ATC: L02BB01 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: COMPRESSE |
Presenza Lattosio:
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FLUTAMIDE HEXAL è indicato quale monoterapia (con o senza orchiectomia) o in associazione con un agonista LHRH nel trattamento del carcinoma prostatico in stadio avanzato sia in pazienti non precedentemente sottoposti ad alcuna terapia specifica sia in quelli che non hanno risposto o che sono divenuti refrattari al trattamento normale.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
INTERAZIONE Non sono state segnalate interazioni tra flutamide e leuprorelina; comunque, in caso di terapia combinata di FLUTAMIDE HEXAL e un farmaco agonista LHRH, sono da tenere in considerazione i possibili effetti indesiderati di ognuno dei prodotti. In pazienti sottoposti a trattamento con anticoagulanti orali si sono osservati incrementi del tempo di protrombina quando viene iniziata la terapia con FLUTAMIDE HEXAL. Perciò è raccomandato uno stretto monitoraggio del tempo di protrombina e può essere necessario un aggiustamento della dose dell’anticoagulante quando FLUTAMIDE HEXAL viene somministrata concomitantemente agli anticoagulanti orali. Sono stati riportati casi di aumento della concentrazione plasmatica di teofillina. La somministrazione concomitante di altri farmaci potenzialmente epatotossici deve essere consentita solo dopo attenta valutazione dei benefici e dei rischi. Poiché il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT, deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di FLUTAMIDE HEXAL con medicinali noti per prolungare l’intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4). Data la nota tossicità epatica e renale del prodotto, un consumo eccessivo di bevande alcoliche va evitato.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni compressa contiene: Principio attivo: flutamide mg 250. Eccipiente con effetti noti: Lattosio monoidrato Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1
Controindicazioni
FLUTAMIDE HEXAL è controindicato nei pazienti con ipersensibilità accertata o presunta al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia La dose consigliata, salvo diversa prescrizione medica, in monoterapia o in associazione con un agonista LHRH, è di 1 compressa da 250 mg 3 volte al giorno. Modo di somministrazione In associazione con un agonista LHRH, i due farmaci possono essere somministrati contemporaneamente oppure FLUTAMIDE HEXAL può essere somministrato 24 ore prima dell’inizio della terapia con l’agonista LHRH.
Avvertenze e precauzioni
Insufficienza epatica – In caso di compromessa funzionalità epatica, il trattamento a lungo termine con flutamide deve essere somministrato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Test di funzionalità epatica devono essere eseguiti prima di inziare il trattamento. La terapia con flutamide non deve essere iniziata in pazienti con livelli di transaminasi sierica superiori di 2–3 volte i valori normali. Essendo stati riportati casi di anormalità dei valori di transaminasi, ittero colestatico, necrosi epatica, ed encefalopatia epatica associati all’uso di flutamide, deve essere considerata l’esecuzione periodica dei test di funzionalità epatica. Tali patologie epatiche sono risultate usualmente reversibili dopo interruzione della terapia; tuttavia, ci sono state segnalazioni di morte conseguenti a grave insufficienza epatica associate all’uso di flutamide. Un appropriato controllo dei valori di laboratorio relativi alla funzionalità epatica deve essere eseguito mensilmente per ogni paziente nei primi 4 mesi, e poi periodicamente o alla comparsa dei primi segni/sintomi di disfunzione epatica (ad esempio prurito, urine scure, anoressia persistente, ittero, dolorabilità del quadrante superiore destro o sintomi "simil–influenzali" inspiegabili). La terapia con FLUTAMIDE HEXAL deve essere interrotta se il paziente presenta evidenza di laboratorio di insufficienza epatica o di ittero, in assenza di metastasi epatiche confermate biopticamente, o se i livelli di transaminasi sierica superano di 2–3 volte i valori normali, anche in pazienti asintomatici. Le segnalazioni di alterata funzionalità epatica riguardano l’aumento delle transaminasi sieriche (AST e ALT) e della bilirubina. L’uso di flutamide è indicato solo nei pazienti di sesso maschile. Durante il trattamento, vanno utilizzati adeguati metodi contraccettivi. Flutamide deve essere utilizzata con cautela in pazienti con disturbi della funzionalità renale. Flutamide può elevare i livelli plasmatici di testosterone e di estradiolo, e provocare ritenzione idrica. Nei casi più severi, ciò può portare ad un aumento di rischio di angina e insufficienza cardiaca. Pertanto, flutamide deve essere usata con cautela in pazienti con disturbi cardiovascolari. Flutamide può aggravare gli edemi o i gonfiori cavigliari in pazienti soggetti a tali disturbi. Un aumentato livello plasmatico di estradiolo può predisporre a eventi tromboembolitici. Nei pazienti che vengono trattati a lungo termine e che non sono stati sottoposti a castrazione medica o chirurgica, deve essere controllata periodicamente la conta spermatica. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale. Raramente sono stati segnalati incrementi nei valori della gamma–glutamil transferasi e della creatinina. La flutamide non ha dimostrato potenziale mutageno nel test di Ames, nel DNA repair test, nello studio "in vivo" dello scambio tra cromatidi o nello studio del dominante letale nei ratti. Nei ratti trattati con flutamide a lungo termine è stato osservato adenoma delle cellule interstiziali testicolari. Nell’uomo tale osservazione rimane sconosciuta. Aumenti del tempo di Quick sono stati osservati nei pazienti sottoposti a trattamento con warfarin e flutamide. E’ consigliabile un monitoraggio del tempo di protrombina ed un aggiustamento della dose dell’anticoagulante qualora necessario. Nel corso della terapia combinata FLUTAMIDE HEXAL compresse – LHRH agonista si deve tenere conto dei possibili effetti collaterali di ciascun prodotto. Il paziente non deve interrompere o alterare lo schema posologico senza consultare il medico. E’ opportuno che eventuali terapie concomitanti siano effettuate sotto diretto controllo medico. La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT. Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con FLUTAMIDE HEXAL i medici devono valutare il rapporto rischio–beneficio inclusa la possibilità di Torsioni di punta. Avviso per i diabetici: Una compressa contiene 0,03 carboidrati unità di scambio.
Interazioni
INTERAZIONE Non sono state segnalate interazioni tra flutamide e leuprorelina; comunque, in caso di terapia combinata di FLUTAMIDE HEXAL e un farmaco agonista LHRH, sono da tenere in considerazione i possibili effetti indesiderati di ognuno dei prodotti. In pazienti sottoposti a trattamento con anticoagulanti orali si sono osservati incrementi del tempo di protrombina quando viene iniziata la terapia con FLUTAMIDE HEXAL. Perciò è raccomandato uno stretto monitoraggio del tempo di protrombina e può essere necessario un aggiustamento della dose dell’anticoagulante quando FLUTAMIDE HEXAL viene somministrata concomitantemente agli anticoagulanti orali. Sono stati riportati casi di aumento della concentrazione plasmatica di teofillina. La somministrazione concomitante di altri farmaci potenzialmente epatotossici deve essere consentita solo dopo attenta valutazione dei benefici e dei rischi. Poiché il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT, deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di FLUTAMIDE HEXAL con medicinali noti per prolungare l’intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc (vedere paragrafo 4.4). Data la nota tossicità epatica e renale del prodotto, un consumo eccessivo di bevande alcoliche va evitato.
Effetti indesiderati
Monoterapia Le reazioni avverse a FLUTAMIDE HEXAL segnalate più frequentemente sono ginecomastia e/o dolorabilità mammaria, talora accompagnate da galattorrea. Tali reazioni solitamente scompaiono in seguito all’interruzione del trattamento o alla riduzione del dosaggio. FLUTAMIDE HEXAL presenta scarsa attività sul sistema cardiovascolare, e comunque una attività significativamente minore rispetto a quella osservata con dietilstilbestrolo. Reazioni comuni sono: diarrea, nausea, vomito, aumento dell’appetito, insonnia, stanchezza, alterazioni transitorie della funzionalità epatica ed epatite. Reazioni rare sono: riduzione della libido, anoressia, dolore epigastrico, bruciore gastrico, stipsi, disturbi gastrointestinali non specifici, vampate di calore, costipazione, edema, ecchimosi, herpes zoster, prurito, sindrome simil–lupoide, cefalea, capogiri, debolezza, malessere, visione confusa, sete, dolore toracico, ansia, depressione, linfoedema, riduzione della conta spermatica. Altri effetti segnalati dopo la commercializzazione del prodotto sono: anemia emolitica, anemia macrocitica, metaemoglobinemia, reazioni da fotosensibilizzazione, quali eritema, ulcerazioni, eruzioni bollose e necrolisi epidermica, modifiche nel colore delle urine a ambra o giallo–verde, che possono essere attribuite a flutamide e/o suoi metaboliti. Si sono osservate inoltre ittero colestatico, necrosi epatica ed encefalopatia epatica, prolungamento dell’intervallo QT (frequenza non nota, vedere paragrafi 4.4 e 4.5). I danni a livello epatico sono generalmente reversibili interrompendo il trattamento con flutamide; tuttavia, ci sono state segnalazioni di casi di morte a seguito di grave insufficienza epatica associata con l’uso di flutamide. I valori alterati dei test di laboratorio comprendevano modifiche nella funzionalità epatica, azoto ureico ematico (BUN) elevato e raramente valori aumentati di creatinina sierica. Terapia in associazione (con LHRH–agonisti) Gli effetti indesiderati segnalati con maggior frequenza nel corso della terapia di associazione di FLUTAMIDE HEXAL con agonisti LHRH sono: vampate di calore, diminuzione della libido, impotenza, diarrea, nausea e vomito. Con l’eccezione della diarrea, questi effetti collaterali si presentano notoriamente in corso di trattamento con agonisti LHRH in monoterapia, ad una frequenza confrontabile. L’alta incidenza di ginecomastia osservata a seguito di trattamento con FLUTAMIDE HEXAL in monoterapia veniva ridotta in modo marcato con la terapia in associazione. Nel corso degli studi clinici non è stata rilevata alcuna differenza significativa nell’incidenza di ginecomastia tra i gruppi in trattamento con placebo e quelli in trattamento con flutamide e agonista LHRH. Raramente il paziente può manifestare: anemia, leucopenia, disturbi gastroenterici aspecifici, anoressia, segni di irritazione cutanea al sito di iniezione, edema, sintomi neuromuscolari, ittero, sintomi genito–urinari, ipertensione, depressione, sonnolenza, confusione, ansia, irritabilità, trombocitopenia. Molto raramente si sono osservati sintomi polmonari (es. dispnea), malattia polmonare interstiziale, e fotosensibilizzazione. La seguente convenzione è stata utilizzata per la classificazione della frequenza: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100 to <1/10), Non comune (≥1/1.000 to <1/100), Raro (≥1/10.000 to <1/1.000), Molto raro (<1/10.000), e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classe Sistematica/Organo | Monoterapia | Terapia di associazione con LHRH–agonisti |
Esami diagnostici | ||
Comune | Insufficienza epatica transitoria | |
Raro | azoto ureico ematico (BUN) elevato, valori elevati di creatinina sierica | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | ||
Raro | Linfedema | Anemia, leucopenia, trombocitopenia |
Molto raro | Anemia emolitica, anemia macrocitica, metemoglobinemia, solfoemoglobinemia | |
Patologie del sistema nervoso | ||
Raro | Capogiri, cefalea | Torpore, confusione, nervosismo, |
Patologie dell’occhio | ||
Raro | Visione offuscata | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | ||
Molto raro | Sintomi a livello polmonare (ed es. Dispnea), malattia polmonare interstiziale | |
Patologie gastrointestinali | ||
Molto comune | Diarrea, nausea, vomito | |
Comune | Diarrea, nausea, vomito | |
Raro | Disturbi gastrointestinali non specifici, dolore epigastrico, costipazione | Disturbi gastrointestinali non specific |
Patologie renali and urinarie | ||
Raro | Sintomi genitourinari | |
Molto raro | Modifiche del colore delle urine ad ambra o giallo–verde | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | ||
Raro | Prurito, ecchimosi | Rash |
Molto raro | Reazioni di fotosensibilità | Reazioni di fotosensibilità, eritema, ulcerazioni, necrolisi epidermica |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | ||
raro | Sintomi neuromuscolari | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | ||
Comune | Aumento dell’appetito | |
Raro | Anoressia | Anoressia |
Molto raro | Iperglicemia, peggioramento del diabete mellito | |
Infezioni e infestazioni | ||
Raro | Herpes zoster | |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | ||
Molto raro | Neoplasia del seno nell’uomo* | |
Patologie vascolari | ||
Molto comune | Vampate di calore | |
Raro | Vampate di calore | Ipertensione |
Non noto | Tromboembolia | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di Somministrazione | ||
Comune | stanchezza | |
Raro | Edema, debolezza, malessere, sete, dolore toracico | Edema, irritazione cutanea al sito di iniezione |
Disturbi del sistema immunitario | ||
raro | Sindrome simil–lupoide | |
Patologie epatobiliari | ||
Comune | Epatite | |
Non comune | Hepatitis | |
Raro | Disfunzione epatica, ittero | |
Molto raro | Ittero colestatico, encefalopatia epatica, necrosi cellulare epatica, epatotossicità con esito fatale | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | ||
Molto comune | Ginecomastia e/o dolorabilità mammaria, galattorrea | Diminuzione della libido, impotenza. |
Non comune | Ginecomastia | |
Raro | Diminuzione della libido, riduzione della conta spermatica | |
Disturbi psichiatrici | ||
Comune | Insonnia | |
Raro | Ansia, depressione | Depressione, ansia |
Patologie cardiache | ||
Non nota: | Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) |
Gravidanza e allattamento
L’uso di FLUTAMIDE HEXAL è indicato solo nei pazienti di sesso maschile. Durante il trattamento, vanno utilizzati adeguati metodi contraccettivi. FLUTAMIDE HEXAL può causare danni fetali nel caso di somministrazione a donne in gravidanza. In studi condotti su animali, gli effetti tossici sulla capacità riproduttiva sono stati correlati all’attività antiandrogena di questo farmaco. Si è verificata una diminuzone della sopravvivenza alle 24 ore nella progenie di ratti trattati durante gravidanza con flutamide a dosi giornaliere di 30, 100, o 200 mg/kg (rispettivamente circa 3, 9, e 19 volte la dose prevista nell’uomo). Nel feto dei ratti trattati con i due dosaggi più alti è stato osservato un lieve aumento di variazioni minori nello sviluppo dei segmenti sternali e delle vertebre. Ai due dosaggi più alti si è verificata anche la femminilizzazione dei maschi. Nella prole di conigli a cui è stata somministrata la dose più alta (15 mg/kg al giorno, equivalente a 1,4 volte la dose prevista nell’uomo), è stata osservata una diminuzione della frequenza di sopravvivenza. Nessuno studio è stato condotto in donne in gravidanza o in allattamento. Perciò, si deve considerare la possibilità che FLUTAMIDE HEXAL possa causare danni fetali nel caso di somministrazione a donne in gravidanza, o che possa essere presente nel latte materno durante l’allattamento.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.