ATC: N01AX63 | Descrizione tipo ricetta: USPL - USO SPECIALISTICO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: GAS |
Presenza Lattosio:
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Protoxan è indicato per il trattamento delle condizioni dolorose di breve durata e di intensità lieve e moderata quando è richiesta un’azione analgesica rapida e di durata limitata. Protoxan è indicato nei bambini di età superiore a 1 mese, negli adolescenti e negli adulti.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Interazione con altri medicinali Il protossido di azoto contenuto in Protoxan interagisce in modo additivo con gli anestetici inalatori e/o con altre sostanze attive con effetti sul sistema nervoso centrale (ad esempio oppiacei, benzodiazepine e altri psicomimetici). Qualora vengano utilizzate altre sostanze attive sul sistema nervoso centrale si dovrebbe conoscere il rischio di marcata sedazione e depressione dei riflessi di protezione (vedere sezione 4.4). Protoxan aumenta l’effetto inibitorio del methotrexato sulla metionina sintetasi e sul metabolismo dell’acido folico. La tossicità polmonare associata a sostanze attive come la bleomicina, l’amiodarone, e la nitrofurantoina e antibiotici simili, può essere esacerbata dall’inalazione di concentrazioni crescenti di ossigeno. Altre forme di interazione Il protossido di azoto contenuto in Protoxan causa inattivazione della vitamina B12 (un co–fattore per la sintesi della metionina), che interferisce con il metabolismo dell’acido folico. In questo modo, la sintesi del DNA è compromessa dopo prolungato uso di protossido di azoto. Questi disturbi possono portare a cambiamenti megaloblastici del midollo osseo ed a possibile polineuropatia e/o degenerazione combinata subacuta del midollo spinale (vedere anche sezione 4.8). Pertanto, la somministrazione/applicazione di Protoxan dovrebbe avvenire per un tempo limitato (vedere anche sezioni 4.2 e 4.4).
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni bombola contiene: Protossido di azoto (N2O medicinale) 50% v/v e Ossigeno (O2 medicinale) 50% v/v – 170 bar (15 °C).
Controindicazioni
Quando Protoxan viene inalato, le bolle di gas (embolia gassosa) e le cavità riempite di gas potrebbero espandersi a causa della maggior capacità di diffusione del protossido di azoto. Di conseguenza, Protoxan è controindicato nelle seguenti condizioni: – In pazienti con segni o sintomi di pneumotorace, pneumopericardio, enfisema severo, embolia gassosa e trauma cranico. – Dopo immersioni in acque profonde per il rischio di malattia da decompressione (bolle di azoto). – Dopo bypass cardiopolmonare con macchina cuore–polmoni o bypass coronarico senza macchina cuore–polmoni. – In pazienti sottoposti di recente ad iniezione intraoculare di gas (es. SF6, C3F8, C2F6) finché il gas in questione non si è completamente assorbito, poiché il gas può aumentare il rapporto pressione/volume nell’occhio e quindi portare a cecità. – In pazienti con severa dilatazione del tratto gastrointestinale. Protoxan è inoltre controindicato: – In pazienti con insufficienza cardiaca o disfunzione cardiaca (es. dopo cardiochirurgia) al fine di evitare il rischio di un ulteriore deterioramento della funzionalità cardiaca. – In pazienti che mostrano stato confusionale, cambiamenti delle funzioni cognitive o altri segni che possono essere correlati all’aumento della pressione endocranica poiché il protossido di azoto può ulteriormente aumentare la pressione endocranica. – In pazienti con riduzione dei livelli di coscienza o compromissione della capacità di collaborare e seguire le istruzioni a causa del rischio che un’ulteriore sedazione da protossido di azoto, possa influenzare i naturali riflessi di protezione. – In pazienti in cui è stata diagnosticata, ma non trattata, una carenza di vitamina B12 o di acido folico o disordini genetici dei sistemi enzimatici coinvolti nel metabolismo di queste vitamine. – In pazienti con lesioni del volto in cui l’uso di maschere facciali può determinare difficoltà o rischi.
Posologia
Quando si lavora con il protossido di azoto si devono adottare speciali precauzioni. Il protossido di azoto deve essere somministrato in ottemperanza alle linee guida nazionali. Protoxan è somministrato per via inalatoria mediante maschera facciale in pazienti con respiro spontaneo. La somministrazione di Protoxan è regolata dal respiro del paziente. Tenendo la maschera ermeticamente intorno alla bocca ed al naso e respirando attraverso la maschera, si apre una "valvola on demand" ed il Protoxan viene erogato dalla bombola e somministrato al paziente attraverso le vie aeree. L’assorbimento avviene nei polmoni. Per ridurre il rischio di inalazione associata alla combinazione tra effetto sedativo ed aumentato rischio di nausea e vomito (vedere sezione 4.4), dovrebbero essere seguite le linee guida nazionali per il digiuno prima di procedure anestesiologiche. In odontoiatria, è raccomandato l’uso di una maschera doppia; in alternativa, è utilizzata una maschera nasale oppure una maschera oro–nasale con sistema di evacuazione/ventilazione adeguato. Non è raccomandata la somministrazione attraverso tubo endotracheale. Se il Protoxan è utilizzato in pazienti che respirano attraverso un tubo endotracheale, l’utilizzo deve essere effettuato solo da personale sanitario competente specializzato in anestesia. La somministrazione di Protoxan dovrebbe iniziare poco prima dell’effetto analgesico voluto. L’effetto analgesico è evidente dopo 4–5 inalazioni e raggiunge la massima efficacia in 2–3 minuti. La somministrazione di Protoxan dovrebbe continuare per tutta la durata del processo doloroso, o fino a quando si desidera ottenere l’effetto analgesico. Dopo l’interruzione della somministrazione/inalazione, l’effetto svanisce rapidamente nel giro di pochi minuti. A seconda della soglia soggettiva del paziente alla sensazione di dolore, potrebbero essere necessari ulteriori analgesici. Protoxan dovrebbe essere somministrato solo da personale istruito al suo utilizzo. La somministrazione di Protoxan dovrebbe avvenire solo sotto la supervisione e l’indicazione di personale che ha dimestichezza con l’attrezzatura e con i suoi effetti. Protoxan dovrebbe essere somministrato solo quando sono prontamente disponibili un supporto di ossigeno e strumenti per la rianimazione. In condizioni ideali, il paziente dovrebbe tenere la maschera attraverso la quale è somministrato Protoxan. Il paziente dovrebbe essere istruito su come tenere la maschera sul suo viso e su come respirare normalmente. Questa è un’ulteriore misura di sicurezza per ridurre al minimo il rischio di sovradosaggio. Se per qualsiasi motivo il paziente dovesse ricevere una dose di Protoxan superiore al necessario e fosse compromessa la coscienza, il paziente farà cadere la maschera e la somministrazione terminerà. Respirando aria ambiente, l’effetto di Protoxan svanirà rapidamente ed il paziente riprenderà coscienza. Protoxan dovrebbe essere preferibilmente utilizzato in pazienti capaci di comprendere e di seguire le istruzioni sull’uso dell’attrezzatura e della maschera. Nei bambini o nei pazienti che non sono capaci di comprendere e seguire le istruzioni, Protoxan dovrebbe essere somministrato sotto la supervisione di personale medico competente che possa aiutarli a tenere la maschera in posizione e monitorizzi attivamente l’erogazione. In questi casi, Protoxan deve essere somministrato con un flusso costante. A causa dell’aumentato rischio che il paziente diventi marcatamente sedato e incosciente, questa forma di somministrazione dovrebbe tuttavia avvenire solo in condizioni controllate. Il gas a flusso continuo dovrebbe essere usato solo in presenza di personale competente e con la disponibilità dell’attrezzatura in grado di gestire gli effetti di una più marcata sedazione/riduzione dei livelli di coscienza. Ogni volta che si usa il flusso costante, si dovrebbero conoscere il potenziale rischio di una possibile inibizione dei riflessi di protezione delle vie aeree e le tecniche per mettere al sicuro le vie aeree nonché un’adeguata assistenza ventilatoria. Quando si sospende la somministrazione, al paziente dovrebbe essere consentito il recupero in condizioni di calma e sotto controllo, per circa 5 minuti, o fino a quando il suo grado di vigilanza/coscienza non sia recuperato in modo soddisfacente. Protoxan può essere somministrato per un massimo di 6 ore senza monitoraggio ematologico in pazienti senza fattori di rischio (vedere sezione 4.4). Il protossido di azoto non dovrebbe essere somministrato più di una volta ogni 4 giorni. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Protoxan nei bambini di età inferiore ad 1 mese non è stata stabilita.
Avvertenze e precauzioni
Protoxan dovrebbe essere somministrato solo da personale esperto con possibilità di accedere alle adeguate attrezzature di rianimazione (vedere sezione 4.2). Quando è utilizzato un flusso costante della miscela di gas, si dovrebbe tenere in considerazione il rischio di sedazione marcata, incoscienza ed effetti sui riflessi di protezione, ad esempio rigurgito ed inalazione. Dovrebbero essere noti i rischi correlati all’abuso del medicinale. Avvertenze Il protossido di azoto interferisce con il metabolismo della vitamina B12 e dei folati. Inibisce la metionina sintetasi che contribuisce alla conversione dell’omocisteina in metionina. L’inibizione di questo enzima influisce/riduce la formazione della timidina che è un costituente importante per la formazione del DNA. L’inibizione della formazione di metionina da parte del protossido di azoto può causare difetti e ridotta formazione di mielina, e quindi danneggiare il midollo spinale. L’effetto sulla sintesi del DNA è una delle possibili cause dell’azione esercitata dal protossido di azoto sull’emopoiesi e del danno fetale visto in studi su animali. È stata riportata una riduzione della fertilità nel personale medico e paramedico dopo ripetute esposizioni al protossido di azoto in sale non adeguatamente ventilate. Non è attualmente possibile confermare o escludere l’esistenza di un nesso di causalità tra questi casi e l’esposizione al protossido di azoto. È importante che il contenuto del protossido di azoto nell’aria ambiente sia mantenuto il più basso possibile e al di sotto dei limiti di esposizione stabiliti dalle normative nazionali. Le aree in cui viene utilizzato Protoxan dovrebbero essere ventilate e/o attrezzate con sistemi di evacuazione per mantenere la concentrazione del protossido di azoto nell’aria ambiente al di sotto dei limiti igienici nazionali consentiti; devono sempre essere mantenuti i valori nazionali stabiliti, secondo il TWA (time weight average), che indica il valore medio di esposizione nel corso di una giornata lavorativa, e lo STEL (short term exposure limit) che indica il limite di esposizione a breve termine. La miscela di gas dovrebbe essere conservata ed utilizzata in aree/stanze dove la temperatura sia superiore ai –5°C. A temperature più basse la miscela di gas può separarsi e causare la somministrazione di una miscela di gas ipossica. Protoxan può essere usato nei bambini che possono seguire le istruzioni su come utilizzare l’attrezzatura. Nel trattamento dei bambini più piccoli o dei pazienti che non sono in grado di seguire le istruzioni, è necessario l’uso di un flusso costante di gas. L’erogazione continua di gas dovrebbe essere utilizzata solo da personale medico addestrato all’uso del gas, con la disponibilità degli strumenti adatti alla protezione delle vie aeree e con la disponibilità di ventilazione assistita (vedere anche sezione 4.2). Speciali precauzioni per l’uso Il protossido di azoto può influenzare il metabolismo della vitamina B12 e dei folati, pertanto Protoxan dovrebbe essere usato con particolare attenzione in pazienti a rischio, ad esempio, di ridotto apporto o assorbimento della vitamina B12 e/o dell’acido folico, o con alterazioni genetiche dei sistemi enzimatici coinvolti nel metabolismo di queste vitamine così come in pazienti immunodepressi. Se necessario, dovrebbe essere considerato un trattamento sostitutivo con vitamina B12/acido folico. La somministrazione continua per un periodo superiore a 6 ore deve essere effettuata con cautela a causa del possibile rischio di manifestazioni cliniche dovute agli effetti inibitori sulla metionina sintetasi. L’uso continuo prolungato o l’uso ricorrente dovrebbero essere accompagnati da un monitoraggio ematologico per ridurre al minimo il rischio di potenziali effetti collaterali. Grazie al suo contenuto di protossido di azoto, Protoxan può aumentare la pressione nell’orecchio medio e negli spazi aerei del corpo (vedere anche sezione 4.3). In pazienti che assumono altri medicinali che agiscono sul sistema nervoso centrale, come i derivati delle benzodiazepine e/o la morfina, la contemporanea somministrazione di Protoxan può determinare un aumento della sedazione, e pertanto, può influenzare la respirazione, il sistema cardiocircolatorio ed i riflessi di protezione. L’uso di Protoxan in tali pazienti deve avvenire sotto la supervisione di personale adeguatamente addestrato (vedere sezione 4.5). Dopo aver sospeso la somministrazione di Protoxan, il paziente deve recuperare sotto adeguata supervisione fino a quando i rischi potenziali dovuti dall’uso di Protoxan sono cessati ed il paziente ha recuperato in modo soddisfacente. Il recupero del paziente dovrebbe essere valutato da personale sanitario competente. Dopo la cessazione della somministrazione di Protoxan, il protossido di azoto diffonde rapidamente dal sangue agli alveoli. A causa della rapida diluizione, si potrebbe verificare una diminuzione della concentrazione di ossigeno alveolare, ipossia da diffusione. Ciò può essere evitato con il supporto di ossigeno. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Protoxan nei bambini di età inferiore a 1 mese non è stata stabilita.
Interazioni
Interazione con altri medicinali Il protossido di azoto contenuto in Protoxan interagisce in modo additivo con gli anestetici inalatori e/o con altre sostanze attive con effetti sul sistema nervoso centrale (ad esempio oppiacei, benzodiazepine e altri psicomimetici). Qualora vengano utilizzate altre sostanze attive sul sistema nervoso centrale si dovrebbe conoscere il rischio di marcata sedazione e depressione dei riflessi di protezione (vedere sezione 4.4). Protoxan aumenta l’effetto inibitorio del methotrexato sulla metionina sintetasi e sul metabolismo dell’acido folico. La tossicità polmonare associata a sostanze attive come la bleomicina, l’amiodarone, e la nitrofurantoina e antibiotici simili, può essere esacerbata dall’inalazione di concentrazioni crescenti di ossigeno. Altre forme di interazione Il protossido di azoto contenuto in Protoxan causa inattivazione della vitamina B12 (un co–fattore per la sintesi della metionina), che interferisce con il metabolismo dell’acido folico. In questo modo, la sintesi del DNA è compromessa dopo prolungato uso di protossido di azoto. Questi disturbi possono portare a cambiamenti megaloblastici del midollo osseo ed a possibile polineuropatia e/o degenerazione combinata subacuta del midollo spinale (vedere anche sezione 4.8). Pertanto, la somministrazione/applicazione di Protoxan dovrebbe avvenire per un tempo limitato (vedere anche sezioni 4.2 e 4.4).
Effetti indesiderati
Anemia megaloblastica e leucopenia sono stati riportati dopo prolungata o ripetuta esposizione a Protoxan. Effetti neurologici come polineuropatia e mielopatia sono stati riportati dopo esposizione eccezionalmente alta e frequente. Un trattamento alternativo dovrebbe essere considerato in tutti i casi in cui si sospetti un deficit di vitamina B12 e di folati e dove sono comparsi segni o sintomi degli effetti dovuti al protossido di azoto sulla sintesi della metionina. Nei pazienti che mostrano segni di deficit di vitamina B12/folati dovrebbero essere considerate altre terapie analgesiche. Gli effetti indesiderati riportati derivano dalla letteratura medico–scientifica disponibile e dai dati provenienti dal post–marketing.
Comuni | Non comuni | Molto rari | Non noti | |
(da ≥1/100 a <1/10) | (da ≥1/1,000 a <1/100) | (<1/10,000) | (non può essere stimata dai dati disponibili) | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Anemia megaloblastica, leucopenia. | |||
Disturbi psichiatrici | Psicosi, ansia, confusione. | |||
Patologie del sistema nervoso | Vertigini, capogiro, leggero mal di testa, euforia. | Affaticamento estremo | Polineuropatia, paraparesi, mielopatia. | Cefalea |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Disturbo dell’orecchio medio | |||
Patologie gastrointestinali | Nausea, vomito. | Gonfiore addominale,distensione gassosa dell’addome. | ||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Depressione respiratoria |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Il protossido di azoto contenuti in Protoxan può interferire con il metabolismo della vitamina B12/acido folico (vedere sezione 4.4). L’inibizione della metionina sintetasi può causare effetti avversi durante le prime fasi della gravidanza. Non sono presenti dati sufficienti sull’uso di Protoxan in donne in gravidanza per determinare i potenziali effetti dannosi sull’embrione/feto umano. Studi su animali hanno mostrato che un’alta concentrazione o prolungate esposizioni durante particolari fasi della gravidanza possono indurre effetti teratogeni (vedere sezione 5.3). Il rischio potenziale sull’uomo non è noto. Pertanto, si raccomanda di evitare l’uso di Protoxan durante i primi due trimestri di gravidanza. Protoxan può essere utilizzato durante le ultime fasi della gravidanza, il terzo trimestre ed il parto. Quando Protoxan è utilizzato in prossimità del parto, i neonati devono essere tenuti sotto osservazione per possibili effetti avversi. Allattamento Protoxan può essere utilizzato durante il periodo dell’allattamento, ma non dovrebbe essere usato mentre avviene l’allattamento.
Conservazione
Non conservare sotto i –5°C. La miscela è instabile sotto i –5°C. Temperature inferiori possono causare una temporanea liquefazione del protossido di azoto, che porterebbe ad una miscela irregolare, con troppo ossigeno all’inizio della somministrazione (miscela con poco effetto analgesico) e troppo protossido di azoto alla fine (miscela ipossica) dell’inalazione. Nel sospetto che Protoxan possa essere stato conservato a temperature inferiori a –5 ° C le bombole dovrebbero essere conservate in posizione orizzontale ad una temperatura superiore a 10°C per almeno 48 ore prima dell’uso. Si raccomanda di miscelare la bombola capovolgendola completamente almeno tre volte per garantirne l’omogeneità prima dell’uso. Quando utilizzate in veicoli per servizio di emergenza, le bombole devono essere protette dal freddo e saldamente fissate, all’interno e all’esterno dei veicoli. Precauzioni per la conservazione relative alle bombole per gas e gas in pressione – Il vapore può provocare sonnolenza e vertigini. – Diversi tipi di gas devono essere separate gli uni dagli altri. Bombole di gas piene e vuote devono essere conservate separatamente. – Non fumare. Non esporre a forte calore. – Tenere lontano da sostanze combustibili. – Se a rischio di incendio spostare in un luogo sicuro. – Tenere la bombola pulita, asciutta e priva di olio e grasso. – Conservare in posizione verticale. – Assicurarsi che la bombola non cada o si rovesci. – Conservare e trasportare con le valvole chiuse.