ATC: N03AX09 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE DISPERSIBILI |
Presenza Lattosio:
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Epilessia Adulti ed adolescenti di età pari o superiore ai 13 anni • Trattamento aggiuntivo o in monoterapia delle crisi parziali e delle crisi generalizzate, comprese le crisi tonico–cloniche. • Crisi associate alla sindrome di Lennox–Gastaut. LAMOTRIGINA DOC è somministrato come terapia aggiuntiva ma può essere il farmaco antiepilettico con cui iniziare nella sindrome di Lennox–Gastaut. Bambini ed adolescenti da 2 a 12 anni di età • Trattamento aggiuntivo delle crisi parziali e delle crisi generalizzate, comprese le crisi tonico–cloniche e le crisi associate alla sindrome di Lennox–Gastaut. • Monoterapia delle crisi di assenza tipiche. Disturbo bipolare Adulti di età pari o superiore ai 18 anni • Prevenzione degli episodi depressivi nei pazienti con disturbo bipolare di tipo I che presentano prevalentemente episodi depressivi (vedere paragrafo 5.1). LAMOTRIGINA DOC non è indicato per il trattamento acuto degli episodi maniacali o depressivi.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Studi di interazione sono stati condotti solo in adulti. La UDP–glucuroniltranferasi è stata identificata quale enzima responsabile del metabolismo di lamotrigina. Non vi sono prove che lamotrigina causi induzione o inibizione clinicamente significativa degli enzimi epatici ossidativi che metabolizzano i farmaci, ed è improbabile che vi siano interazioni tra lamotrigina ed i farmaci metabolizzati dal citocromo P450. Lamotrigina può causare induzione del suo stesso metabolismo, ma l’effetto è modesto ed è improbabile che abbia conseguenze significative sul piano clinico. Tabella 6 – Effetti di altri medicinali sulla glucuronidazione di lamotrigina
Medicinali che inibiscono in modo significativo la glucuronazione di lamotrigina | Medicinali che inducono in modo significativo la glucuronazione di lamotrigina | Medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronidazione di lamotrigina |
valproato | fenitoina | oxcarbazepina |
carbamazepina | felbamato | |
fenobarbitale | gabapentina | |
primidone | levetiracetam | |
rifampicina | pregabalin | |
lopinavir/ritonavir | topiramato | |
combinazione | zonisamide | |
etinilestradiolo/levonorgestrel (*) | litio | |
atazanavir/ritonavir (**) | bupropione olanzapina | |
aripiprazolo |
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni compressa dispersibile da 25 mg di LAMOTRIGINA DOC contiene 25 mg di lamotrigina. Ogni compressa dispersibile da 50 mg di LAMOTRIGINA DOC contiene 50 mg di lamotrigina. Ogni compressa dispersibile da 100 mg di LAMOTRIGINA DOC contiene 100 mg di lamotrigina. Ogni compressa dispersibile da 200 mg di LAMOTRIGINA DOC contiene 200 mg di lamotrigina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia Se la dose calcolata di lamotrigina (ad esempio nel trattamento di bambini con epilessia o pazienti con insufficienza epatica) non equivale a compresse intere, la dose che deve essere somministrata è uguale al numero più basso di compresse intere. Ripresa della terapia dopo sospensione Quando viene ripresa la terapia con LAMOTRIGINA DOC in pazienti che per qualunque motivo l’avevano interrotta, il medico deve valutare la necessità di incrementare la dose per raggiungere quella di mantenimento, dal momento che il rischio di eruzione cutanea grave è associato alla somministrazione di elevate dosi iniziali ed al superamento della dose di incremento raccomandata per la lamotrigina (vedere paragrafo 4.4). Più ampio è l’intervallo di tempo dalla dose precedente, maggiore considerazione deve essere data all’incremento della dose per il raggiungimento di quella di mantenimento. Quando l’intervallo dall’interruzione della somministrazione di lamotrigina supera le cinque emivite (vedere paragrafo 5.2), generalmente la dose di LAMOTRIGINA DOC deve essere ridotta a dosi scalari fino al raggiungimento di quella di mantenimento secondo lo schema posologico appropriato. Si raccomanda che la somministrazione di LAMOTRIGINA DOC non venga ripresa in pazienti che l’avevano interrotta a causa dell’eruzione cutanea associata ad un precedente trattamento con lamotrigina, a meno che il potenziale beneficio sia chiaramente superiore al rischio. Epilessia Di seguito viene riportata la posologia raccomandata per l’incremento della dose e per le dosi di mantenimento negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore ai 13 anni (Tabella 1) e nei bambini e negli adolescenti da 2 a 12 anni (Tabella 2). A causa del rischio di eruzione cutanea, non si devono superare la dose iniziale e i successivi incrementi di dose (vedere paragrafo 4.4). Qualora vengano sospesi farmaci antiepilettici assunti in concomitanza o qualora altri farmaci, antiepilettici o meno, vengano aggiunti a regimi di trattamento contenenti lamotrigina, deve essere preso in considerazione l’effetto che ciò può avere sulla farmacocinetica di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5). Tabella 1 – Adulti e adolescenti di età pari o superiore ai 13 anni – schema posologico raccomandato nell’epilessia
Schema posologico | Settimane 1 + 2 | Settimane 3 + 4 | Dose di mantenimento usuale |
Monoterapia: | 25 mg/die (una volta al giorno) | 50 mg/die (una volta al giorno) | 100 – 200 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 50–100 mg ogni una–due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale. In alcuni pazienti sono stati richiesti 500 mg/die per ottenere la risposta desiderata |
Terapia in associazione CON valproato (inibitore della glucuronidazione di lamotrigina – vedere paragrafo 4.5): | |||
Questa posologia deve essere usata in associazione a valproato indipendentemente da qualsiasi altro medicinale concomitante | 12,5 mg/die (somministrati come 25 mg a giorni alterni) | 25 mg/die (una volta al giorno) | 100 – 200 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 25–50 mg ogni una–due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale |
Terapia in associazione SENZA valproato e CON induttori della glucuronidazione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | |||
Questa posologia deve essere usata senza valproato ma con: fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 50 mg/die (una volta al giorno) | 100 mg/die (suddivisi in due dosi) | 200 – 400 mg/die (suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 100 mg ogni una–due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale. In alcuni pazienti sono stati richiesti 700 mg/die per ottenere la risposta desiderata |
Terapia in associazione SENZA valproato e SENZA induttori della glucuronidazione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | |||
Questa posologia deve essere usata con altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronidazione di lamotrigina | 25 mg/die (una volta al giorno) | 50 mg/die (una volta al giorno) | 100 – 200 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 50–100 mg ogni una–due settimane fino al raggiungimento della dose ottimale |
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), deve essere seguito lo schema posologico raccomandato per lamotrigina in concomitanza con valproato. |
Schema posologico | Settimane 1 + 2 | Settimane 3 + 4 | Dose di mantenimento usuale |
Monoterapia delle crisi di assenza tipiche: | 0,3 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) (*) | 0,6 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) (**) | 1–10 mg/kg/die, sebbene alcuni pazienti abbiano richiesto dosi più alte (fino a 15 mg/kg/die) per ottenere la risposta desiderata (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) (**). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 0,6 mg/kg/die ogni una–due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale |
Terapia in associazione CON valproato (inibitore della glucuronidazione di lamotrigina – vedere paragrafo 4.5): | |||
Questa posologia deve essere usata in associazione a valproato indipendentemente da qualsiasi altro medicinale concomitante | 0,15 mg/kg/die (una volta al giorno) (*) | 0,3 mg/kg/die (una volta al giorno) (*) | 1–5 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) (**). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 0,3 mg/kg ogni una–due settimane fino al raggiungimento della dose ottimale, con una posologia di mantenimento massima di 200 mg/die |
Terapia in associazione SENZA valproato e CON induttori della glucuronidazione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | |||
Questa posologia deve essere usata senza valproato ma con: fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 0,6 mg/kg/die (somministrati in due dosi suddivise) (**) | 1,2 mg/kg/die (somministrati in due dosi suddivise) (**) | 5–15 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 1,2 mg/kg ogni una–due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale, con una posologia di mantenimento massima di 400 mg/die |
Terapia in associazione SENZA valproato e SENZA induttori della glucuronidazione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | |||
Questa posologia deve essere usata con altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronidazione di lamotrigina | 0,3 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) (*) | 0,6 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) (**) | 1–10 mg/kg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Per raggiungere la posologia di mantenimento, le dosi possono essere aumentate al massimo di 0,6 mg/kg ogni una–due settimane fino al raggiungimento della risposta ottimale, con una posologia di mantenimento massima di 200 mg/die |
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), deve essere seguito lo schema posologico raccomandato per lamotrigina in concomitanza con valproato. | |||
LAMOTRIGINA DOC 25 mg compresse dispersibili è il più basso dosaggio in commercio: | |||
(*) LAMOTRIGINA DOC 25 mg non deve essere somministrato poiché non è possibile seguire la posologia raccomandata per la titolazione della dose. | |||
(**) Se la dose giornaliera calcolata nei pazienti è inferiore a 25 mg, LAMOTRIGINA DOC non deve essere somministrato. |
Schema posologico | Settimane 1 + 2 | Settimane 3 + 4 | Settimana 5 | Dose di stabilizzazione da raggiungere (Settimana 6) (*) |
Monoterapia con lamotrigina OPPURE terapia aggiuntiva SENZA valproato e SENZA induttori della glucuronidazione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato con altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronidazione di lamotrigina | 25 mg/die (una volta al giorno) | 50 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 100 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 200 mg/die – dose usuale da raggiungere per una risposta ottimale (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) Negli studi clinici sono state usate dosi comprese nel range 100–400 mg/die |
Terapia in associazione CON valproato (inibitore della glucuronidazione di lamotrigina – vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato in associazione a valproato indipendentemente da qualsiasi altro trattamento concomitante | 12,5 mg/die (somministrati come 25 mg a giorni alterni) | 25 mg/die (una volta al giorno) | 50 mg/die (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi) | 100 mg/die – dose usuale da raggiungere per una risposta ottimale (una volta al giorno oppure suddivisi in due dosi). Una dose massima di 200 mg/die può essere usata in base alla risposta clinica |
Terapia in associazione SENZA valproato e CON induttori della glucuronidazione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato senza valproato ma con: fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 50 mg/die (una volta al giorno) | 100 mg/die (suddivisi in due dosi) | 200 mg/die (suddivisi in due dosi) | 300 mg/die alla settimana 6, se necessario aumentando fino alla usuale dose da raggiungere pari a 400 mg/die alla settimana 7, per ottenere la risposta ottimale (suddivisi in due dosi) |
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), deve essere seguito lo schema posologico raccomandato per lamotrigina in concomitanza con valproato. |
Schema posologico | Attuale dose di stabilizzazione di lamotrigina (prima della sospensione) | Settimana 1 (inizio della sospensione) | Settimana 2 | Dalla settimana 3 in poi (*) |
Sospensione di valproato (inibitore della glucuronidazione di lamotrigina – vedere paragrafo 4.5), in base alla dose preesistente di lamotrigina: | ||||
Quando valproato viene sospeso, raddoppiare la dose di stabilizzazione, senza superare un incremento di più di 100 mg a settimana | 100 mg/die | 200 mg/die | Mantenere questa dose (200 mg/die) (suddivisi in due dosi) | |
200 mg/die | 300 mg/die | 400 mg/die | Mantenere questa dose (400 mg/die) | |
Sospensione degli induttori della glucuronidazione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), in base alla dose preesistente di lamotrigina: | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando vengono sospesi i seguenti medicinali: Fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 400 mg/die | 400 mg/die | 300 mg/die | 200 mg/die |
300 mg/die | 300 mg/die | 225 mg/die | 150 mg/die | |
200 mg/die | 200 mg/die | 150 mg/die | 100 mg/die | |
Sospensione di medicinali che NON inibiscono o inducono in modo significativo la glucuronazione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando vengono sospesi altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronazione di lamotrigina | Mantenere la preesistente dose di stabilizzazione raggiunta (200 mg/die; in due dosi suddivise) (range 100–400 mg/die) | |||
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), lo schema posologico raccomandato per lamotrigina è di mantenere inizialmente la dose attuale e aggiustare il trattamento di lamotrigina in base alla risposta clinica. |
Schema posologico | Dose di stabilizzazione attuale di lamotrigina (prima dell’aggiunta) | Settimana 1 (inizio dell’aggiunta) | Settimana 2 | Dalla settimana 3 in poi |
Aggiunta di valproato (inibitore della glucuronidazione di lamotrigina – vedere paragrafo 4.5), in base alla dose preesistente di lamotrigina: | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando valproato è aggiunto indipendentemente da qualsiasi altro trattamento concomitante | 200 mg/die | 100 mg/die | Mantenere questa dose (100 mg/die) | |
300 mg/die | 150 mg/die | Mantenere questa dose (150 mg/die) | ||
400 mg/die | 200 mg/die | Mantenere questa dose (200 mg/die) | ||
Aggiunta di medicinali induttori della glucuronidazione di lamotrigina in pazienti che NON assumono valproato (vedere paragrafo 4.5), in base alla dose preesistente di lamotrigina: | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando i seguenti medicinali sono aggiunti, senza valproato: fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale, primidone, rifampicina, lopinavir/ritonavir | 200 mg/die | 200 mg/die | 300 mg/die | 400 mg/die |
150 mg/die | 150 mg/die | 225 mg/die | 300 mg/die | |
100 mg/die | 100 mg/die | 150 mg/die | 200 mg/die | |
Aggiunta di medicinali che NON inibiscono o inducono in modo significativo la glucuronazione di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5): | ||||
Questo schema posologico deve essere usato quando vengono sospesi altri medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronazione di lamotrigina | Mantenere la preesistente dose di stabilizzazione raggiunta (200 mg/die; range 100–400 mg/die) | |||
Nei pazienti che assumono medicinali per i quali non siano attualmente note le interazioni farmacocinetiche con lamotrigina (vedere paragrafo 4.5), deve essere seguito lo schema posologico raccomandato per lamotrigina in concomitanza con valproato. |
Avvertenze e precauzioni
Eruzione cutanea Sono stati segnalate reazioni avverse cutanee, che generalmente si sono verificate entro le prime otto settimane dall’inizio del trattamento con lamotrigina. La maggioranza dei casi di eruzione cutanea sono di lieve entità ed auto–limitanti, tuttavia sono state anche segnalate reazioni cutanee gravi che hanno richiesto l’ospedalizzazione e l’interruzione del trattamento con lamotrigina. Sono stati inclusi casi di eruzione cutanea potenzialmente pericolosi per la vita, quali la sindrome di Stevens–Johnson, la necrolisi epidermica tossica e rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.8). Nei pazienti adulti arruolati in studi clinici che hanno utilizzato gli schemi posologici di lamotrigina attualmente raccomandati, l’incidenza di eruzione cutanea grave è di circa 1 ogni 500 pazienti affetti da epilessia. Circa la metà di questi casi sono stati segnalati come sindrome di Stevens–Johnson (1 su 1000). Negli studi clinici in pazienti con disturbo bipolare, l’incidenza di eruzione cutanea grave è di circa di 1 su 1000. Il rischio di eruzioni cutanee gravi è maggiore nei bambini rispetto agli adulti. I dati disponibili di alcuni studi indicano che l’incidenza di eruzioni cutanee associate ad ospedalizzazione in bambini affetti da epilessia va da 1 su 300 a 1 su 100. Nei bambini la manifestazione iniziale di un’eruzione cutanea può essere scambiata per un’infezione, il medico deve prendere in considerazione la possibilità di una reazione al trattamento con lamotrigina in bambini che sviluppano sintomi di eruzione cutanea e febbre durante le prime otto settimane di terapia. Inoltre il rischio complessivo di eruzione cutanea appare essere fortemente associato con: – elevate dosi iniziali di lamotrigina, che superino le dosi di incremento raccomandate per la terapia con lamotrigina (vedere paragrafo 4.2) – uso concomitante di valproato (vedere paragrafo 4.2). Si raccomanda cautela anche quando vengono trattati pazienti con anamnesi di allergia o eruzione cutanea in seguito ad assunzione di altri medicinali antiepilettici, in quanto la frequenza di eruzione cutanea non grave dopo trattamento con lamotrigina è risultata circa tre volte maggiore in questi pazienti rispetto a quelli che non presentavano tale reperto anamnestico. Tutti i pazienti (adulti e bambini) che manifestano eruzione cutanea devono essere prontamente valutati e LAMOTRIGINA DOC sospeso immediatamente, a meno che l’eruzione cutanea sia chiaramente non correlata al trattamento con lamotrigina. Si raccomanda che la somministrazione di LAMOTRIGINA DOC non venga ripresa nei pazienti che l’avevano interrotta a causa di eruzione cutanea associata ad un precedente trattamento con lamotrigina, a meno che il potenziale beneficio superi chiaramente il rischio. Se il paziente ha sviluppato SJS, TEN o DRESS con l’uso di lamotrigina, il trattamento con lamotrigina non deve più essere ripreso in questo paziente. È stata anche segnalata eruzione cutanea nel contesto di una sindrome di ipersensibilità associata ad un insieme variabile di sintomi sistemici, quali febbre, linfoadenopatia, edema facciale, alterazione dei parametri ematologici ed epatici e meningite asettica (vedere paragrafo 4.8). La sindrome mostra un ampio spettro di gravità clinica e può, raramente, portare a coagulazione intravascolare disseminata e a insufficienza multiorgano. È importante osservare che manifestazioni precoci di ipersensibilità (ad esempio febbre, linfoadenopatia) possono verificarsi comunque senza alcuna evidenza di eruzione cutanea. Se tali segni e sintomi dovessero manifestarsi, il paziente deve essere immediatamente valutato e LAMOTRIGINA DOC sospeso fino a quando non sia stato possibile stabilire una eziologia alternativa. La meningite asettica è stata in molti casi reversibile con la sospensione del farmaco, ma si è ripresentata in un certo numero di casi con la ri–esposizione a lamotrigina. La ri–esposizione ha determinato un rapido ritorno dei sintomi che frequentemente sono stati più gravi. Lamotrigina non deve essere iniziata di nuovo nei pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di meningite asettica associata al precedente trattamento con lamotrigina. Peggioramento clinico e rischio di suicidio In pazienti trattati con farmaci antiepilettici per varie indicazioni sono stati segnalati ideazione e comportamento suicidari. Una meta–analisi di studi randomizzati, controllati con placebo, con farmaci antiepilettici ha anche mostrato un piccolo aumento del rischio di ideazione e comportamento suicidari. Il meccanismo alla base di questo rischio non è noto ed i dati disponibili non escludono la possibilità di un aumento del rischio per lamotrigina. Pertanto i pazienti devono essere monitorati per segni di ideazione e comportamenti suicidari e deve essere preso in considerazione un trattamento appropriato. I pazienti (e chi si prende cura dei pazienti) devono essere avvertiti di chiedere consiglio al medico se dovessero emergere segni di ideazione e comportamento suicidari. Nei pazienti con disturbo bipolare, che assumano o meno medicinali per il disturbo bipolare, incluso LAMOTRIGINA DOC, può comparire un peggioramento dei sintomi depressivi e/o la comparsa di tendenza al suicidio. Pertanto i pazienti che ricevono LAMOTRIGINA DOC per il disturbo bipolare devono essere strettamente controllati per il peggioramento del quadro clinico (incluso lo sviluppo di nuovi sintomi) e la tendenza al suicidio, soprattutto all’inizio di un ciclo di trattamento o al momento di modifiche posologiche. Alcuni pazienti, quali quelli con anamnesi positiva per comportamento o pensieri suicidari, giovani adulti, e quei pazienti che manifestano un livello significativo di ideazione suicidaria prima dell’inizio del trattamento, possono essere a rischio maggiore di pensieri suicidari o di tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Si deve prendere in considerazione la modifica del regime terapeutico, inclusa la possibilità di sospendere il medicinale, in pazienti che manifestino peggioramento clinico (incluso lo sviluppo di nuovi sintomi) e/o la comparsa di ideazioni/comportamenti suicidari, soprattutto se questi sintomi sono gravi, ad insorgenza improvvisa, o non erano presenti tra i sintomi iniziali del paziente. Contraccettivi ormonali Effetti dei contraccettivi ormonali sulla efficacia di lamotrigina L’uso di una combinazione di etinilestradiolo/levonorgestrel (30 mcg /150 mcg) aumenta la clearance di lamotrigina di circa due volte, dando luogo ad una riduzione dei livelli plasmatici di lamotrigina (vedere paragrafo 4.5). Una riduzione dei livelli di lamotrigina è stata associata ad una perdita del controllo delle crisi convulsive. Dopo la fase di titolazione posologica, in molti casi possono essere necessarie dosi di mantenimento di lamotrigina più elevate (fino a due volte) per ottenere una risposta terapeutica ottimale. Quando si interrompono i contraccettivi ormonali, la clearance di lamotrigina può essere dimezzata. Aumenti delle concentrazioni di lamotrigina possono essere associati ad eventi avversi dose–correlati. I pazienti devono essere monitorati a questo riguardo. Nelle donne che non assumono già farmaci induttori della glucuronidazione di lamotrigina e che assumono un contraccettivo ormonale che prevede una settimana di trattamento inattivo (ad esempio "settimana senza pillola"), si possono presentare graduali aumenti transitori dei livelli plasmatici di lamotrigina durante la settimana di sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.2). Variazioni dei livelli di lamotrigina di tale entità possono essere associate ad effetti avversi. Pertanto si deve prendere in considerazione, come trattamento di prima linea, l’uso di una contraccezione che non preveda la settimana senza pillola (ad esempio, contraccettivi ormonali in modo continuo o metodi non–ormonali). Le interazioni di altri contraccettivi orali o trattamenti di terapia ormonale sostitutiva con lamotrigina non sono state studiate, sebbene essi possano influenzare in modo simile i parametri farmacocinetici di lamotrigina. Effetti di lamotrigina sulla efficacia dei contraccettivi ormonali Uno studio di interazione su 16 volontari sani ha mostrato che quando lamotrigina ed un contraccettivo ormonale (combinazione etinilestradiolo/levonorgestrel) sono somministrati in associazione, vi è un modesto aumento della clearance del levonorgestrel e modifiche dei livelli sierici di FSH e LH (vedere paragrafo 4.5). L’impatto di tali modifiche sull’attività ovulatoria ovarica non è noto. Tuttavia non si può escludere la possibilità che tali modifiche comportino una diminuzione della efficacia contraccettiva in alcune pazienti che assumono preparazioni ormonali in concomitanza con lamotrigina. Pertanto le pazienti devono essere avvertite di riferire immediatamente eventuali modificazioni del ciclo mestruale, quali perdite ematiche improvvise. Diidrofolato reduttasi Poiché lamotrigina è un debole inibitore della diidrofolato reduttasi, è possibile una interferenza con il metabolismo dei folati durante la terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.6). Tuttavia, trattamenti prolungati con lamotrigina non hanno evidenziato significativi cambiamenti della concentrazione dell’emoglobina, del volume corpuscolare medio e delle concentrazioni sieriche ed intraeritrocitarie dei folati fino ad un anno o intraeritrocitarie dei folati fino a 5 anni. Insufficienza renale Negli studi in dose singola in soggetti con insufficienza renale allo stadio terminale, le concentrazioni plasmatiche di lamotrigina non sono risultate alterate in maniera significativa. Tuttavia, poiché ci si deve attendere un accumulo del metabolita glucuronide, si raccomanda di usare cautela nel trattamento di pazienti con insufficienza renale. Pazienti che assumono altre preparazioni contenenti lamotrigina LAMOTRIGINA DOC non deve essere somministrato a pazienti in corso di trattamento con qualsiasi altra preparazione contenente lamotrigina senza prima aver consultato il medico. Sviluppo nei bambini Non vi sono dati sull’effetto di lamotrigina sulla crescita, sulla maturazione sessuale e sullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale nei bambini. Precauzioni relative all’epilessia Come per altri farmaci antiepilettici, l’improvvisa sospensione di LAMOTRIGINA DOC può provocare crisi convulsive da rimbalzo. Ad esclusione dei casi in cui sia necessaria una immediata sospensione per motivi di sicurezza (ad esempio eruzione cutanea), la dose di LAMOTRIGINA DOC deve essere ridotta gradualmente nel giro di due settimane. Sono segnalati in letteratura casi nei quali crisi convulsive gravi, incluso lo stato epilettico, possono portare a rabdomiolisi, disfunzione multiorgano e coagulazione intravascolare disseminata, talvolta con esito fatale. Casi simili si sono verificati in associazione con l’utilizzo di lamotrigina. Può essere osservato un peggioramento clinicamente significativo della frequenza delle crisi convulsive anziché un miglioramento. In pazienti con più di un tipo di crisi, il beneficio osservato nel controllo di un tipo di crisi deve essere valutato in confronto a qualsiasi peggioramento osservato in un altro tipo di crisi convulsiva. Le crisi miocloniche possono essere aggravate da lamotrigina. I dati suggeriscono che la risposta ad una associazione contenente induttori enzimatici sia inferiore alla risposta ad una associazione contenente agenti antiepilettici non induttori enzimatici. La causa non è chiara. Nei bambini che assumono lamotrigina per il trattamento di assenze epilettiche tipiche, l’efficacia può non essere mantenuta in tutti i pazienti. Precauzioni relative al disturbo bipolare Popolazione pediatrica Il trattamento con antidepressivi è associato ad un aumento del rischio di ideazione e comportamento suicidario in bambini e adolescenti affetti da disturbi depressivi maggiori ed altri disturbi psichiatrici.
Interazioni
Studi di interazione sono stati condotti solo in adulti. La UDP–glucuroniltranferasi è stata identificata quale enzima responsabile del metabolismo di lamotrigina. Non vi sono prove che lamotrigina causi induzione o inibizione clinicamente significativa degli enzimi epatici ossidativi che metabolizzano i farmaci, ed è improbabile che vi siano interazioni tra lamotrigina ed i farmaci metabolizzati dal citocromo P450. Lamotrigina può causare induzione del suo stesso metabolismo, ma l’effetto è modesto ed è improbabile che abbia conseguenze significative sul piano clinico. Tabella 6 – Effetti di altri medicinali sulla glucuronidazione di lamotrigina
Medicinali che inibiscono in modo significativo la glucuronazione di lamotrigina | Medicinali che inducono in modo significativo la glucuronazione di lamotrigina | Medicinali che non inibiscono né inducono in modo significativo la glucuronidazione di lamotrigina |
valproato | fenitoina | oxcarbazepina |
carbamazepina | felbamato | |
fenobarbitale | gabapentina | |
primidone | levetiracetam | |
rifampicina | pregabalin | |
lopinavir/ritonavir | topiramato | |
combinazione | zonisamide | |
etinilestradiolo/levonorgestrel (*) | litio | |
atazanavir/ritonavir (**) | bupropione olanzapina | |
aripiprazolo |
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati sono stati suddivisi nelle sezioni relative all’epilessia ed al disturbo bipolare sulla base dei dati attualmente disponibili. Tuttavia, entrambe queste sezioni devono essere consultate quando si prende in considerazione il profilo globale di sicurezza di lamotrigina. Gli effetti indesiderati identificati negli studi clinici in monoterapia (identificati con il simbolo †) e durante altre esperienze cliniche sono elencati nella tabella di seguito in base alla loro incidenza negli studi clinici. Per la classificazione degli effetti indesiderati è stata adottata la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10000), frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Epilessia
Sistema Organo Classe | Effetto indesiderato | Frequenza |
Patologie del sistema emolinfopoietico | anomalie ematologiche¹, incluse neutropenia, leucopenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, anemia aplastica, agranulocitosi. | Molto raro |
Linfoadenopatia¹ | Non nota | |
Disturbi del sistema immunitario | sindrome di ipersensibilitಠ(inclusi sintomi come febbre, linfoadenopatia, edema facciale, anomalie del sangue e del fegato, coagulazione intravascolare disseminata, insufficienza multiorgano). | Molto raro |
Disturbi psichiatrici | aggressione, irritabilità | Comune |
confusione, allucinazioni, tic | Molto raro | |
Patologie del sistema nervoso | cefalea† | Molto comune |
sonnolenza†, vertigini†, tremore†, insonnia† | Comune | |
atassia† | Non comune | |
nistagmo† | Raro | |
agitazione, instabilità, disturbi del movimento, peggioramento della malattia di Parkinson³, effetti extrapiramidali, coreoatetosi†, aumento nella frequenza delle crisi convulsive | Molto raro | |
meningite asettica (vedere paragrafo 4.4) | Non nota | |
Patologie dell’occhio | Diplopia†, visione offuscata† | Non comune |
congiuntivite | Raro | |
Patologie gastrointestinali | Nausea†, vomito†, diarrea† | Comune |
Patologie epatobiliari | insufficienza epatica, disfunzione epatica4, incremento nei valori degli esami di funzionalità epatica | Molto raro |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | eruzione cutanea5 | Molto comune |
sindrome di Stevens–Johnson | Raro | |
necrolisi epidermica tossica | Molto raro | |
DRESS | Non nota | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | reazioni lupus–simili | Molto raro |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | stanchezza | Comune |
Sistema Organo Classe | Effetto indesiderato | Frequenza |
Patologie del sistema nervoso | cefalea | Molto comune |
agitazione, sonnolenza, vertigini | Comune | |
Patologie gastrointestinali | bocca secca | Comune |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | eruzione cutanea | Molto comune¹ |
sindrome di Stevens–Johnson | Raro | |
necrolisi epidermica tossica | Molto raro | |
DRESS | Non nota | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | artralgia | Comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | dolore, mal di schiena | Comune |
Gravidanza e allattamento
Rischi correlati a farmaci antiepilettici in generale Si deve richiedere il parere di uno specialista nel caso di donne che sono in età fertile. Deve essere riconsiderata la necessità di un trattamento antiepilettico nel caso in cui la donna stia pianificando una gravidanza. Deve essere in ogni caso evitata l’improvvisa interruzione della terapia antiepilettica nelle donne in trattamento per epilessia, in quanto questo può portare alla comparsa improvvisa di crisi convulsive che possono avere gravi conseguenze per la madre e per il nascituro. Il rischio di malformazioni congenite è aumentato da 2 a 3 volte nei nati da madri trattate con antiepilettici in confronto con l’incidenza attesa nella popolazione generale, che è di circa il 3%. I difetti riportati più frequentemente sono labioschisi, malformazioni cardiovascolari e difetti del tubo neurale. Poiché una politerapia antiepilettica è associata a un rischio più elevato di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, deve essere utilizzata una monoterapia ogniqualvolta ciò sia possibile. Rischi correlati a lamotrigina Gravidanza Dati di post–marketing tratti da diversi registri prospettici di gravidanza hanno documentato i risultati in più di 2000 donne esposte a lamotrigina in monoterapia durante il primo trimestre di gravidanza. Complessivamente, questi dati non suggeriscono un sostanziale aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori, sebbene i dati siano ancora troppo limitati per escludere un aumento moderato del rischio di schisi orale. Studi nell’animale hanno mostrato effetti tossici sullo sviluppo (vedere paragrafo 5.3). Se si considera necessaria una terapia con LAMOTRIGINA DOC durante la gravidanza, si raccomanda di impiegare la dose terapeutica più bassa possibile. Lamotrigina ha un lieve effetto inibitorio sulla diidrofolato reduttasi e pertanto potrebbe teoricamente portare, attraverso la riduzione dei livelli di acido folico, ad un aumento del rischio di danno embriofetale (vedere paragrafo 4.4). Si può prendere in considerazione la somministrazione di acido folico quando viene pianificata una gravidanza e durante il periodo iniziale della gravidanza. Le modifiche fisiologiche durante la gravidanza possono influire sui livelli di lamotrigina e/o sul suo effetto terapeutico. Vi sono stati casi di diminuzione dei livelli plasmatici di lamotrigina durante la gravidanza, con un potenziale rischio di perdita del controllo delle crisi convulsive. Dopo la nascita i livelli di lamotrigina possono aumentare rapidamente, con il rischio di eventi avversi dose–correlati. Pertanto le concentrazioni sieriche di lamotrigina devono essere monitorate prima, durante e dopo la gravidanza, e immediatamente dopo la nascita. Se necessario, la dose deve essere adattata per mantenere le concentrazioni sieriche di lamotrigina agli stessi livelli di prima della gravidanza, o adattata in base alla risposta clinica. Inoltre, dopo la nascita, si deve monitorare la comparsa di effetti indesiderati dose–correlati. Allattamento È stato segnalato che lamotrigina passa nel latte materno in concentrazioni altamente variabili, dando luogo a livelli totali di lamotrigina nel bambino fino a circa il 50% di quelli della madre. Pertanto, in alcuni bambini che vengono allattati al seno, le concentrazioni sieriche di lamotrigina possono raggiungere livelli ai quali si manifestano effetti farmacologici. In un gruppo limitato di bambini esposti, non sono stati osservati effetti avversi. I potenziali benefici dell’allattamento al seno devono essere valutati in confronto al potenziale rischio di effetti avversi nel bambino. Se una donna decide di allattare al seno mentre è in terapia con lamotrigina, il bambino deve essere monitorato per la comparsa di effetti avversi. Fertilità Gli studi nell’animale non hanno rilevato compromissione della fertilità causata da lamotrigina (vedere paragrafo 5.3).
Conservazione
Questo medicinale non richiede particolari condizioni per la conservazione.