ATC: N07XX11 | Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE |
Presenza Lattosio:
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Wakix è indicato negli adulti per il trattamento della narcolessia con o senza cataplessia (vedere anche paragrafo 5.1).
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Antidepressivi Gli antidepressivi triciclici o tetraciclici (ad es. imipramina, clomipramina, mirtazapina) possono compromettere l’efficacia di pitolisant, poiché mostrano attività antagonista verso il recettore H1 dell’istamina e possono annullare l’effetto dell’istamina endogena rilasciata nel cervello con il trattamento. Antistaminici Gli antistaminici (antagonisti del recettore H1) che attraversano la barriera ematoencefalica (ad es. feniramina maleato, clorfenamina, difenidramina, prometazina, mepiramina) possono compromettere l’efficacia di pitolisant. Sostanze che prolungano il QT o note per aumentare il rischio di patologie della ripolarizzazione L’associazione con pitolisant deve essere effettuata con un attentomonitoraggio(vedere paragrafo 4.4). Interazioni farmacocinetiche Medicinali che influenzano il metabolismo di pitolisant - Induttori enzimatici La somministrazione di pitolisant in associazione con rifampicina in dosi multiple diminuisce in modo significativo la Cmax media di pitolisant e il rapporto delle AUC rispettivamente di circa il 39% e il 50%. Pertanto, la somministrazione di pitolisant in associazione con potenti induttori di CYP3A4 (es. rifampicina, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina) deve essere effettuata con cautela. A causa del suo potente effetto induttore sul CYP3A4, l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) deve essere assunta con cautela se in concomitanza con pitolisant. Quando entrambi i principi attivi vengono associati deve essere effettuato un monitoraggio clinico e, infine, un adattamento del dosaggio durante l’associazione e una settimana dopo il trattamento con l’induttore. In uno studio clinico a dosi multiple, l’associazione di pitolisant con probenecid diminuisce l'AUC di pitolisant di circa il 34%. - Inibitori di CYP2D6 La somministrazione di pitolisant in associazione con paroxetina aumenta in modo significativo la Cmax media di pitolisant e il rapporto delle AUC0-72h, rispettivamente di circa il 47% e il 105%. Dato l'aumento di 2 volte dell'esposizione a pitolisant, la sua associazione con inibitori di CYP2D6 (ad es. paroxetina, fluoxetina, venlafaxina, duloxetina, bupropione, chinidina, terbinafina, cinacalcet) deve essere effettuata con cautela. Si può considerare un adattamento del dosaggio durante l’associazione. Medicinali di cui pitolisant può influenzare il metabolismo - Substrati di CYP3A4 e CYP2B6 Sulla base di dati in vitro, pitolisant e i suoi principali metaboliti possono indurre CYP3A4 e CYP2B6 a concentrazioni terapeutiche e, per estrapolazione, CYP2C, UGT e P-gp. Non sono disponibili dati clinici sulla portata di questa interazione. Perciò, l’associazione di pitolisant con substrati di CYP3A4,che abbiano un margine terapeutico ristretto (ad es. immunosoppressori, docetaxel, inibitori della chinasi, cisapride, pimozide, alofantrina), deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4). Con altri substrati di CYP3A4, CYP2B6 (ad es. efavirenz, bupropione), CYP2C (ad es. repaglinide, fenitoina, warfarin), P-gp (ad es. dabigatran, digossina) e UGT (ad es. morfina, paracetamolo, irinotecan) si deve usare cautela,con un monitoraggio clinico della loro efficacia. L’associazione di pitolisant con contraccettivi orali deve essere evitata e si deve usare un altro metodo contraccettivo affidabile. - Substrati di OCT1 Pitolisant mostra un'inibizione superiore al 50% verso gli OCT1 (trasportatori per i cationi organici 1) a 1,33 mcM, la IC50 estrapolata di pitolisant è 0,795 mcM. Sebbene la rilevanza clinica di questo effetto non sia definita, si consiglia cautela quando pitolisant viene somministrato con un substrato di OCT1 (ad es. metformina (biguanidi)) (vedere paragrafo 5.2). L’associazione di pitolisant con modafinil o sodio oxibato, trattamenti abituali della narcolessia, è stata valutata in volontari sani, a dosi terapeutiche. Non è stata dimostrata alcuna interazione farmacologica farmacocinetica clinicamente rilevante con modafinil o con sodio oxibato. Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Wakix 4,5 mg compressa rivestita con film Ciascuna compressa contiene 5 mg di pitolisant cloridrato, equivalenti a 4,45 mg di pitolisant. Wakix 18 mg compressa rivestita con film Ciascuna compressa contiene 20 mg di pitolisant cloridrato, equivalenti a 17,8 mg di pitolisant. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Compromissione severa (Child-Pugh C) della funzionalità epatica. Allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Posologia
Il trattamento deve essere iniziato da un medico con esperienza nella terapia dei disturbi del sonno. Posologia Wakix deve essere usato alla dose minima efficace, in base alla risposta e alla tollerabilità del singolo paziente, secondo uno schemadi aumento graduale della dose, senza superare la dose di 36 mg/die: - Settimana 1: dose iniziale di 9 mg (due compresse da 4,5 mg) al giorno. - Settimana 2: la dose può essere aumentata a 18 mg (una compressa da 18 mg) al giorno o diminuita a 4,5 mg (una compressa da 4,5 mg) al giorno. - Settimana 3: la dose può essere aumentata a 36 mg (due compresse da 18 mg) al giorno. In qualsiasi momento la dose può essere diminuita (fino a 4,5 mg al giorno) o aumentata (fino a 36 mg al giorno) in base al giudizio del medico e alla risposta del paziente alla terapia. La dose totale giornaliera deve essere somministrata in una dose singola al mattino durante la colazione. Mantenimento dell’efficacia Poiché la disponibilità di dati sull’efficacia a lungo termine è limitata (vedere paragrafo 5.1), il medico deve valutare con regolarità se il trattamento mantiene la sua efficacia. Popolazioni particolari Anziani Negli anziani la disponibilità di dati è limitata. Perciò, il dosaggio deve essere adattato alla loro funzionalitàrenale ed epatica. Compromissione della funzionalitàrenale In pazienti con compromissione della funzionalità renale, la dose massima giornaliera deve essere di 18 mg. Compromissionedella funzionalità epatica In pazienti con compromissione moderata (Child-Pugh B) della funzionalità epatica, due settimane dopo l’inizio del trattamento la dose giornaliera può essere aumentata senza superare la dose massima di 18 mg (vedere paragrafo 5.2). Pitolisant è controindicato in pazienti con compromissione severa (Child-Pugh C) della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.3). In pazienti con compromissione lieve della funzionalità epatica non è necessario alcun adattamento della dose. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di pitolisant non sono state ancora definite nei bambini e nei giovani di età compresa tra 0 e 18 anni. Non ci sono datidisponibili. Metabolizzatori lenti In confronto ai metabolizzatori rapididi CYP2D6, nei metabolizzatori lenti di CYP2D6sono state osservate esposizioni sistemiche maggiori (fino a 3 volte). Nello schema di aumento della titolazione, l'incremento della dose deve tener conto di questa maggiore esposizione. Modo di somministrazione Per uso orale.
Avvertenze e precauzioni
Disturbi psichiatrici Pitolisant deve essere somministrato con cautela in pazienti con storia di disturbi psichiatrici quali ansia severa o depressione severa, con rischio di ideazione suicidaria. Compromissione della funzionalità epatica o renalePitolisant deve essere somministrato con cautela in pazienti con compromissione moderata della funzionalità renale o epatica (Child-Pugh B) e il dosaggio deve essere adattato,come riportato nel paragrafo 4.2. Patologie gastrointestinali Disturbi gastrici sono stati riportati con pitolisant, perciò esso deve essere somministrato con cautela in pazienti con patologie associate alla ipersecrezione di acido gastrico (vedere paragrafo 4.8) o se somministrato in concomitanza con irritanti gastrici, come corticosteroidi o FANS. Disturbi della nutrizione Pitolisant deve essere somministrato con cautela in pazienti con obesità severa o anoressia severa (vedere paragrafo 4.8). In caso di significativa variazione del peso corporeo, il trattamento deve essere rivalutato dal medico. Patologie cardiache In due studi dedicati alla valutazione del QT, dosi sovraterapeutiche di pitolisant (da 3 a 6 volte la dose terapeutica, ovvero da 108 mg a 216 mg) hanno prodotto un prolungamento da lieve a moderato dell’intervallo QTc (10-13 ms). Negli studi clinici, nessun particolare segnale relativo alla sicurezza nei confronti della funzione del cuore è stato rilevato alle dosi terapeutiche di pitolisant. Tuttavia, i pazienti con malattie cardiache, che assumono altri medicinali che prolungano il QT o noti per aumentare il rischio di patologie della ripolarizzazione, oppure che assumono medicinali che aumentano in modo significativo la Cmax di pitolisant e il rapporto delle AUC (vedere paragrafo 4.5) o pazienti con compromissionesevera della funzionalità renale o compromissione moderata della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.4) devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafo 4.5). Epilessia Nei modelli animali sono state riferite convulsioni a dosi elevate (vedere paragrafo 5.3). Negli studi clinici, è stato riportato un caso di aggravamento dell’epilessia in un paziente epilettico. Si deve usare cautela in pazienti con epilessiasevera. Donne in età fertile Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e almeno fino a 21 giorni dopo l’interruzione del trattamento (in base all’emivita di pitolisant e suoi metaboliti). Pitolisant può ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali. Pertanto, se la paziente sta utilizzando contraccettivi ormonali, devono essere adottati adeguati metodi contraccettivi alternativi (vedere paragrafi 4.5 e 4.6). Interazioni farmacologiche L’associazione di pitolisant con substrati del CYP3A4 che abbiano un margine terapeutico ristretto deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5). Effetto rebound Non è stato segnalato alcun effetto rebound durante gli studi clinici. Tuttavia, l’interruzione del trattamento deve essere monitorata.
Interazioni
Antidepressivi Gli antidepressivi triciclici o tetraciclici (ad es. imipramina, clomipramina, mirtazapina) possono compromettere l’efficacia di pitolisant, poiché mostrano attività antagonista verso il recettore H1 dell’istamina e possono annullare l’effetto dell’istamina endogena rilasciata nel cervello con il trattamento. Antistaminici Gli antistaminici (antagonisti del recettore H1) che attraversano la barriera ematoencefalica (ad es. feniramina maleato, clorfenamina, difenidramina, prometazina, mepiramina) possono compromettere l’efficacia di pitolisant. Sostanze che prolungano il QT o note per aumentare il rischio di patologie della ripolarizzazione L’associazione con pitolisant deve essere effettuata con un attentomonitoraggio(vedere paragrafo 4.4). Interazioni farmacocinetiche Medicinali che influenzano il metabolismo di pitolisant - Induttori enzimatici La somministrazione di pitolisant in associazione con rifampicina in dosi multiple diminuisce in modo significativo la Cmax media di pitolisant e il rapporto delle AUC rispettivamente di circa il 39% e il 50%. Pertanto, la somministrazione di pitolisant in associazione con potenti induttori di CYP3A4 (es. rifampicina, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina) deve essere effettuata con cautela. A causa del suo potente effetto induttore sul CYP3A4, l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) deve essere assunta con cautela se in concomitanza con pitolisant. Quando entrambi i principi attivi vengono associati deve essere effettuato un monitoraggio clinico e, infine, un adattamento del dosaggio durante l’associazione e una settimana dopo il trattamento con l’induttore. In uno studio clinico a dosi multiple, l’associazione di pitolisant con probenecid diminuisce l'AUC di pitolisant di circa il 34%. - Inibitori di CYP2D6 La somministrazione di pitolisant in associazione con paroxetina aumenta in modo significativo la Cmax media di pitolisant e il rapporto delle AUC0-72h, rispettivamente di circa il 47% e il 105%. Dato l'aumento di 2 volte dell'esposizione a pitolisant, la sua associazione con inibitori di CYP2D6 (ad es. paroxetina, fluoxetina, venlafaxina, duloxetina, bupropione, chinidina, terbinafina, cinacalcet) deve essere effettuata con cautela. Si può considerare un adattamento del dosaggio durante l’associazione. Medicinali di cui pitolisant può influenzare il metabolismo - Substrati di CYP3A4 e CYP2B6 Sulla base di dati in vitro, pitolisant e i suoi principali metaboliti possono indurre CYP3A4 e CYP2B6 a concentrazioni terapeutiche e, per estrapolazione, CYP2C, UGT e P-gp. Non sono disponibili dati clinici sulla portata di questa interazione. Perciò, l’associazione di pitolisant con substrati di CYP3A4,che abbiano un margine terapeutico ristretto (ad es. immunosoppressori, docetaxel, inibitori della chinasi, cisapride, pimozide, alofantrina), deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4). Con altri substrati di CYP3A4, CYP2B6 (ad es. efavirenz, bupropione), CYP2C (ad es. repaglinide, fenitoina, warfarin), P-gp (ad es. dabigatran, digossina) e UGT (ad es. morfina, paracetamolo, irinotecan) si deve usare cautela,con un monitoraggio clinico della loro efficacia. L’associazione di pitolisant con contraccettivi orali deve essere evitata e si deve usare un altro metodo contraccettivo affidabile. - Substrati di OCT1 Pitolisant mostra un'inibizione superiore al 50% verso gli OCT1 (trasportatori per i cationi organici 1) a 1,33 mcM, la IC50 estrapolata di pitolisant è 0,795 mcM. Sebbene la rilevanza clinica di questo effetto non sia definita, si consiglia cautela quando pitolisant viene somministrato con un substrato di OCT1 (ad es. metformina (biguanidi)) (vedere paragrafo 5.2). L’associazione di pitolisant con modafinil o sodio oxibato, trattamenti abituali della narcolessia, è stata valutata in volontari sani, a dosi terapeutiche. Non è stata dimostrata alcuna interazione farmacologica farmacocinetica clinicamente rilevante con modafinil o con sodio oxibato. Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse al farmaco (ADR) segnalate più frequentemente con pitolisant sono: insonnia (8,4%), cefalea (7,7%), nausea (4,8%), ansia (2,1%), irritabilità (1,8%), capogiri (1,4%), depressione (1,3%), tremore (1,2%), disturbi del sonno (1,1%), affaticamento (1,1%), vomito (1,0%), vertigini (1,0%), dispepsia (1,0%), aumento di peso (0,9%), dolore addominale alto (0,9%). Le ADR più gravi sono la diminuzione anomala del peso (0,09%) e l’aborto spontaneo (0,09%). Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse sono state riferite con pitolisant durante gli studi clinici che hanno coinvolto più di 1094 pazienti nell’indicazione narcolessia e in altre indicazioni, e sono elencate di seguito secondo la terminologia MedDRA, in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza; le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000); all'interno di ciascuna categoria di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità:
Comune | Non comune | Raro | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Appetito ridotto, Appetito aumentato, Ritenzione di liquidi | Anoressia, Iperfagia, Disturbo dell’appetito | |
Disturbi psichiatrici | Insonnia, Ansia, Irritabilità, Depressione, Disturbo del sonno | Agitazione, Allucinazione, Allucinazione visiva, uditiva, Labilità affettiva, Sogni anormali, Alterazione del sonno, Insonnia intermedia, Insonnia iniziale, Insonnia terminale, Nervosismo, Tensione, Apatia, Incubi, Irrequietezza, Attacco di panico, Libido diminuita, Libido aumentata | Comportamento anormale, Stato confusionale, Umore depresso, Eccitabilità, Pensieri ossessivi, Disforia, Allucinazione ipnopompica, Sintomo depressivo, Allucinazione ipnagogica, Compromissione dello stato mentale |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea, Capogiro, Tremore | Discinesia, Disturbo dell’equilibrio, Cataplessia, Alterazione dell’attenzione, Distonia, Fenomeno on e off, Ipersonnia, Emicrania, Iperattività psicomotoria, Sindrome delle gambe senza riposo, Sonnolenza, Epilessia, Bradicinesia, Parestesia | Perdita di coscienza, Cefalea muscolotensiva, Compromissione della memoria, Scarsa qualità del sonno |
Patologie dell’occhio | Acuità visiva ridotta, Blefarospasmo | ||
Patologie dell'orecchio e del labirinto | Vertigini | Tinnitus | |
Patologie cardiache | Extrasistoli, Bradicardia | ||
Patologie vascolari | Ipertensione, Ipotensione, Vampata di calore | ||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Sbadiglio | ||
Patologie gastrointestinali | Nausea, Vomito, Dispepsia | Bocca secca Dolore addominale Diarrea Fastidio addominale, Dolore all’addome superiore, Stipsi, Malattia da reflusso gastroesofageo, Gastrite, Dolore gastrointestinale, Iperacidità, Parestesia orale, Fastidio allo stomaco | Distensione dell’addome, Disfagia, Flatulenza, Odinofagia, Enterocolite |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eritema, Prurito, Eruzione cutanea, Iperidrosi, Sudorazione | Eruzione cutanea tossica, Fotosensibilità | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia, Dolore dorsale, Rigidità muscolare, Debolezza muscolare, Dolore muscoloscheletrico, Mialgia, Dolore agli arti | Dolore al collo, Dolore toracico muscoloscheletrico | |
Patologie renali e urinarie | Pollachiuria | ||
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali | Aborto spontaneo | ||
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Metrorragia | ||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Affaticamento | Astenia, Dolore toracico, Sentirsi strano, Malessere, Edema, Edema periferico | Dolore, Sudorazione notturna, Senso di oppressione |
Esami diagnostici | Peso aumentato, Peso diminuito, Enzimi epatici aumentati, Intervallo QT dell’elettrocardiogramma, prolungato, Frequenza cardiaca aumentata, Gamma-glutamiltransferasi aumentata | Creatinfosfochinasi aumentata, Condizione fisica generale anormale, Alterazione della ripolarizzazione all’elettrocardiogramma, Inversione dell’onda T dell’elettrocardiogramma |
Gravidanza e allattamento
Donne in età fertile Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e almeno fino a 21 giorni dopo l’interruzione del trattamento (in base all’emivita di pitolisant e suoi metaboliti). Pitolisant e suoi metaboliti possono ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali. Pertanto, se la donna sta utilizzando contraccettivi ormonali, devono essere adottati adeguati metodi contraccettivi alternativi (vedere paragrafo 4.5). Gravidanza I dati relativi all’uso di pitolisant in donne in gravidanza non esistono o sono in quantità limitata. Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva, tra cui teratogenicità. Nei ratti, pitolisant e suoi metaboliti hanno dimostrato di attraversare la placenta (vedere paragrafo 5.3). Pitolisant non deve essere usato durante la gravidanza a meno che il possibile beneficio non superi il rischio potenziale per il feto. Allattamento Uno studio su animali ha dimostrato l'escrezione di pitolisant e dei suoi metaboliti nel latte. Pertanto, l'allattamento con latte materno è controindicato durante il trattamento con pitolisant (vedere paragrafo 4.3). Fertilità Studi su animali hanno mostrato effetti sui parametri relativi al liquido seminale, senza un impatto significativo sulla capacità riproduttiva dei maschi, e riduzione della percentuale di feti vivi nelle femmine trattate (vedere paragrafo 5.3).
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.