ATC: R03DX05 | Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE |
Presenza Lattosio:
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Asma allergico Xolair è indicato negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età compresa tra 6 e <12 anni. Il trattamento con Xolair deve essere considerato solo per i pazienti con asma di accertata natura IgE (immunoglobulina E) mediata (vedere paragrafo 4.2). Adulti e adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni) Xolair è indicato, come terapia aggiuntiva, per migliorare il controllo dell’asma in pazienti con asma allergico grave persistente che al test cutaneo o di reattività in vitro sono risultati positivi ad un aeroallergene perenne e hanno ridotta funzionalità polmonare (FEV1 <80%) nonché frequenti sintomi diurni o risvegli notturni e in pazienti con documentate esacerbazioni asmatiche gravi ripetute, nonostante l’assunzione quotidiana di alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria, più un beta2agonista a lunga durata d’azione per via inalatoria. Bambini (da 6 a <12 anni di età) Xolair è indicato, come terapia aggiuntiva, per migliorare il controllo dell’asma in pazienti con asma allergico grave persistente che al test cutaneo o di reattività in vitro sono risultati positivi ad un aeroallergene perenne e hanno frequenti sintomi diurni o risvegli notturni e in pazienti con documentate esacerbazioni asmatiche gravi ripetute, nonostante l’assunzione quotidiana di alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria, più un beta2-agonista a lunga durata d’azione per via inalatoria. Orticaria cronica spontanea (CSU) Xolair è indicato, come terapia aggiuntiva, per il trattamento dell’orticaria cronica spontanea in pazienti adulti e adolescenti (età pari o superiore a 12 anni) con risposta inadeguata al trattamento con antistaminici H1.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Poiché le IgE possono essere coinvolte nella risposta immunologica ad alcune infezioni da elminti, Xolair può indirettamente diminuire l’efficacia dei medicinali per il trattamento delle infezioni elmintiche o delle infezioni sostenute da altri parassiti (vedere paragrafo 4.4). Gli enzimi del citocromo P450, le pompe di efflusso ed i meccanismi di legame alle proteine non sono coinvolti nella clearance dell’omalizumab; pertanto, il potenziale di interazione farmaco-farmaco è limitato. Non sono stati eseguiti studi di interazione tra medicinali o vaccini e Xolair. Non esistono ragioni farmacologiche tali da aspettarsi che i medicinali comunemente prescritti nel trattamento dell’asma o della CSU possano interagire con omalizumab. Asma allergico Negli studi clinici Xolair è stato usato comunemente in associazione a corticosteroidi per via inalatoria e orale, beta agonisti per via inalatoria a breve e lunga durata d’azione, antagonisti dei leucotrieni, teofilline e antistaminici orali. Non vi è stata alcuna indicazione riguardo l’alterazione della sicurezza di Xolair con questi altri medicinali antiasmatici di uso comune. Sono disponibili dati limitati circa l’utilizzo di Xolair in associazione a immunoterapia specifica (terapia iposensibilizzante). In uno studio clinico durante il quale Xolair è stato somministrato in concomitanza ad una immunoterapia, la sicurezza e l’efficacia di Xolair associato all’immunoterapia specifica non sono risultate diverse da quelle di Xolair in monoterapia. Orticaria cronica spontanea (CSU) In studi clinici nella CSU, Xolair è stato utilizzato in combinazione con antistaminici (anti-H1, antiH2) e antagonisti dei recettori leucotrienici (LTRA). Non vi è stata alcuna evidenza di alterazione della sicurezza di omalizumab quando utilizzato con questi medicinali rispetto al suo noto profilo di sicurezza nell’asma allergica. Inoltre un’analisi farmacocinetica di popolazione non ha mostrato effetti rilevanti degli antistaminici H2 e dei LTRA sulla farmacocinetica di omalizumab (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica Studi clinici nella CSU hanno incluso alcuni pazienti di età compresa tra 12 e 17 anni che assumevano Xolair in associazione con antistaminici (anti-H1, anti-H2) e LTRA. Non sono stati condotti studi in bambini al di sotto dei 12 anni.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ciascuna siringa preriempita con 1 ml di soluzione contiene 150 mg di omalizumab*. *Omalizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato prodotto con la tecnologia DNA ricombinante in una linea cellulare ovarica di criceto cinese (CHO). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Il trattamento con Xolair deve essere iniziato da medici esperti nella diagnosi e nel trattamento di asma persistente grave o dell’orticaria cronica spontanea. Asma allergico Posologia La dose appropriata e la frequenza di somministrazione di Xolair sono determinate dai livelli di IgE basali (UI/ml), rilevati prima di iniziare il trattamento, e dal peso corporeo (kg). Prima della somministrazione della dose iniziale, i pazienti devono determinare i propri livelli di IgE mediante qualsiasi test disponibile in commercio per le IgE sieriche totali al fine della definizione della loro dose. Sulla base di queste determinazioni possono essere necessari per ciascuna somministrazione da 75 a 600 mg di Xolair in 1-4 iniezioni. Nei pazienti con livelli di IgE inferiori a 76 UI/ml è meno probabile osservare dei benefici (vedere paragrafo 5.1). Prima di iniziare la terapia il medico deve accertarsi che i pazienti adulti e adolescenti con livelli di IgE inferiori a 76 UI/ml ed i bambini (da 6 a <12 anni) con livelli di IgE inferiori a 200 UI/ml abbiano inequivocabile reattività in vitro (RAST) ad un allergene perenne. Vedere la Tabella 1 per la conversione e le Tabelle 2 e 3 per la determinazione della dose negli adulti, negli adolescenti e nei bambini da 6 a <12 anni di età. Xolair non deve essere somministrato ai pazienti i cui livelli di IgE basali o peso corporeo in chilogrammi non rientrano nei limiti della tabella dei dosaggi. La dose massima raccomandata è di 600 mg di omalizumab ogni due settimane. Tabella 1 Conversione dalla dose a numero di siringhe, numero di iniezioni e volume totale iniettato con ciascuna somministrazione
Dose (mg) | Numero di siringhe | Numero di iniezioni | Volume totale iniettato (ml) | |
75 mg | 150 mg | |||
75 | 1 | 0 | 1 | 0,5 |
150 | 0 | 1 | 1 | 1,0 |
225 | 1 | 1 | 2 | 1,5 |
300 | 0 | 2 | 2 | 2,0 |
375 | 1 | 2 | 3 | 2,5 |
450 | 0 | 3 | 3 | 3,0 |
525 | 1 | 3 | 4 | 3,5 |
600 | 0 | 4 | 4 | 4,0 |
Valori basali di | Peso corporeo (kg) | |||||||||
IgE(UI/ml) | ≥20–25 | >25–30 | >30–40 | >40–50 | >50–60 | >60–70 | >70–80 | >80–90 | >90–125 | >125–150 |
≥30–100 | 75 | 75 | 75 | 150 | 150 | 150 | 150 | 150 | 300 | 300 |
>100–200 | 150 | 150 | 150 | 300 | 300 | 300 | 300 | 300 | 450 | 600 |
>200–300 | 150 | 150 | 225 | 300 | 300 | 450 | 450 | 450 | 600 | |
>300–400 | 225 | 225 | 300 | 450 | 450 | 450 | 600 | 600 | ||
>400–500 | 225 | 300 | 450 | 450 | 600 | 600 | SOMMINISTRAZIONE OGNI 2 SETTIMANE VEDERE TABELLA 3 | |||
>500–600 | 300 | 300 | 450 | 600 | 600 | |||||
>600–700 | 300 | 450 | 600 | |||||||
>700–800 | ||||||||||
>800–900 | ||||||||||
>900– 1000 | ||||||||||
>1000– 1100 |
Peso corporeo (kg) | ||||||||||
Valori basali di IgE (UI/ml) | ≥20– 25 | >25– 30 | >30– 40 | >40– 50 | >50– 60 | >60– 70 | >70– 80 | >80– 90 | >90–125 | >125–150 |
≥30–100 | SOMMINISTRAZIONE OGNI 4 SETTIMANE VEDERE TABELLA 2 | |||||||||
>100–200 | ||||||||||
>200–300 | 375 | |||||||||
>300–400 | 450 | 525 | ||||||||
>400–500 | 375 | 375 | 525 | 600 | ||||||
>500–600 | 375 | 450 | 450 | 600 | ||||||
>600–700 | 225 | 375 | 450 | 450 | 525 | |||||
>700–800 | 225 | 225 | 300 | 375 | 450 | 450 | 525 | 600 | ||
>800–900 | 225 | 225 | 300 | 375 | 450 | 525 | 600 | |||
>900–1000 | 225 | 300 | 375 | 450 | 525 | 600 | ||||
>1000–1100 | 225 | 300 | 375 | 450 | 600 | |||||
>1100–1200 | 300 | 300 | 450 | 525 | 600 | NON SOMMINISTRARE – non sono disponibili dati per raccomandare una dose | ||||
>1200–1300 | 300 | 375 | 450 | 525 | ||||||
>1300–1500 | 300 | 375 | 525 | 600 |
Avvertenze e precauzioni
Generale Xolair non è indicato per il trattamento delle esacerbazioni asmatiche acute, broncospasmo acuto o stato asmatico. Xolair non è stato studiato in pazienti con sindrome da iperimmunoglobulina E o aspergillosi broncopolmonare allergica nè per la prevenzione di reazioni anafilattiche, incluse quelle provocate da allergia alimentare, dermatite atopica o rinite allergica. Xolair non è indicato nel trattamento di queste condizioni. La terapia con Xolair non è stata studiata in pazienti con malattie autoimmuni, condizioni mediate da immunocomplessi, o insufficienza renale o epatica preesistente (vedere paragrafo 4.2). Occorre prestare cautela nel somministrare Xolair a queste popolazioni di pazienti. Dopo aver iniziato la terapia con Xolair non è raccomandato interrompere bruscamente il trattamento con corticosteroidi per uso sistemico o inalatorio. Diminuzioni delle dosi di corticosteroidi devono essere effettuate sotto diretta supervisione di un medico e può rendersi necessario effettuarle gradualmente. Disturbi del sistema immunitario Reazioni allergiche di tipo I Con l’assunzione di omalizumab possono verificarsi reazioni allergiche locali o sistemiche di tipo I, comprese anafilassi e shock anafilattico, anche dopo un lungo periodo di trattamento. Tuttavia, la maggior parte di tali reazioni si verifica entro 2 ore dalla prima e successiva iniezione di Xolair, ma alcune sono insorte oltre le 2 ore e persino oltre le 24 ore dall’iniezione.. La maggior parte delle reazioni anafilattiche si è verificata entro le prime 3 dosi di Xolair. Pertanto, le prime 3 dosi devono essere somministrate da un operatore sanitario o sotto la supervisione di un operatore sanitario. Una storia di anafilassi non correlata a omalizumab può essere un fattore di rischio di anafilassi a seguito della somministrazione di Xolair. Pertanto, ai pazienti con storia nota di anafilassi, Xolair deve essere somministrato da un operatore sanitario, che deve avere sempre disponibili medicinali per il trattamento delle reazioni anafilattiche per l’uso immediato dopo la somministrazione di Xolair. Se si verifica una reazione anafilattica o una qualsiasi altra reazione allergica grave, la somministrazione di Xolair deve essere interrotta immediatamente e deve essere iniziata una terapia adeguata. I pazienti devono essere informati del fatto che tali reazioni sono possibili e che qualora si verificassero deve essere richiesto immediatamente l’intervento di un medico. Negli studi clinici, in un piccolo numero di pazienti sono stati individuati anticorpi verso omalizumab (vedere paragrafo 4.8). La rilevanza clinica degli anticorpi anti-Xolair non è bene conosciuta. Malattia da siero La malattia da siero e le reazioni simili a quelle della malattia da siero, che sono reazioni allergiche di tipo III ritardate, sono state osservate in pazienti trattati con anticorpi monoclonali umanizzati, compreso l’omalizumab. Il meccanismo fisiopatologico suggerito comprende la formazione e il deposito di immunocomplessi in seguito alla formazione di anticorpi diretti contro omalizumab. Questa evenienza si verifica solitamente dopo 1-5 giorni dalla somministrazione della prima iniezione o di quelle successive, anche dopo una lunga durata del trattamento. I sintomi suggestivi per una malattia da siero comprendono artrite/ artralgia, rash (orticaria o altre forme), febbre e linfadenopatia. Antistaminici e cortisonici possono essere utili nel prevenire o trattare questi disturbi ed i pazienti devono essere avvisati di segnalare qualsiasi sintomo sospetto. Sindrome di Churg-Strauss e sindrome ipereosinofila I pazienti con asma grave possono raramente presentare una sindrome ipereosinofila sistemica o una vasculite eosinofila granulomatosa allergica (sindrome di Churg-Strauss), che vengono entrambe generalmente trattate con corticosteroidi sistemici. In rari casi, pazienti in terapia con medicinali anti-asma, compreso omalizumab, possono presentare o sviluppare eosinofilia e vasculite sistemiche. Tali eventi sono comunemente associati alla riduzione della terapia orale con corticosteroidi. I medici devono prestare particolare attenzione a questi pazienti in quanto si possono sviluppare marcata eosinofilia, rash vasculitico, peggioramento dei sintomi polmonari, anormalità dei seni paranasali, complicanze cardiache, e/o neuropatia. La sospensione di omalizumab deve essere considerata in tutti i casi gravi con i suddetti disturbi del sistema immunitario. Infezioni parassitarie (elminti) Le IgE possono essere coinvolte nella risposta immunologica ad alcune infezioni da elminti. Nei pazienti con rischio cronico elevato di infezione da elminti, uno studio controllato verso placebo in pazienti allergici ha dimostrato un leggero aumento del tasso di infezione con omalizumab, sebbene il decorso, la gravità, e la risposta al trattamento dell’infezione fossero inalterati. Il tasso di infezione da elminti nel programma clinico complessivo, che non era stato disegnato per evidenziare tali infezioni, è stato inferiore a 1 su 1.000 pazienti. Tuttavia, può essere giustificato l’impiego di cautela nei pazienti a rischio elevato di infezioni da elminti, in particolare quando viaggiano in aree in cui le infezioni da elminti sono endemiche. Qualora i pazienti non rispondessero al trattamento anti-elminti raccomandato, deve essere considerata la possibilità di sospendere la terapia con Xolair. Individui sensibili al lattice Il cappuccio copriago rimovibile della siringa preriempita contiene un derivato del lattice di gomma naturale. Finora nel cappuccio copriago rimovibile non è stato rilevato lattice di gomma naturale. Tuttavia, l’uso di Xolair soluzione iniettabile in siringa preriempita non è stato studiato in individui sensibili al lattice e pertanto vi è un potenziale rischio di reazioni di ipersensibilità che non può essere completamente escluso.
Interazioni
Poiché le IgE possono essere coinvolte nella risposta immunologica ad alcune infezioni da elminti, Xolair può indirettamente diminuire l’efficacia dei medicinali per il trattamento delle infezioni elmintiche o delle infezioni sostenute da altri parassiti (vedere paragrafo 4.4). Gli enzimi del citocromo P450, le pompe di efflusso ed i meccanismi di legame alle proteine non sono coinvolti nella clearance dell’omalizumab; pertanto, il potenziale di interazione farmaco-farmaco è limitato. Non sono stati eseguiti studi di interazione tra medicinali o vaccini e Xolair. Non esistono ragioni farmacologiche tali da aspettarsi che i medicinali comunemente prescritti nel trattamento dell’asma o della CSU possano interagire con omalizumab. Asma allergico Negli studi clinici Xolair è stato usato comunemente in associazione a corticosteroidi per via inalatoria e orale, beta agonisti per via inalatoria a breve e lunga durata d’azione, antagonisti dei leucotrieni, teofilline e antistaminici orali. Non vi è stata alcuna indicazione riguardo l’alterazione della sicurezza di Xolair con questi altri medicinali antiasmatici di uso comune. Sono disponibili dati limitati circa l’utilizzo di Xolair in associazione a immunoterapia specifica (terapia iposensibilizzante). In uno studio clinico durante il quale Xolair è stato somministrato in concomitanza ad una immunoterapia, la sicurezza e l’efficacia di Xolair associato all’immunoterapia specifica non sono risultate diverse da quelle di Xolair in monoterapia. Orticaria cronica spontanea (CSU) In studi clinici nella CSU, Xolair è stato utilizzato in combinazione con antistaminici (anti-H1, antiH2) e antagonisti dei recettori leucotrienici (LTRA). Non vi è stata alcuna evidenza di alterazione della sicurezza di omalizumab quando utilizzato con questi medicinali rispetto al suo noto profilo di sicurezza nell’asma allergica. Inoltre un’analisi farmacocinetica di popolazione non ha mostrato effetti rilevanti degli antistaminici H2 e dei LTRA sulla farmacocinetica di omalizumab (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica Studi clinici nella CSU hanno incluso alcuni pazienti di età compresa tra 12 e 17 anni che assumevano Xolair in associazione con antistaminici (anti-H1, anti-H2) e LTRA. Non sono stati condotti studi in bambini al di sotto dei 12 anni.
Effetti indesiderati
Asma allergico Riassunto del profilo di sicurezza Durante gli studi clinici in pazienti adulti e adolescenti dai 12 anni di età in poi, le reazioni avverse più comunemente segnalate sono state cefalea e reazioni nel sito di iniezione, comprendenti dolore, gonfiore, eritema, prurito. Negli studi clinici condotti in bambini da 6 a <12 anni di età, le reazioni avverse che sono state segnalate più comunemente sono mal di testa, piressia e dolore addominale superiore. La maggior parte delle reazioni è stata di lieve o moderata gravità. Elenco dell reazioni avverse La Tabella 4 elenca le reazioni avverse registrate negli studi clinici nella popolazione totale esaminata per la sicurezza trattata con Xolair, secondo la classificazione MedDRA per organi e sistemi e la frequenza. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100; <1/10), non comune (≥1/1.000; <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) e molto raro (<1/10.000). Le reazioni osservate durante l’esperienza post-marketing sono elencate con frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 4 Reazioni avverse nell’asma allergico
Infezioni ed infestazioni | |
Non comune | Faringite |
Raro | Infezione parassitaria |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Non nota | Trombocitopenia idiopatica, inclusi casi gravi |
Disturbi del sistema immunitario | |
Raro | Reazioni anafilattiche, altre condizioni allergiche gravi, sviluppo di anticorpi anti-omalizumab |
Non nota | Malattia da siero, può comprendere febbre e linfadenopatia |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune | Cefalea* |
Non comune | Sincope, parestesia, sonnolenza, capogiri |
Patologie vascolari | |
Non comune | Ipotensione posturale, vampate |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Non comune | Broncospasmo allergico, tosse |
Raro | Edema della laringe |
Non nota | Vasculite granulomatosa allergica (i.e. Sindrome di ChurgStrauss) |
Patologie gastrointestinali | |
Comune | Dolore addominale superiore** |
Non comune | Segni e sintomi dispeptici, diarrea, nausea |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Non comune | Fotosensibilità, orticaria, eruzione cutanea, prurito |
Raro | Angioedema |
Non nota | Alopecia |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Raro | Lupus eritematoso sistemico (LES) |
Non nota | Artralgia, mialgia, gonfiore alle articolazioni |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Molto comune | Piressia** |
Comune | Reazioni al sito di iniezione quali gonfiore, eritema, dolore, prurito |
Non comune | Malessere di tipo influenzale, gonfiore alle braccia, aumento ponderale, affaticamento |
Settimana 12 | Studi 1, 2 e 3 aggregati con omalizumab | Categoria di frequenza | |
Placebo N=242 | 300 mg N=412 | ||
Infezioni ed infestazioni | |||
Sinusite | 5 (2,1%) | 20 (4,9%) | Comune |
Patologie del sistema nervoso | |||
Cefalea | 7 (2,9%) | 25 (6,1%) | Comune |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e connettivale | |||
Artralgia | 1 (0,4%) | 12 (2,9%) | Comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |||
Reazione a livello del sito di iniezione* | 2 (0,8%) | 11 (2,7%) | Comune |
Settimana 24 | Studi 1 e 3 aggregati con omalizumab | Categoria di frequenza | |
Placebo N=163 | 300 mg N=333 | ||
Infezioni ed infestazioni | |||
Infezione delle vie respiratorie superiori | 5 (3,1%) | 19 (5,7%) | Comune |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza I dati relativi all’uso di omalizumab in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Omalizumab attraversa la barriera placentare e il potenziale danno per il feto non è noto. Nei primati non umani omalizumab è stato associato a riduzione delle piastrine dipendente dall’età, con una sensibilità relativamente maggiore negli animali giovani (vedere paragrafo 5.3). Xolair non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità. Allattamento Non è noto se omalizumab sia escreto nel latte materno umano. Dati disponibili in primati non umani hanno mostrato l’escrezione di omalizumab nel latte (vedere paragrafo 5.3). Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Omalizumab non deve essere somministrato durante l’allattamento. Fertilità Non ci sono dati disponibili sulla fertilità nell’uomo per omalizumab. In studi non-clinici in primati non umani specificamente disegnati per valutare l’effetto sulla fertilità, comprensivi di studi sull’accoppiamento, non sono stati osservati effetti sulla fertilità maschile o femminile in seguito a somministrazioni ripetute di omalizumab fino a dosi di 75 mg/kg. Inoltre, in uno studio non-clinico separato sulla genotossicità, non sono stati osservati effetti genotossici.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.