre interazioni: Il fumo è associato ad un aumento dell’attività del complesso enzimatico CYP1A2. A seguito della cessazione dell’abitudine al fumo, si può verificare una riduzione nella clearance dei medicinali metabolizzati da questo enzima, ciò può dar luogo all’aumento dei livelli plasmatici di tali prodotti medicinali. Tale aumento può essere particolarmente importante per quei medicinali, con una finestra terapeutica limitata (quali ad es., teofillina, tacrina e clozapina) che sono principalmente metabolizzati dal sistema enzimatico CYP1A2. Non sono conosciute le conseguenze cliniche della cessazione dell’abitudine al fumo su altri prodotti medicinali che sono metabolizzati parzialmente dal complesso enzimatico CYP1A2 (quali ad esempio imipramina, olanzapina, clomipramina e fluvoxamina). Inoltre, dati limitati indicano che il metabolismo della flecainide o della pentazocina possono anche essere indotti dall’abitudine al fumo. La somministrazione di Zyban a pazienti che sono in trattamento con levodopa o con amantadina deve essere intrapresa con cautela. Dati clinici limitati suggeriscono una maggiore incidenza di effetti indesiderati (ad es. nausea, vomito e episodi neuropsichiatrici - vedere paragrafo 4.8) in pazienti che ricevono bupropione in concomitanza con levodopa o amantadina. Sebbene i dati clinici non evidenzino una interazione farmacocinetica fra il bupropione e l’alcool, vi sono state rare segnalazioni di eventi avversi neuropsichiatrici o di ridotta tolleranza all’alcool in pazienti che assumevano bevande alcoliche durante il trattamento con Zyban. Il consumo di alcool durante il trattamento con Zyban deve essere ridotto al minimo o escluso. Poiché gli inibitori delle monoaminossidasi A e B aumentano anche la via catecolaminergica, con un meccanismo differente dal bupropione, l’uso concomitante di Zyban e inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) è controindicato (vedere paragrafo 4.3) in quanto esiste un aumento della possibilità di reazioni avverse a seguito della loro co-somministrazione. Devono trascorrere almeno 14 giorni tra l’interruzione degli inibitori irreversibili delle MAO e l’inizio del trattamento con Zyban. Per quanto riguarda gli inibitori reversibili delle MAO è sufficiente un periodo di 24 ore. Gli studi suggeriscono che l’esposizione al bupropione possa essere aumentata quando le compresse di bupropione a rilascio prolungato sono assunte con un pasto ad alto contenuto lipidico (vedere paragrafo 5.2).
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni compressa contiene 150 mg di bupropione cloridrato. Per la lista completa degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Zyban è controindicato in pazienti con ipersensibilità al bupropione o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Zyban è controindicato in pazienti con patologie a carattere convulsivo in corso o con qualsiasi anamnesi di convulsioni.Zyban è controindicato in pazienti per i quali sia nota una patologia tumorale del sistema nervoso centrale (SNC). Zyban è controindicato nei pazienti che, in qualsiasi momento durante il trattamento, interrompano bruscamente l’assunzione di alcool o di qualsiasi medicinale noto per essere associato al rischio di convulsioni alla sospensione (in particolare benzodiazepine o farmaci benzodiazepino-simili). Zyban è controindicato in pazienti con diagnosi attuale o pregressa di bulimia o anoressia nervosa. L’uso di Zyban è controindicato in pazienti con cirrosi epatica grave. È controindicato l’uso concomitante di Zyban e di inibitori delle monoaminossidasi (IMAO). Fra l’interruzione del trattamento con inibitori irreversibili delle monoaminossidasi e l’inizio del trattamento con Zyban devono trascorrere almeno 14 giorni. Per gli inibitori reversibili delle monoaminossidasi, è sufficiente un periodo di 24 ore. Zyban è controindicato in pazienti con anamnesi di disturbo bipolare dal momento che può facilitare l’insorgenza di un episodio maniacale durante la fase depressiva della loro malattia. Zyban non deve essere somministrato a pazienti in trattamento con altri medicinali che contengano bupropione dal momento che l’incidenza delle convulsioni è dose-dipendente e per evitare sovradosaggio.
Posologia
Posologia Uso negli Adulti Si raccomanda di iniziare il trattamento mentre il paziente è ancora fumatore e di fissare una "data di cessazione dell’abitudine al fumo" entro le prime due settimane di trattamento con Zyban, preferibilmente durante la seconda settimana. La dose iniziale è di 150 mg da assumersi una volta al giorno per sei giorni, aumentando a 150 mg due volte al giorno a partire dal settimo giorno. Fra due dosi successive deve essere lasciato un intervallo di almeno 8 ore. La dose singola massima non deve superare i 150 mg e la dose totale giornaliera massima non deve superare i 300 mg. L’insonnia è un evento avverso molto comune che può essere ridotto evitando di assumere la dose al momento di coricarsi (avendo cura in ogni caso di porre un intervallo di almeno 8 ore fra ciascuna dose). Popolazione pediatrica L’impiego in pazienti di età inferiore a 18 anni non è raccomandato in quanto la sicurezza e l’efficacia di Zyban compresse non sono state valutate in tali pazienti. Anziani Zyban deve essere somministrato con cautela in pazienti anziani. In alcuni individui anziani non può essere esclusa una maggiore sensibilità. La dose raccomandata nell’anziano è di 150 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.4). Pazienti con compromissione epatica Zyban deve essere somministrato con cautela in pazienti con compromissione epatica. A causa della maggiore variabilità della farmacocinetica in pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata, la dose raccomandata in tali pazienti è di 150 mg una volta al giorno. Pazienti con danno renale Zyban deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza renale. La dose raccomandata in tali pazienti è di 150 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione Zyban deve essere impiegato secondo quanto indicato dalle linee guida sulla cessazione del fumo. I medici prescrittori devono verificare la motivazione del paziente a smettere di fumare. Le terapie per la cessazione del fumo hanno successo con maggiore probabilità in quei pazienti che sono motivati a smettere e sono sostenuti da un supporto motivazionale alla cessazione del fumo. I pazienti devono essere trattati per 7-9 settimane. Nel caso non si manifesti alcun effetto alla settima settimana, il trattamento deve essere interrotto. Le compresse di Zyban devono essere deglutite intere. Le compresse non debbono essere tagliate, frantumate o masticate, poiché questo può portare a un aumento del rischio di effetti indesiderati incluse le convulsioni. Zyban può essere assunto con o senza cibo (vedere paragrafi 4.5 e 5.2). Interruzione della terapia Nonostante non siano attese reazioni dovute alla sospensione dell’assunzione di Zyban, può essere preso in considerazione un periodo di riduzione progressiva dell’assunzione del medicinale.
Avvertenze e precauzioni
Convulsioni Non si deve superare la dose raccomandata di Zyban poiché l’uso di bupropione è associato ad un rischio di convulsioni correlato alla dose. A dosi fino alla dose massima giornaliera raccomandata (300 mg di Zyban al giorno), l’incidenza di convulsioni è di circa lo 0,1% (1/1000). In presenza di fattori di rischio predisponenti che abbassino la soglia delle convulsioni, l’uso di Zyban aumenta il rischio di crisi convulsive. Zyban non deve essere impiegato in pazienti che presentino fattori di rischio predisponenti, a meno che non sussista una motivazione clinica irrinunciabile sulla base della quale il potenziale beneficio clinico atteso dalla cessazione del fumo superi il potenziale incrementato rischio di convulsioni. In questi pazienti deve essere considerata una dose massima di 150 mg al giorno per tutta la durata del trattamento. Tutti i pazienti devono essere sottoposti a una valutazione dei fattori di rischio predisponenti, che includono: • la somministrazione concomitante di altri medicinali noti per abbassare la soglia della comparsa di convulsioni (ad es.: antipsicotici, antidepressivi, antimalarici, tramadolo, teofillina, steroidi sistemici, chinoloni e farmaci antistaminici con proprietà sedative). Per i pazienti cui vengano prescritti tali farmaci durante il trattamento con Zyban, deve essere considerata una dose massima di 150 mg al giorno di Zyban per il rimanente periodo di trattamento. • abuso di alcool (vedere anche paragrafo 4.3) • anamnesi di trauma cranico • diabete trattato con ipoglicemizzanti o insulina • uso di farmaci anoressizzanti o stimolanti La terapia con Zyban deve essere interrotta, e non successivamente ripresa, in pazienti in cui si siano verificate convulsioni durante il trattamento. Interazioni (vedere paragrafo 4.5) I livelli plasmatici di bupropione o dei suoi metaboliti possono essere alterati a causa di interazioni farmacocinetiche, che possono aumentare il rischio di insorgenza di eventi indesiderati (ad es. secchezza delle fauci, insonnia, convulsioni). Deve pertanto essere usata cautela quando bupropione viene somministrato in concomitanza con medicinali che possono indurre o inibire il metabolismo di bupropione. Bupropione inibisce il metabolismo indotto dal citocromo P4502D6. Si consiglia quindi cautela nella somministrazione concomitante di medicinali metabolizzati da questo enzima. In letteratura è stato dimostrato che farmaci che inibiscono il CYP2D6 possono portare a concentrazioni ridotte di endoxifene, che è il metabolita attivo di tamoxifene. Pertanto l’uso di bupropione, che è un inibitore del CYP2D6 deve essere evitato quando possibile durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafo 4.5). Neuropsichiatria Zyban è un inibitore, ad azione centrale, della ricaptazione della noradrenalina/dopamina. Sono state segnalate reazioni a carattere neuropsichiatrico (vedere paragrafo 4.8). In particolare, in pazienti con anamnesi nota di malattia psichiatrica, è stata riscontrata una sintomatologia di tipo psicotico e maniacale. L’umore depresso può essere un sintomo dell’astinenza da nicotina. In pazienti che tentavano di smettere di fumare è stata segnalata depressione, raramente accompagnata da ideazioni e comportamenti suicidi (incluso tentativo di suicidio). Questi sintomi sono stati segnalati anche durante il trattamento con Zyban e generalmente si sono verificati nelle fasi iniziali del trattamento. In alcuni paesi bupropione è indicato per il trattamento della depressione. Una meta-analisi di studi clinici, controllati con placebo, condotti con farmaci antidepressivi, in adulti con disturbi depressivi maggiori e altri disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento di rischio di pensieri e comportamenti suicidi in pazienti di età inferiore a 25 anni, trattati con gli antidepressivi, rispetto a placebo. I medici devono essere a conoscenza della possibile insorgenza di una significativa sintomatologia depressiva in pazienti che tentano di smettere di fumare e devono di conseguenza informarne i pazienti. I dati raccolti in studi su animali suggeriscono la possibilità di abuso del farmaco. Tuttavia, studi sulla possibilità di abuso nell’uomo e l’ampia esperienza clinica raccolta dimostrano che il bupropione ha un basso potenziale di abuso. Ipersensibilità L’uso di Zyban deve essere interrotto se il paziente manifesta reazioni di ipersensibilità durante il trattamento. I medici devono essere a conoscenza del fatto che i sintomi possono aumentare o ripresentarsi a seguito dell’interruzione del trattamento con Zyban e devono assicurarsi che venga somministrato un trattamento sintomatico per un periodo adeguato di tempo (almeno una settimana). I sintomi includono tipicamente eruzione cutanea, prurito, orticaria o dolore al torace, ma possono insorgere anche reazioni più gravi quali angioedema, dispnea/broncospasmo, shock anafilattico, eritema multiforme o sindrome di Stevens-Johnson. Sono stati segnalati anche artralgia, mialgia e febbre associati a eruzione cutanea e ad altri sintomi indicativi di ipersensibilità ritardata. Questi sintomi possono essere assimilati alla cosiddetta malattia da siero (vedere paragrafo 4.8). Nella maggior parte dei pazienti i sintomi regrediscono con la sospensione di bupropione e con la somministrazione di antistaminici o corticosteroidi, e si risolvono nel tempo. Ipertensione Nella pratica clinica è stata segnalata ipertensione, talora grave (vedere paragrafo 4.8) e che ha reso necessario un trattamento acuto, in pazienti trattati con bupropione da solo o in combinazione con terapia sostitutiva della nicotina. Questo fenomeno è stato osservato in pazienti con e senza ipertensione preesistente. All’inizio del trattamento con bupropione, in particolare in pazienti con ipertensione preesistente, dovrebbe essere monitorata la pressione arteriosa, con misurazione del basale e con controlli successivi. Dovrebbe essere presa in considerazione la possibilità di interrompere la terapia con Zyban qualora si verifichi un aumento clinicamente significativo della pressione arteriosa. Dati limitati provenienti da studi clinici suggeriscono che si possono ottenere tassi più elevati di cessazione dell’abitudine al fumo associando all’impiego di Zyban sistemi transdermici a base di nicotina (STN). Tuttavia nel gruppo trattato con la combinazione è stata osservata una maggiore incidenza di ipertensione insorta nel corso del trattamento. Se viene impiegata una terapia di combinazione con sistemi transdermici a a base di nicotina, si deve porre cautela e si devono effettuare controlli settimanali della pressione arteriosa. Prima di iniziare una terapia di combinazione, il medico deve consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto del relativo sistema transdermico a base di nicotina. Pazienti appartenenti a gruppi specifici Anziani - L’esperienza clinica con bupropione non ha identificato alcuna differenza nella tollerabilità fra i pazienti anziani e gli altri adulti. Tuttavia non si può escludere una maggiore sensibilità di alcuni anziani; pertanto in tali pazienti la dose raccomandata è di 150 mg una volta al giorno (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Pazienti con compromissione epatica - Bupropione viene ampiamente metabolizzato nel fegato a metaboliti attivi che a loro volta sono ulteriormente metabolizzati. Non sono state osservate differenze statisticamente significative nella farmacocinetica di bupropione quando somministrato a pazienti con cirrosi epatica da lieve a moderata, rispetto a volontari sani, ma i livelli plasmatici di bupropione hanno evidenziato una maggiore variabilità fra i singoli pazienti. Pertanto Zyban deve essere impiegato con cautela in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata e in questi pazienti è raccomandata la dose di 150 mg una volta al giorno. Tutti i pazienti con insufficienza epatica devono essere attentamente controllati per la possibile insorgenza di effetti indesiderati (ad es. insonnia, secchezza del cavo orale, convulsioni) che possono indicare livelli elevati del farmaco o dei suoi metaboliti. Pazienti con danno renale - Bupropione viene escreto principalmente nelle urine così come i suoi metaboliti. Pertanto in pazienti con danno renale si raccomanda la dose di 150 mg una volta al giorno, poiché il bupropione e i suoi metaboliti attivi possono accumularsi in quantità superiore al normale (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Il paziente deve essere attentamente controllato per possibili effetti indesiderati che possono indicare livelli elevati del farmaco o dei suoi metaboliti. Interferenza con l’esame delle urine Poiché ha una struttura chimica anfetamino-simile, il bupropione interferisce con i test utilizzati in alcuni esami rapidi per la presenza di farmaci nelle urine, dando luogo a falsi positivi, in particolare per le anfetamine. Un risultato positivo deve essere generalmente confermato con un metodo più specifico. Vie di somministrazione non appropriate Zyban è solo per uso orale. Sono stati riportati casi di inalazione delle compresse frantumate o di iniezione di buproprione in forma dissolta, e ciò porta ad un rilascio rapido, ad un assorbimento più veloce e ad un potenziale sovradosaggio. Convulsioni e/o casi di morte sono stati riportati qualora bupropione sia stato somministrato per via intra-nasale o per iniezione parenterale.
Interazioni
In pazienti che assumono medicinali noti per abbassare la soglia delle convulsioni, Zyban deve essere impiegato solo se sussiste una motivazione clinica irrinunciabile sulla base della quale il potenziale beneficio medico atteso dalla cessazione del fumo superi l’incrementato rischio di convulsioni (vedere paragrafo 4.4). L’effetto di bupropione su altri medicinali: Sebbene non sia metabolizzato dall’isoenzima CYP2D6, bupropione e il suo principale metabolita, idrossibupropione, sono inibitori della via metabolica mediata dall’isoenzima CYP2D6. La somministrazione contemporanea di bupropione cloridrato e desipramina in volontari sani, noti per essere metabolizzatori estensivi dell’isoenzima CYP2D6, ha determinato aumenti rilevanti (da 2 a 5 volte) della Cmax e della AUC della desipramina. L’inibizione dell’isoenzima CYP2D6 si è mantenuta per almeno 7 giorni dopo l’ultima dose di bupropione cloridrato. La terapia concomitante con medicinali con bassi indici terapeutici, principalmente metabolizzati dall’isoenzima CYP2D6, deve essere iniziata all’estremità inferiore dell’intervallo posologico del farmaco somministrato in concomitanza. Tali medicinali includono alcuni antidepressivi (ad es. desipramina, imipramina, paroxetina), antipsicotici (ad es. risperidone, tioridazina), beta-bloccanti (ad es. metoprololo), e anti-aritmici di Tipo 1C (ad es. propafenone, flecainide). Se Zyban viene aggiunto al regime di trattamento di un paziente già in terapia con uno di tali medicinali, deve essere presa in considerazione la necessità di diminuire la dose del medicinale originale. In questi casi deve essere attentamente considerato il beneficio atteso dal trattamento con Zyban rispetto ai rischi potenziali. I farmaci che richiedono l’attivazione metabolica da parte del CYP2D6 al fine di essere efficaci (es. tamoxifene), possono avere una ridotta efficacia quando somministrati in concomitanza con inibitori del CYP2D6, come il bupropione (vedere paragrafo 4.4). Sebbene il citalopram non sia metabolizzato prevalentemente dall’isoenzima CYP2D6, in uno studio il bupropione ha determinato l’aumento della Cmax e della AUC del citalopram rispettivamente del 30% e del 40%. La somministrazione concomitante di digossina e bupropione può ridurre i livelli di digossina. Sulla base di un confronto tra studi clinici, nei volontari sani, l’AUC0-24h della digossina è diminuita e la clearance renale è aumentata. I medici devono essere consapevoli del fatto che i livelli di digossina possono aumentare con la sospensione di buproprione e che il paziente deve essere monitorato per la possibile tossicità della digossina L’effetto di altri medicinali sul bupropione: Il bupropione è metabolizzato nel suo maggiore metabolita attivo idrossibupropione, principalmente dal citocromo P450 CYP2B6 (vedere paragrafo 5.2). La co-somministrazione di medicinali che possono influenzare il metabolismo del bupropione indotto dall’isoenzima CYP2B6 (ad es. substrati del CYP2B6: ciclofosfamide, ifosfamide e inibitori del CYP2B6: orfenadrina, ticlopidina, clopidogrel), può determinare un aumento dei livelli plasmatici di bupropione e una diminuzione dei livelli del metabolita attivo idrossi-bupropione. Le conseguenze cliniche dell’inibizione del metabolismo del bupropione indotto dall’enzima CYP2B6 e le conseguenti modifiche nel rapporto fra il bupropione e l’idrossibupropione non sono attualmente note. Poiché il bupropione viene ampiamente metabolizzato, si consiglia cautela quando viene somministrato in concomitanza a medicinali noti per indurre il metabolismo (ad es. carbamazepina, fenitoina, ritonavir, efavirenz) o di inibirlo (ad es. valproato) perché questi possono modificare la sua efficacia clinica e la sua sicurezza. In una serie di studi condotti in volontari sani, ritonavir (100 mg due volte al giorno o 600 mg due volte al giorno) o ritonavir 100 mg più lopinavir 400 mg due volte al giorno hanno ridotto l’esposizione di bupropione e dei suoi metaboliti maggiori in modo dose-dipendente dal 20 all’80% circa (vedere paragrafo 5.2). In modo analogo, efavirenz 600 mg una volta al giorno per due settimane ha ridotto l’esposizione al bupropione di circa il 55% in volontari sani. I pazienti che ricevono uno di questi farmaci associato a bupropione possono necessitare di dosi incrementate di bupropione, ma la dose massima raccomandata per bupropione non deve essere superata. La nicotina, somministrata mediante cerotti transdermici, non ha manifestato effetti sulla farmacocinetica del bupropione e dei suoi metaboliti. Altre interazioni: Il fumo è associato ad un aumento dell’attività del complesso enzimatico CYP1A2. A seguito della cessazione dell’abitudine al fumo, si può verificare una riduzione nella clearance dei medicinali metabolizzati da questo enzima, ciò può dar luogo all’aumento dei livelli plasmatici di tali prodotti medicinali. Tale aumento può essere particolarmente importante per quei medicinali, con una finestra terapeutica limitata (quali ad es., teofillina, tacrina e clozapina) che sono principalmente metabolizzati dal sistema enzimatico CYP1A2. Non sono conosciute le conseguenze cliniche della cessazione dell’abitudine al fumo su altri prodotti medicinali che sono metabolizzati parzialmente dal complesso enzimatico CYP1A2 (quali ad esempio imipramina, olanzapina, clomipramina e fluvoxamina). Inoltre, dati limitati indicano che il metabolismo della flecainide o della pentazocina possono anche essere indotti dall’abitudine al fumo. La somministrazione di Zyban a pazienti che sono in trattamento con levodopa o con amantadina deve essere intrapresa con cautela. Dati clinici limitati suggeriscono una maggiore incidenza di effetti indesiderati (ad es. nausea, vomito e episodi neuropsichiatrici - vedere paragrafo 4.8) in pazienti che ricevono bupropione in concomitanza con levodopa o amantadina. Sebbene i dati clinici non evidenzino una interazione farmacocinetica fra il bupropione e l’alcool, vi sono state rare segnalazioni di eventi avversi neuropsichiatrici o di ridotta tolleranza all’alcool in pazienti che assumevano bevande alcoliche durante il trattamento con Zyban. Il consumo di alcool durante il trattamento con Zyban deve essere ridotto al minimo o escluso. Poiché gli inibitori delle monoaminossidasi A e B aumentano anche la via catecolaminergica, con un meccanismo differente dal bupropione, l’uso concomitante di Zyban e inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) è controindicato (vedere paragrafo 4.3) in quanto esiste un aumento della possibilità di reazioni avverse a seguito della loro co-somministrazione. Devono trascorrere almeno 14 giorni tra l’interruzione degli inibitori irreversibili delle MAO e l’inizio del trattamento con Zyban. Per quanto riguarda gli inibitori reversibili delle MAO è sufficiente un periodo di 24 ore. Gli studi suggeriscono che l’esposizione al bupropione possa essere aumentata quando le compresse di bupropione a rilascio prolungato sono assunte con un pasto ad alto contenuto lipidico (vedere paragrafo 5.2).
Effetti indesiderati
La lista sotto riportata fornisce informazioni sugli effetti indesiderati identificati dall’esperienza clinica, suddivisi per incidenza e secondo la Classificazione per Sistemi e Organi. È importante tenere conto che la cessazione dell’abitudine al fumo viene spesso associata con i sintomi derivanti dall’astinenza da nicotina (ad es. agitazione, insonnia, tremore, sudorazione), alcuni dei quali vengono riscontrati anche tra gli eventi avversi associati a Zyban. Gli effetti indesiderati sono elencati in accordo con la frequenza della loro manifestazione, secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1000, < 1/100); raro (≥1/10.000, <1/1000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non nota | Anemia, leucopenia e trombocitopenia |
Disturbi del sistema immunitario* | Comune | Reazioni di ipersensibilità quali orticaria |
Raro | Reazioni di ipersensibilità più gravi, incluse angioedema, dispnea/broncospasmo e shock anafilattico. Artralgia, mialgia e febbre sono state anche segnalate in concomitanza con reazione cutanea e altri sintomi indicativi di ipersensibilità ritardata. Questi sintomi possono essere simili a quelli della malattia da siero. | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non comune | Anoressia |
Raro | Alterazioni della glicemia | |
Non nota | Iponatriemia | |
Disturbi psichiatrici | Molto comune | Insonnia (vedere paragrafo 4.2) |
Comune | Depressione (vedere paragrafo 4.4), agitazione, ansia | |
Non comune | Confusione | |
Raro | Irritabilità, ostilità, allucinazioni, depersonalizzazione, sogni anomali inclusi gli incubi | |
Molto raro | Deliri, ideazione paranoica, irrequietezza, aggressività | |
Non nota | Ideazione suicida e comportamento suicida***, psicosi | |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Tremore, disturbi della concentrazione, cefalea, capogiri, alterazioni del gusto |
Raro | Convulsioni (vedere nota a fine tabella)**, distonia, atassia, parkinsonismo, incoordinazione, disturbi della memoria, parestesie, sincope | |
Patologie dell’occhio | Non comune | Disturbi visivi |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Tinnito |
Patologie cardiache | Non comune | Tachicardia |
Raro | Palpitazioni | |
Patologie vascolari | Non comune | Aumento della pressione sanguigna (talvolta grave), vampate |
Raro | Vasodilatazione, ipotensione posturale | |
Patologie gastrointestinali | Comune | Secchezza del cavo orale, disturbi gastrointestinali inclusi nausea e vomito, dolore addominale, costipazione |
Patologie epatobiliari | Raro | Innalzamento degli enzimi epatici, ittero, epatite |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo* | Comune | eruzione cutanea, prurito, sudorazione |
Raro | Sono stati segnalati anche eritema multiforme e sindrome di Stevens-Johnson Riacutizzazione di psoriasi | |
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo | Raro | Contrazioni muscolari |
Patologie renali e urinarie | Raro | Pollachiuria e/o ritenzione urinaria |
Molto raro | Incontinenza urinaria | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Febbre |
Non comune | Dolore toracico, astenia |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Alcuni studi epidemiologici sugli esiti della gravidanza a seguito di esposizione materna al bupropione nel primo trimestre hanno riportato un’associazione con aumento del rischio di alcune malformazioni cardiovascolari congenite, in particolare difetti del setto ventricolare e difetti cardiaci relativi al tratto di efflusso ventricolare sinistro. Questi risultati non sono coerenti tra gli studi. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Zyban non deve essere usato in gravidanza. Le donne in gravidanza devono essere incoraggiate a smettere di fumare senza l’impiego di una terapia farmacologica. Allattamento Il bupropione e i suoi metaboliti sono escreti nel latte umano. La decisione se astenersi dall’allattamento al seno o astenersi dalla terapia con Zyban deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno per il neonato / bambino e il beneficio della terapia con Zyban per la madre. Fertilità Non vi sono dati sull’effetto di bupropione sulla fertilità umana. Uno studio di riproduzione nel ratto non ha mostrato segni di ridotta fertilità (vedere paragrafo 5.3).
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Conservare nella confezione originale.