ATC: L01DC03 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: H | Forma farmaceutica: |
Presenza Lattosio:
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Come agente singolo nel trattamento di tumori superficiali della vescica. Inoltre, è stato dimostrato che instillazioni post-operatorie di MITOMYCIN C 40 mg possono ridurre il tasso di recidiva in pazienti con tumore superficiale della vescica di nuova diagnosi.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
MITOMYCIN C 40 mg deve essere somministrata con cautela quando viene somministrata in combinazione con: • Altri agenti antineoplastici e irradiazione in quanto le reazioni avverse quali depressione del midollo osseo possono essere più pronunciate • Agenti antineoplastici alcaloidi della vinca quale vindesina solfato in quanto si possono verificare broncospasmo e dispnea
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni flacone contiene: Principio attivo: Mitomicina C 40 mg Eccipiente con effetti noti: Ogni flacone contiene 378 mg di sodio (come sodio cloruro) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Trombocitopenia, coagulopatie o un'aumentata tendenza ad emorragia secondaria ad altre cause.
Posologia
Posologia Nel trattamento di tumori superficiali della vescica la dose abituale è 20- 40 mg dissolti in 20-40 ml di diluente, instillati nella vescica attraverso un catetere uretrale, una volta a settimana o tre volte a settimana, per un totale di 20 dosi. La dose deve essere trattenuta dal paziente per minimo un’ora. Durante questo periodo di un’ora, si deve ruotare il paziente d ogni 15 minuti per assicurarsi che MITOMYCIN C 40 mg venga a contatto con tutte le aree dell’urotelio vescicale. Quando la vescica viene svuotata con la minzione, bisogna prestare cautela che non ci sia contaminazione locale dell’inguine e dell’area dei genitali. Nella prevenzione di tumori superficiali ricorrenti della vescica, sono stati usati diversi dosaggi. Questi includono 20 mg in 20 ml di diluente ogni due settimane e 40 mg in 40 ml di diluente una volta al mese o tre volte al mese. La dose viene instillata nella vescica attraverso un catetere uretrale. In entrambi i casi, la dose deve essere aggiustata in base all’età e alle condizioni del paziente. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di MITOMYCIN C 40 mg nei bambini non è stata stabilita. Non sono disponibili dati. Modo di somministrazione MITOMYCIN C 40 mg è intesa per uso endovescicale solo dopo dissoluzione. Per le istruzioni sulla ricostituzione prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Avvertenze e precauzioni
MITOMYCIN C 40 mg deve essere somministrata sotto la supervisione di un medico esperto in chemioterapia citotossica. MITOMYCIN C 40 mg va impiegata con grande cautela nei pazienti: 1) Pazienti con disfunzioni epatiche o renali in quanto le reazioni avverse potrebbero essere aumentate. È stata segnalata occasionalmente dopo il trattamento grave tossicità renale e pertanto la funzionalità renale deve essere monitorata prima dell’inizio del trattamento e ogni volta dopo ogni ciclo. 2) Pazienti con depressione del midollo osseo in quanto la somministrazione del medicinale potrebbe esacerbare la mielodepressione; 3) Pazienti con infezioni complicate in quanto la somministrazione del medicinale potrebbe aggravare le infezioni dovute a depressione del midollo osseo; 4) Pazienti affetti da varicella in quanto si potrebbero determinare disordini sistemici fatali. Precauzioni Importanti 1) I pazienti devono essere attentamente monitorati con test di laboratorio frequenti (test ematologici, test della funzionalità del fegato, test della funzionalità renale, etc) prestando particolare attenzione alla conta ematica periferica, inclusa la conta delle piastrine in quanto possono verificarsi reazioni avverse gravi quali la depressione del midollo osseo. Non devono essere somministrate dosi ripetute a meno che la conta dei leucociti sia al di sopra di 3,0 x 109/L e la conta piastrinica 90 x 109/L o più. Il nadir è generalmente circa 4 settimane dopo il trattamento e la tossicità è solitamente cumulativa, con un rischio aumentato dopo ogni ciclo di trattamento. Se si osservano anomalie, devono essere prese misure appropriate quali la riduzione della dose o l’interruzione della somministrazione. In aggiunta, MITOMYCIN C 40 mg deve essere somministrata con cautela in quanto l’uso prolungato del medicinale può aumentare le reazioni avverse, che possono essere prolungate. 2) Si richiede speciale precauzione a causa della possibilità di manifestazione o aggravamento di infezioni e tendenza al sanguinamento. 3) Deve essere prestata attenzione al possibile manifestarsi di leucemia acuta o sindrome mielodisplatica (MDS) in pazienti trattati con MITOMYCIN C 40 mg in combinazione con altri agenti antineoplastici. 4) MITOMYCIN C 40 mg deve essere somministrata con cautela nei bambini, prestando particolare attenzione al manifestarsi di reazione avverse. Precauzioni durante la somministrazione Poiché sono stati riportati casi di calcinosi, contrattura della vescica, cistite associata a disuria, pollachiuria, perforazione della vescica, necrosi della vescica e/o necrosi del pene, in pazienti che ricevevano MITOMYCIN C 40 mg per via endovescicale, il medicinale deve essere pertanto iniettato con cautela. Bisogna esercitare cautela quando MITOMYCIN C 40 mg viene somministrata per via endovescicale in pazienti che sono a rischio di perforazione della vescica (ad es. a seguito di intervento alla vescica) a causa del rischio di stravaso dalla vescica. Questo medicinale contiene 378 mg di sodio per flacone, equivalente a 19% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Popolazione pediatrica La sicurezza di MITOMYCIN C 40 mg in lattanti con basso peso alla nascita, neonati, lattanti e bambini non è stata stabilita (vedere Precauzioni Importanti 4 e il paragrafo 4.6). Uso negli anziani Dato che i pazienti anziani hanno spesso funzioni fisiologiche ridotte, possono verificarsi depressione del midollo osseo, che può essere prolungata, e disturbi renali. MITOMYCIN C 40 mg deve pertanto essere somministrata con cautela nei pazienti anziani e deve essere effettuato un attento monitoraggio delle condizioni del paziente facendo particolare attenzione alla dose e agli intervalli tra le dosi.
Interazioni
MITOMYCIN C 40 mg deve essere somministrata con cautela quando viene somministrata in combinazione con: • Altri agenti antineoplastici e irradiazione in quanto le reazioni avverse quali depressione del midollo osseo possono essere più pronunciate • Agenti antineoplastici alcaloidi della vinca quale vindesina solfato in quanto si possono verificare broncospasmo e dispnea
Effetti indesiderati
È stata usata la terminologia MedDRA (Medical Dictionary of Regulatory Activities) per la descrizione della classificazione per organi e sistemi e delle reazioni avverse al medicinale. Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per organi e sistemi e secondo la frequenza usando la seguente convenzione:
molto comune | ≥1/10 |
comune | da ≥1/100 a <1/10 |
non comune | da ≥1/1,000 a <1/100 |
raro | da ≥1/10,000 a <1/1,000 |
molto raro | <1/10,000 |
non nota | la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili |
Classificazione per organi e sistemi | Frequenza |
Infezioni ed infestazioni | Frequenza: Non nota infezioni batteriche, virali o fungine, sepsi e shock settico |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Frequenza: Molto raro Trombocitopenia e leucopenia |
Frequenza: Non nota Mielodepressione, anemia, neutropenia, pancitopenia, granulocitopenia, eritropenia, eosinofilia | |
Disturbi del sistema immunitario | Frequenza: Comune Ipersensibilità |
Frequenza: Molto raro Reazione anafilattica, shock anafilattico | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Frequenza: non nota Anoressia, perdita di peso |
Patologie vascolari | Frequenza: non nota vampate di calore, ipertensione, emorragie |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Frequenza: Molto raro malattia polmonare interstiziale |
Frequenza: non nota Disordini respiratori, fibrosi polmonare, broncospasmo, tosse, edema polmonare | |
Patologie gastrointestinali | Frequenza: Molto raro Nausea e vomito, diarrea Frequenza: non nota |
Costipazione | |
Patologie epatobiliari | Frequenza: non nota disturbi epatici, ittero |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Frequenza: Comune rash, prurito, eritrodisestesia palmare-plantare |
Frequenza: Molto raro Alopecia | |
Frequenza: non nota Eritema, vescicole, ulcerazioni, necrosi della cute | |
Patologie renali e urinarie | Frequenza: Molto comune Ematuria, irritazione della vescica Frequenza: Molto raro Insufficienza renale acuta, disordini renali (inclusi modifiche anomale nei livelli di urea nel sangue [BUN], creatinina, clearance della creatinina), perforazione della vescica, necrosi della vescica |
Frequenza: non nota Contrattura della vescica, minzione urgente, proteinuria | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Frequenza: non nota Necrosi del pene |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Frequenza: Molto comune Malessere |
Frequenza: non nota Piressia (brividi), edema, calcinosi, dolore, debolezza generalizzata, letargia |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). MITOMYCIN C 40 mg non è raccomandata durante la gravidanza e in donne potenzialmente fertili che non usano contraccettivi. Allattamento L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con MITOMYCIN C 40 mg. Non è noto se Mitomicina C/i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. I rischi per i neonati/lattanti non possono essere esclusi. Fertilità Non è noto se la mitomicina C possa compromettere la fertilità. Nel caso che la somministrazione di MITOMYCIN C 40 mg è richiesta nei bambini o in pazienti in età fertile, i potenziali effetti sulle gonadi devono essere considerati.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce Dopo ricostituzione, la soluzione è chimicamente e fisicamente stabile per 24 ore se al riparo dalla luce e non esposta a fonti di calore. Non refrigerare. Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non viene usato immediatamente, i tempi di conservazione in-use e le condizioni precedenti all’uso sono responsabilità dell’utilizzatore.