ATC: J05AB14 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE |
Presenza Lattosio:
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Valganciclovir Mylan è indicato nell’induzione e nel trattamento di mantenimento della retinite da citomegalovirus (CMV) nei pazienti adulti con sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). Valganciclovir Mylan è indicato nella prevenzione della malattia da CMV negli adulti e nei bambini (dalla nascita a 18 anni) negativi a CMV che abbiano ricevuto un trapianto d’organo solido da un donatore positivo a CMV.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Interazioni con valganciclovir Non sono stati effettuati studi in–vivo sulle interazioni tra altri medicinali e valganciclovir. Dal momento che valganciclovir viene ampiamente e rapidamente metabolizzato in ganciclovir; di conseguenza si prevede che valganciclovir interagisca con ganciclovir. Interazioni con ganciclovir Imipenem–cilastatina Nei pazienti che assumono ganciclovir insieme a imipenem–cilastatina sono state riportate convulsioni. Questi medicinali non devono essere impiegati contemporaneamente, tranne se i potenziali benefici superano i rischi potenziali (vedere paragrafo 4.4). Probenecid Il probenecid somministrato in concomitanza con ganciclovir orale ha provocato una riduzione statisticamente significativa della clearance renale di ganciclovir (20%) che ha indotto a sua volta un aumento statisticamente significativo dell’esposizione (40%). Queste modifiche sono coerenti con un meccanismo di interazione che comporta una competizione nella secrezione tubulare renale. Di conseguenza, i pazienti che assumono probenecid e valganciclovir devono essere attentamente monitorati per tossicità da ganciclovir. Trimetoprim Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative dopo somministrazione concomitante di trimetoprim e ganciclovir orale. Tuttavia esiste un rischio potenziale di maggior tossicità in quanto i due medicinali sono noti mielosoppressivi; questi medicinali dovrebbero essere somministrati contemporaneamente soltanto se i potenziali benefici superano i rischi potenziali. Micofenolato mofetil Sia micofenolato mofetil (MMF) che ganciclovir possono provocare neutropenia e leucopenia. Quindi monitorare i pazienti per tossicità aggiuntiva. Stavudina Non sono state osservate interazioni clinicamente significative dopo la somministrazione concomitante di stavudina e ganciclovir orale. Zidovudina Dopo la somministrazione di zidovudina insieme a di ganciclovir orale si è avuto un aumento minimo (17%) ma statisticamente significativo dei valori di AUC di zidovudina. Si è osservata anche una tendenza non statisticamente significativa verso concentrazioni più basse di ganciclovir somministrato contemporaneamente a zidovudina. Tuttavia, poiché sia zidovudina che ganciclovir possono provocare neutropenia e anemia, alcuni pazienti potrebbero non tollerare la terapia concomitante a dosaggio pieno (vedere paragrafo 4.4). Didanosina Dopo somministrazione concomitante con ganciclovir (siaper via endovenosa che orale) sono state osservate concentrazioni plasmatiche di didanosina costantemente aumentate. A dosi orali di ganciclovir di 3 e 6 g/die è stato osservato un aumento dei valori di AUC di didanosina compresi tra 84 e 124%; a dosi di ganciclovir i.v. di 5 e 10 mg/kg/die si è osservato un aumento dei valori di AUC di didanosina compresi tra 38 e 67%. Non è stato osservato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di ganciclovir. I pazienti devono essere attentamente monitorati per tossicità da didanosina (vedere paragrafo 4.4). Altri antiretrovirali (inclusa la terapia per HIV, HBV/HCV) A concentrazioni plasmatiche clinicamente rilevanti di ganciclovir e altri antivirali per l’inibizione del virus da immunodeficienza umano (HIV) o HBV/HCV è improbabile un effetto sinergico o antagonista sull’attività sia di ganciclovir che degli altri antivirali. Il potenziale di interazione metabolica di valganciclovir o ganciclovir è basso a causa del mancato coinvolgimento del citocromo P450 nel metabolismo sia di valganciclovir che di ganciclovir.Inoltre, ganciclovir non è un substrato della glicoproteina P né influisce sulla UDP–glucoronosiltransferasi (enzima UGT). Quindi le interazioni metaboliche e di trasporto farmacologico di valganciclovir o ganciclovir con le seguenti classi di antivirali sono improbabili: • inibitori non nucleosidi della transcrittasi inversa (NNRTI), ad esempio rilpivirina, etravirina, efavirenz • inibitori della proteasi (PI), ad esempio darunavir, boceprevir e telaprevir • inibitori di ingresso (inibitori di fusione e antagonisti del co–recettore CCR5), ad esempio enfuvirtide e maraviroc • inibitore dell’integrasi dell’HIV (INSTI), ad esempio raltegravir. Poiché ganciclovir viene secreto attraverso ireni mediante filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva (paragrafo 5.2), la somministrazione concomitante di valganciclovir e farmaci antivirali che condividono il passaggio di secrezione tubulare può modificare le concentrazioni plasmatiche di valganciclovir e/o del farmaco somministrato contemporaneamente. Alcuni esempi sono gli inibitori nucleosidi/nucleotidi analoghi della transcrittasi inversa (NRTI) (inclusi quelli utilizzati per il trattamento di HBV), ad esempio lamivudina, emtricitabina, tenofovir, adefovir ed entecavir. La clearance renale di ganciclovir può anche essere inibita dalla nefrotossicità indotta da farmaci, quali cidofovir, foscarnet e NRTI (ad esempiotenofovir, adefovir). L’uso concomitante di valganciclovir con uno di questi medicinali deve essere preso in considerazione solamente se i potenziali benefici superano i rischi potenziali (vedere paragrafo 4.4). Altre potenziali interazioni farmacologiche La tossicità può aumentare quando valganciclovir è somministrato contemporaneamente ovvero immediatamente prima o dopo altri medicinali che inibiscono la replicazione di popolazioni cellulari che si dividono rapidamente, come accade nel midollo osseo, nei testicoli e negli strati germinali della pelle e della mucosa gastrointestinale. Esempi di questi tipi di medicinali sono dapsone, pentamidina, flucitosina, vincristina, vinblastina, adriamicina, amfotericina B, combinazioni trimetoprim/sulfametossazolo, analoghi nucleosidi, idrossiurea e peg–interferoni/ribavirina (con o senza boceprevir o telaprevir). L’uso concomitante di valganciclovir con tutti questi medicinali deve essere preso in considerazione solamente se i potenziali benefici superano i rischi potenziali (vedere paragrafo 4.4).
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni compressa contiene 450 mg di valganciclovir (come valganciclovir cloridrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, a ganciclovir o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. A causa della somiglianza della struttura chimica di valganciclovir, aciclovir e valaciclovir, una reazione di ipersensibilità crociata è possibile tra questi medicinali. Di conseguenza, valganciclovir è controindicato nei pazienti con ipersensibilità a aciclovir e valaciclovir. Valganciclovir è controindicato durante l’allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).
Posologia
Attenzione - Il rigido rispetto delle raccomandazioni sul dosaggio è essenziale per evitare casi di sovradosaggio (vedere paragrafo 4.4 e 4.9). Dopo somministrazione orale Valganciclovir Mylan viene rapidamente ed ampiamente metabolizzato a ganciclovir. Da un punto di vista terapeutico, la somministrazione orale di valganciclovir 900 mg due volte al giorno equivale alla somministrazione endovenosa di ganciclovir 5 mg/kg due volte al giorno. Posologia Trattamento della retinite da citomegalovirus (CMV) Pazienti adulti Trattamento di induzione nella retinite da CMV: Nei pazienti con retinite da CMV in fase attiva, il dosaggio raccomandato è di 900 mg valganciclovir (due compresse di Valganciclovir Mylan) due volte al giorno per 21 giorni, possibilmente assunti con il cibo. Il trattamento di induzione prolungato può aumentare il rischio di tossicità midollare (vedere paragrafo 4.4). Trattamento di mantenimento nella retinite da CMV: Dopo il trattamento di induzione o in pazienti con retinite da CMV inattivo, la dose raccomandata è di 900mg valganciclovir (due compresse di Valganciclovir Mylan) una volta al giorno, possibilmente assunti con il cibo. Nei pazienti con peggioramento della retinite è possibile ripetere il trattamento di induzione. Prendere in considerazione, tuttavia, la possibilità di una resistenza del virus al farmaco. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di valganciclovir nel trattamento della retinite da CMV non sono state stabilite in studi clinici adeguati e ben controllati nei pazienti pediatrici. Prevenzione della malattia da CMV nel trapianto di organi solidi: Pazienti adulti Nei pazienti sottoposti a trapianto renale, la dose raccomandata è di 900 mg di valganciclovir (due compresse di Valganciclovir Mylan) una volta al giorno. Il trattamento deve iniziare entro 10 giorni dopo il trapianto e continuare fino a 100 giorni dopo il trapianto. La profilassi può essere continuata fino a 200 giorni dopo il trapianto (vedere paragrafo 4.4, 4.8 e 5.1). Nei pazienti che hanno ricevuto un trapianto di organo solido diverso dal rene, la dose raccomandata è di 900 mg valganciclovir (due compresse di Valganciclovir Mylan) una volta al giorno. Il trattamento deve iniziare entro 10 giorni dal trapianto e continuare fino a 100 giorni dal trapianto. Popolazione pediatrica Nei pazienti pediatrici da 0 mesi di età sottoposti a trapianto d’organo solido e a rischio di sviluppare la malattia da CMV, la dose singola giornaliera raccomandata di valganciclovir viene calcolata in base alla superficie corporea (BSA, body surface area) e alla clearance della creatinina (derivata dalla formula CrCLS di Schwartz) ed è calcolata secondo la seguente equazione: Dose pediatrica (mg) = 7 x BSA x CrCLS (vedere formula della BSA di Mosteller e formula della clearance della creatinina di Schwartz, riportate nel seguito). Se la clearance della creatinina calcolata secondo Schwartz supera 150 ml/min/1,73m², il valore massimo di 150 ml/min/1,73m² dovrà essere applicato nell’equazione
Mosteller BSA (m²)= | √ Altezza (cm) x peso (kg) |
3600 |
Clearance della creatinina secondo Schwartz (ml/min/1,73m²) | =k x Altezza (cm) |
Creatinina sierica (mg/dl) |
Maschi = | (140 - età [anni]) x (peso corporeo [kg]) |
(72) x (0,011 x creatinina sierica [micromol/l]) |
CrCl (ml/min) | Dose di induzione di valganciclovir | Dose di mantenimento/prevenzione di valganciclovir |
≥ 60 | 900 mg (2 compresse) due volte al giorno | 900 mg (2 compresse) una volta al giorno |
40 – 59 | 450 mg (1 compressa) due volte al giorno | 450 mg (1 compressa) una volta al giorno |
25 – 39 | 450 mg (1 compressa) una volta al giorno | 450 mg (1 compressa) ogni 2 giorni |
10 – 24 | 450 mg (1 compressa) ogni 2 giorni | 450 mg (1 compressa) due volte alla settimana |
< 10 | Non raccomandato | Non raccomandato |
Avvertenze e precauzioni
Prima di iniziare il trattamento con valganciclovir i pazienti devono essere informati sui potenziali rischi per il feto. Negli studi sugli animali, ganciclovir si è rivelato mutageno, teratogeno, aspermatogeno e cancerogeno nonché soppressore della fertilità femminile. Valganciclovir deve quindi essere ritenuto potenzialmente teratogeno e cancerogeno per l’uomo e potenzialmente causa di difetti alla nascita e di formazione di cancro (vedere paragrafo 5.3). E’ inoltre probabile che valganciclovir induca un’inibizione temporanea o permanente della spermatogenesi. L’impiego di un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento deve essere raccomandato alle donne in età fertile. L’uso di un metodo contraccettivo a barriera deve essere raccomandato agli uomini durante il trattamento e almeno nei 90 giorni successivi, salvo quando sia certo che la partner femminile non è esposta al rischio di dare inizio a una gravidanza (vedere paragrafo 4.6, 4.8 e 5.3). Nel lungo periodo, valganciclovir può causare cancerogenesi e tossicità riproduttiva. Nei pazienti trattati con valganciclovir (e ganciclovir) sono state osservate grave leucopenia, neutropenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, depressione midollare e anemia aplastica. La terapia non deve essere iniziata se la conta assoluta dei neutrofili è inferiore a 500 cellule/mcl, ovvero se la conta delle piastrine è inferiore a 25000/mcl, ovvero se il livello di emoglobina è inferiore a 8 g/dl (vedere paragrafo 4.2 e 4.8). Qualora si prolungasse il periodo di profilassi oltre 100 giorni, considerare il possibile rischio di sviluppare leucopenia e neutropenia (vedere paragrafo 4.2, 4.8 e 5.1). Valganciclovir deve essere usato con cautela nei pazienti con citopenia ematologica preesistente o storia di citopenia ematologica farmaco–correlata nonché in pazienti sottoposti a radioterapia. Si raccomanda di monitorare regolarmente la conta ematica totale e la conta delle piastrine nel corso della terapia. Un maggior monitoraggio ematologico deve essere garantito nei pazienti con danno renale e nei pazienti pediatrici; tale monitoraggio deve essere effettuato almeno ogni qualvolta il paziente si reca alla clinica dove è stato sottoposto a trapianto. Nei pazienti che sviluppano grave leucopenia, neutropenia, anemia e/o trombocitopenia si raccomanda di prendere in considerazione il trattamento con i fattori di crescita ematopoietici e/o l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.2). La biodisponibilità di ganciclovir dopo somministrazione singola di 900 mg di valganciclovir è pari a circa il 60 %, in confronto a circa il 6% dopo somministrazione orale di 1000 mg ganciclovir (capsule).L’eccessiva esposizione a ganciclovir può essere associata a reazioni avverse pericolose per la vita. Si raccomanda quindi l’attento rispetto delle raccomandazioni di dosaggio nell’istituzione della terapia, nel passaggio dalla terapia di induzione alla terapia di mantenimento e nei pazienti che passano dal trattamento con ganciclovir orale a valganciclovir, in quanto valganciclovir non sostituisce ganciclovir capsule in un rapporto 1:1. I pazienti che passano dal trattamento con ganciclovir capsule devono essere informati del rischio di sovradosaggio qualora assumessero un numero di capsule di Valganciclovir Mylan superiore a quello prescritto (vedere paragrafo 4.2 e 4.9). Nei pazienti con funzione renale compromessa saranno richiesti aggiustamenti della dose in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafo 4.2 e 5.2). Valganciclovir non deve essere usato nei pazienti sottoposti a emodialisi (vedere paragrafo 4.2 e 5.2). Nei pazienti che assumono imipenem–cilastatina insieme a ganciclovir sono stare riferite convulsioni. Valganciclovir non deve essere usato in concomitanza con imipenem–cilastatina, tranne se i potenziali benefici superano i potenziali rischi (vedere paragrafo 4.5). I pazienti trattati con valganciclovir e (a) didanosina, (b) medicinali noti per essere mielosoppressivi (ad esempio zidovudina), oppure (c) sostanze che influiscono sulla funzione renale devono essere attentamente monitorati per quanto concerne segni di tossicità aggiuntiva (vedere paragrafo 4.5). Lo studio clinico controllato su valganciclovir nel trattamento profilattico della malattia da CMV nel trapianto, riportato al paragrafo 5.1, non comprende i pazienti sottoposti a trapianto polmonare e intestinale. Di conseguenza, l’esperienza nei pazienti sottoposti a tali trapianti è limitata.
Interazioni
Interazioni con valganciclovir Non sono stati effettuati studi in–vivo sulle interazioni tra altri medicinali e valganciclovir. Dal momento che valganciclovir viene ampiamente e rapidamente metabolizzato in ganciclovir; di conseguenza si prevede che valganciclovir interagisca con ganciclovir. Interazioni con ganciclovir Imipenem–cilastatina Nei pazienti che assumono ganciclovir insieme a imipenem–cilastatina sono state riportate convulsioni. Questi medicinali non devono essere impiegati contemporaneamente, tranne se i potenziali benefici superano i rischi potenziali (vedere paragrafo 4.4). Probenecid Il probenecid somministrato in concomitanza con ganciclovir orale ha provocato una riduzione statisticamente significativa della clearance renale di ganciclovir (20%) che ha indotto a sua volta un aumento statisticamente significativo dell’esposizione (40%). Queste modifiche sono coerenti con un meccanismo di interazione che comporta una competizione nella secrezione tubulare renale. Di conseguenza, i pazienti che assumono probenecid e valganciclovir devono essere attentamente monitorati per tossicità da ganciclovir. Trimetoprim Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative dopo somministrazione concomitante di trimetoprim e ganciclovir orale. Tuttavia esiste un rischio potenziale di maggior tossicità in quanto i due medicinali sono noti mielosoppressivi; questi medicinali dovrebbero essere somministrati contemporaneamente soltanto se i potenziali benefici superano i rischi potenziali. Micofenolato mofetil Sia micofenolato mofetil (MMF) che ganciclovir possono provocare neutropenia e leucopenia. Quindi monitorare i pazienti per tossicità aggiuntiva. Stavudina Non sono state osservate interazioni clinicamente significative dopo la somministrazione concomitante di stavudina e ganciclovir orale. Zidovudina Dopo la somministrazione di zidovudina insieme a di ganciclovir orale si è avuto un aumento minimo (17%) ma statisticamente significativo dei valori di AUC di zidovudina. Si è osservata anche una tendenza non statisticamente significativa verso concentrazioni più basse di ganciclovir somministrato contemporaneamente a zidovudina. Tuttavia, poiché sia zidovudina che ganciclovir possono provocare neutropenia e anemia, alcuni pazienti potrebbero non tollerare la terapia concomitante a dosaggio pieno (vedere paragrafo 4.4). Didanosina Dopo somministrazione concomitante con ganciclovir (siaper via endovenosa che orale) sono state osservate concentrazioni plasmatiche di didanosina costantemente aumentate. A dosi orali di ganciclovir di 3 e 6 g/die è stato osservato un aumento dei valori di AUC di didanosina compresi tra 84 e 124%; a dosi di ganciclovir i.v. di 5 e 10 mg/kg/die si è osservato un aumento dei valori di AUC di didanosina compresi tra 38 e 67%. Non è stato osservato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di ganciclovir. I pazienti devono essere attentamente monitorati per tossicità da didanosina (vedere paragrafo 4.4). Altri antiretrovirali (inclusa la terapia per HIV, HBV/HCV) A concentrazioni plasmatiche clinicamente rilevanti di ganciclovir e altri antivirali per l’inibizione del virus da immunodeficienza umano (HIV) o HBV/HCV è improbabile un effetto sinergico o antagonista sull’attività sia di ganciclovir che degli altri antivirali. Il potenziale di interazione metabolica di valganciclovir o ganciclovir è basso a causa del mancato coinvolgimento del citocromo P450 nel metabolismo sia di valganciclovir che di ganciclovir.Inoltre, ganciclovir non è un substrato della glicoproteina P né influisce sulla UDP–glucoronosiltransferasi (enzima UGT). Quindi le interazioni metaboliche e di trasporto farmacologico di valganciclovir o ganciclovir con le seguenti classi di antivirali sono improbabili: • inibitori non nucleosidi della transcrittasi inversa (NNRTI), ad esempio rilpivirina, etravirina, efavirenz • inibitori della proteasi (PI), ad esempio darunavir, boceprevir e telaprevir • inibitori di ingresso (inibitori di fusione e antagonisti del co–recettore CCR5), ad esempio enfuvirtide e maraviroc • inibitore dell’integrasi dell’HIV (INSTI), ad esempio raltegravir. Poiché ganciclovir viene secreto attraverso ireni mediante filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva (paragrafo 5.2), la somministrazione concomitante di valganciclovir e farmaci antivirali che condividono il passaggio di secrezione tubulare può modificare le concentrazioni plasmatiche di valganciclovir e/o del farmaco somministrato contemporaneamente. Alcuni esempi sono gli inibitori nucleosidi/nucleotidi analoghi della transcrittasi inversa (NRTI) (inclusi quelli utilizzati per il trattamento di HBV), ad esempio lamivudina, emtricitabina, tenofovir, adefovir ed entecavir. La clearance renale di ganciclovir può anche essere inibita dalla nefrotossicità indotta da farmaci, quali cidofovir, foscarnet e NRTI (ad esempiotenofovir, adefovir). L’uso concomitante di valganciclovir con uno di questi medicinali deve essere preso in considerazione solamente se i potenziali benefici superano i rischi potenziali (vedere paragrafo 4.4). Altre potenziali interazioni farmacologiche La tossicità può aumentare quando valganciclovir è somministrato contemporaneamente ovvero immediatamente prima o dopo altri medicinali che inibiscono la replicazione di popolazioni cellulari che si dividono rapidamente, come accade nel midollo osseo, nei testicoli e negli strati germinali della pelle e della mucosa gastrointestinale. Esempi di questi tipi di medicinali sono dapsone, pentamidina, flucitosina, vincristina, vinblastina, adriamicina, amfotericina B, combinazioni trimetoprim/sulfametossazolo, analoghi nucleosidi, idrossiurea e peg–interferoni/ribavirina (con o senza boceprevir o telaprevir). L’uso concomitante di valganciclovir con tutti questi medicinali deve essere preso in considerazione solamente se i potenziali benefici superano i rischi potenziali (vedere paragrafo 4.4).
Effetti indesiderati
a. Riassunto del profilo di sicurezza Valganciclovir è un pro–farmaco di ganciclovir; dopo somministrazione orale, viene rapidamente ed estesamente metabolizzato in ganciclovir. Si prevede che gli effetti indesiderati noti per essere associati all’uso di ganciclovir si presentino con valganciclovir. Tutti gli effetti indesiderati osservati negli studi clinici su valganciclovir sono stati osservati in precedenza con ganciclovir. Gli effetti avversi più comunemente riportati dopo la somministrazione di valganciclovir negli adulti sono neutropenia, anemia e diarrea. Valganciclovir è associato ad un maggior rischio di diarrea rispetto al ganciclovir somministrato per via endovenosa. Inoltre, valganciclovir è associato ad un maggior rischio di neutropenia e leucopenia rispetto a ganciclovir somministrato per via orale. Neutropenia grave (ANC < 500 /mcL) è osservata più frequentemente nei pazienti malati di AIDS con retinite da CMV sottoposti a trattamento con valganciclovir che nei pazienti sottoposti a trapianto d’organo solido trattati con valganciclovir (vedere paragrafo 4.4). La frequenza delle reazioni avverse riportate negli studi clinici con valganciclovir, ganciclovir per os oppure ganciclovir i.v. è illustrata nella tabella seguente. La frequenza viene definita come: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100) e raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000). Le reazioni avverse elencate sono state riportate in studi clinici su pazienti con AIDS nel trattamento di induzione o mantenimento della retinite da CMV ovvero in pazienti sottoposti a trapianto di fegato, rene o cuore nella profilassi della malattia da CMV. Il termine (grave) riportato tra parentesi nella tabella indica che l’evento avverso è stato riferito con quella determinata frequenza in pazienti sia con intensità lieve/moderata che con intensità grave/pericolosa per la vita. Il profilo globale di sicurezza di valganciclovir non cambia con il prolungamento della profilassi fino a 200 giorni nei pazienti sottoposti a trapianto renale ad alto rischio di malattia da CMV (D+/R–). Leucopenia è stata riferita con un’incidenza lievemente superiore nel braccio di trattamento di 200 giorni mentre l’incidenza di neutropenia, anemia e trombocitopenia è stata simile in entrambi i bracci. b. Elenco delle reazioni avverse Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1.000, <1/100) | Raro (≥1/10.000, <1/1.000) |
Infezioni e infestazioni | Candidosi orale, sepsi (batteriemia, viremia), cellulite, infezioni delle vie urinarie | |||
Patologie del sistema emolinfopoietico | Neutropenia (grave), anemia | Anemia grave, trombocitopenia (grave), leucopenia (grave), pancitopenia (grave) | Depressione del midollo osseo | Anemia aplastica |
Disturbi del sistema immunitario | Reazione anafilattica | |||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Riduzionedell’appetito, anoressia | |||
Disturbi psichiatrici | Depressione, ansia, confusione, pensieri anomali | Agitazione, psicosi, allucinazioni | ||
Patologie del sistema nervoso | Mal di testa, insonnia, disgeusia (alterazioni del gusto), ipoestesia, parestesia, neuropatia periferica, vertigini, convulsioni | Tremore | ||
Patologie dell’occhio | Edema maculare, distacco della retina,visione offuscata, dolore oculare | Disturbi della vista, congiuntivite | ||
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Dolore alle orecchie | Sordità | ||
Patologie cardiache | Aritmie | |||
Patologie vascolari | Ipotensione | |||
mediastinici Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea | Tosse | ||
Patologie gastrointestinali | Diarrea | Nausea, vomito, dolori addominali, dolori alla parte alta dell’addome, dispepsia, costipazione, flatulenza, disfagia | Distensione addominale, ulcere nella bocca, pancreatite | |
Patologie epatobiliari | Funzione epatica (gravemente) anormale, aumento della fosfatasi alcalina, aumento dell’aspartato aminotransferasi | Aumento dell’alanina aminotransferasi | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Dermatite, sudori notturni, prurito | Alopecia, orticaria, secchezza della pelle | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolore alla schiena, artralgia, spasmi muscolari | |||
Patologie renali e urinarie | Riduzione della clearance della creatinine renale, danno renale | Ematuria, insufficienza renale | ||
sistema Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Infertilità nel maschio | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Affaticamento, piressia, brividi, dolori, dolore toracico, malessere, astenia | |||
Esami diagnostici | Riduzione del peso corporeo, aumento della creatinina ematica |
Gravidanza e allattamento
Contraccezione in maschi e femmine Raccomandare alle donne in età fertile di ricorrere a un efficace metodo contraccettivo durante il trattamento. I pazienti di sesso maschile devono essere informati della necessità di ricorrere ad un metodo contraccettivo di barriera durante il trattamento con valganciclovir e per almeno i 90 giorni successivi, tranne quando esista la certezza che la partner femminile non è a rischio di gravidanza (vedere paragrafo 5.3). Gravidanza Non esistono dati sull’uso di valganciclovir in gravidanza. Il suo metabolita attivo, ganciclovir, si distribuisce rapidamente attraverso la placenta umana. In base al suo meccanismo d’azione farmacologico e alla tossicità sulla riproduzione osservata negli studi condotti con ganciclovir negli animali (vedere paragrafo 5.3) esiste un rischio teorico di teratogenicità nell’uomo. Valganciclovir non deve essere somministrato in gravidanza a meno che il beneficio per la madre superi il rischio potenziale di danno teratogeno al bambino. Allattamento Non è noto se ganciclovir viene secreto nel latte materno; tuttavia non è scontata la possibilità che ganciclovir venga secreto nel latte materno provocando gravi reazioni avverse nel lattante. E’ quindi necessario interrompere l’allattamento (vedere paragrafo 4.3). Fertilità Non sono disponibili dati sull’uomo sull’effetto di valganciclovir sulla fertilità. Studi sulla fertilità non sono stati ripetuti con valganciclovir a causa della conversione rapida e massiccia valganciclovir in ganciclovir nel corpo. Ganciclovir è associata ad alterata fertilità negli studi sugli animali (vedere paragrafo 5.3).
Conservazione
Questo prodotto medicinale non richiede alcuna precauzione particolare per la conservazione.