ATC: C01EB10 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: SOLUZIONE PER INFUSIONE |
Presenza Lattosio:
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Tachicardia parossistica giunzionale AV, che è sintomatica e richiede un trattamento. L'utilizzo di Adenosina Accord deve essere limitato ai pazienti con tachicardia da rientro atrioventricolare e tachicardia del nodo AV in cui le manovre vagali non hanno prodotto l'effetto desiderato e laddove altre sostanze anti-aritmiche (ad es. verapamil) sono controindicate. Popolazione pediatrica Rapida conversione da tachicardia parossistica sopraventricolare al normale ritmo sinusale nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 18 anni. Nota: Adenosina ha dimostrato di essere inefficace nei pazienti con tachicardia atriale o ventricolare o con tachicardia attribuibile a fibrillazione atriale o flutter atriale.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Il dipiridamolo inibisce l’uptake intracellulare e il metabolismo dell’adenosina e potenzia l'azione dell’adenosina. In uno studio il dipiridamolo ha incrementato di 4 volte gli effetti dell'adenosina. È stata segnalata asistolia a seguito di somministrazione concomitante. Si suggerisce pertanto che l'iniezione di adenosina non sia somministrata a pazienti trattati con dipiridamolo; se l’iniezione di adenosina è indispensabile, il dipiridamolo deve essere interrotto 24 ore prima della somministrazione o la dose di adenosina deve essere fortemente ridotta (vedere paragrafo 4.4). Evitare l’uso di aminofillina, teofillina e delle altre xantine, nelle 24 ore che precedono la somministrazione di adenosina, poiché queste sono antagonisti competitivi dell'adenosina. Evitare cibi e bevande che contengono xantine (tè, caffè, cioccolato e bevande a base di cola) per almeno 12 ore prima della somministrazione dell’iniezione di adenosina. L’adenosina può interagire con altri farmaci che inibiscono la conduzione cardiaca (ad es. betabloccanti, digitale, verapamil) o la accelerano (ad es. beta-simpaticomimetici).
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni ml di soluzione iniettabile contiene 3 mg di adenosina. Ogni flaconcino da 2 ml contiene 6 mg di adenosina. Eccipiente con effetto noto: ogni ml di soluzione contiene 3,54 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
L’iniezione di adenosina è controindicata in pazienti che presentano: • Nota ipersensibilità all’adenosina o ad uno qualsiasi degli eccipienti • Sindrome del seno malato, blocco atrio-ventricolare (AV) di secondo o terzo grado (ad eccezione dei pazienti con pacemaker artificiale funzionante) • Malattia polmonare cronica ostruttiva con evidenza di broncospasmo (es. asma bronchiale) • Sindrome del QT lungo • Grave ipotensione • Insufficienza cardiaca non compensata
Posologia
L’iniezione di adenosina è riservata solo all’uso ospedaliero dove siano disponibili attrezzature per il monitoraggio e per la rianimazione cardiorespiratoria per un uso immediato. Modo di somministrazione Deve essere somministrato come bolo EV rapido secondo il dosaggio crescente riportato sotto. Per essere certi che la soluzione raggiunga la circolazione sistemica somministrare direttamente in vena o in una linea EV. Se somministrato attraverso una linea EV deve essere iniettato quanto più prossimale possibile e seguito da un flusso di soluzione salina rapida. Se somministrata attraverso una vena periferica, si deve usare una cannula ad ampio calibro. L’iniezione di adenosina deve essere utilizzato solo in presenza di strutture per il monitoraggio cardiaco. Ai pazienti che sviluppano un blocco AV importante ad una determinata dose, non devono essere somministrati ulteriori incrementi del dosaggio.Posologia Adulti: Dose iniziale: 3 mg somministrati come bolo endovenoso rapido (in 2 secondi) Seconda dose: Se la prima somministrazione non sopprime la tachicardia sopraventricolare entro 1 o 2 minuti, deve essere effettuata un'ulteriore somministrazione di 6 mg in bolo endovenoso rapido Terza dose: Se la seconda somministrazione non sopprime la tachicardia sopraventricolare entro 1 o 2 minuti, devono essere somministrati anche 12 mg in bolo endovenoso rapido. Dosi addizionali o più elevate non sono raccomandate. Popolazione pediatrica Durante la somministrazione di adenosina ci deve essere la disponibilità di un’equipe di rianimazione cardiorespiratoria per un pronto intervento se necessario. L’adenosina deve essere utilizzata con monitoraggio e registrazione dell'ECG continui durante la somministrazione. La dose raccomandata per il trattamento della tachicardia parossistica sopraventricolare nella popolazione pediatrica è: • primo bolo di 0,1 mg/kg di peso corporeo (dose massima di 6 mg) • incrementi di 0,1 mg/kg di peso corporeo a seconda della necessità di ottenere la cessazione della tachicardia sopraventricolare (dose massima di 12 mg). Anziani: Vedere le raccomandazioni posologiche per gli adulti.
Avvertenze e precauzioni
Avvertenze speciali: La somministrazione deve essere effettuata in ospedali sotto stretto monitoraggio elettrocardiografico e con strumentazione di rianimazione cardiorespiratoria disponibile per l’utilizzo immediato in caso di necessità poichè esiste la possibilità che si instaurino aritmie cardiache transitorie durante la conversione delle tachicardie sopraventricolari a ritmo sinusale normale. Durante la somministrazione è necessario un controllo elettrocardiografico continuo poiché potrebbe insorgere aritmia con pericolo di vita (vedere paragrafo 4.2). Poiché l’iniezione di adenosina può causare ipotensione rilevante, deve essere usato con precauzione nei pazienti con stenosi della coronaria sinistra principale, ipovolemia non corretta, stenosi valvolare, shunt sinistrodestro, pericardite o versamento pericardico, disfunzione autonomica o stenosi carotidea con insufficienza cerebrovascolare. L’adenosina deve essere usata con cautela nei pazienti con infarto del miocardio recente o insufficienza cardiaca grave, o nei pazienti con difetti di conduzione minore (blocco AV di primo grado, blocco di branca) che possono peggiorare in modo transitorio durante l’infusione. L’adenosina deve essere usata con cautela nei pazienti con fibrillazione o flutter atriale e specialmente in quelli con conduzione anomala attraverso vie accessorie poichè particolarmente in quest’ultimo caso si può manifestare un aumento della conduzione attraverso tali vie. Sono stati riportati casi rari di bradicardia grave. Alcuni casi si sono verificati in pazienti sottoposti di recente a trapianto cardiaco; in altri casi era presente una malattia seno-atriale occulta. La presenza di bradicardia grave deve essere considerata come segno di una sottostante patologia di base e può favorire l’insorgenza di aritmia da torsione di punta, specialmente in pazienti con intervallo QT prolungato. Nei pazienti sottoposti di recente (meno di 1 anno) a trapianto cardiaco, si è osservato un aumento di sensibilità del cuore nei confronti dell’adenosina. Il dipiridamolo quale noto inibitore della captazione di adenosina può potenziare l'azione dell’adenosina. Pertanto si suggerisce di non somministrare adenosina a pazienti che prendono dipiridamolo; se l'uso di adenosina è indispensabile si deve interrompere 24 ore prima la somministrazione di dipiridamolo oppure la dose di adenosina deve essere notevolmente ridotta (vedere paragrafo 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione). Precauzioni: L’instaurarsi di angina, bradicardia severa, ipotensione severa, insufficienza respiratoria (potenzialmente fatale), o arresto cardiaco/asistolia (potenzialmente fatale), deve portare all’interruzione immediata della terapia. L’adenosina deve essere usata con cautela anche se c’è una storia di angina instabile o di apnee durante il sonno. Nei pazienti che sviluppano blocco AV di grado più grave sotto trattamento con adenosina, la dose non deve essere aumentata (vedere paragrafo 4.2). L’adenosina può provocare convulsioni nei soggetti predisposti a convulsioni. Nei pazienti con storia di convulsioni / crisi epilettiche, la somministrazione di adenosina deve essere attentamente monitorata. A causa del possibile rischio di torsioni di punta, l’adenosina deve essere usata con cautela nei pazienti con intervallo QT prolungato, se questo è indotto da farmaco o di origine metabolica. L’iniezione di adenosina è controindicata nei pazienti con sindrome da QT lungo (vedere paragrafo 4.3). L’adenosina può far precipitare o peggiorare il broncospasmo (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). L’adenosina contiene 9 mg di cloruro di sodio per ml (corrispondenti a 3,54 mg di sodio per ml). Si deve tenere conto di ciò per i pazienti a regime dietetico iposodico. Popolazione pediatrica Adenosina può scatenare aritmie atriali e, quindi, può portare ad un'accelerazione ventricolare nei bambini con sindrome di Wolff-Parkinson-White (WPW). Vedere anche paragrafo 5.1. Non è stata stabilita l'efficacia della somministrazione intraossea. Pazienti con patologie renali e/o epatiche Dal momento che l'adenosina esogena non è metabolizzata né dai i reni né dal fegato, l'efficacia e la tollerabilità di adenosina non vengono influenzate da compromissione epatica o danno renale.
Interazioni
Il dipiridamolo inibisce l’uptake intracellulare e il metabolismo dell’adenosina e potenzia l'azione dell’adenosina. In uno studio il dipiridamolo ha incrementato di 4 volte gli effetti dell'adenosina. È stata segnalata asistolia a seguito di somministrazione concomitante. Si suggerisce pertanto che l'iniezione di adenosina non sia somministrata a pazienti trattati con dipiridamolo; se l’iniezione di adenosina è indispensabile, il dipiridamolo deve essere interrotto 24 ore prima della somministrazione o la dose di adenosina deve essere fortemente ridotta (vedere paragrafo 4.4). Evitare l’uso di aminofillina, teofillina e delle altre xantine, nelle 24 ore che precedono la somministrazione di adenosina, poiché queste sono antagonisti competitivi dell'adenosina. Evitare cibi e bevande che contengono xantine (tè, caffè, cioccolato e bevande a base di cola) per almeno 12 ore prima della somministrazione dell’iniezione di adenosina. L’adenosina può interagire con altri farmaci che inibiscono la conduzione cardiaca (ad es. betabloccanti, digitale, verapamil) o la accelerano (ad es. beta-simpaticomimetici).
Effetti indesiderati
Gli eventi avversi sono classificati secondo la frequenza: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Questi effetti indesiderati in genere sono lievi, di breve durata (di solito meno di 1 minuto) e ben tollerati dal paziente. Tuttavia possono verificarsi reazioni gravi. Le metilxantine, come aminofillina o teofillina EV sono state utilizzate per arrestare gli effetti indesiderati persistenti (50-125 mg attraverso iniezione endovenosa lenta).
Frequenza | Applicabile ad adenosina 6 mg/2 ml |
Patologie cardiache | |
Molto commune | • Bradicardia |
• Asistolia (di solito transitoria e auto-limitante) | |
• Pausa sinusale, battiti mancanti | |
• Extrasistoli atriali | |
• Blocco atrio-ventricolare | |
• Disturbi dell’eccitabilità ventricolare come extrasistoli ventricolari, tachicardia ventricolare non sostenuta | |
Non commune | • Tachicardia sinusale |
• Palpitazioni | |
• Ipotensione | |
Molto raro | • Fibrillazione atriale |
• Grave bradicardia non corretta da atropina e che può richiedere una temporanea stimolazione | |
• Disturbi dell’eccitabilità ventricolare incluse la fibrillazione ventricolare e torsione di punta (vedere paragrafo 4.4) | |
Non nota | • Ipotensione a volte severa |
• Asistolia/arresto cardiaco, a volte fatale specialmente in pazienti con sottostante patologia cardiaca ischemica/patologie cardiache (vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie del sistema immunitario | |
Non nota | Reazioni anafilattiche (incluso angioedema e reazioni cutanee come orticaria o eruzione cutanea). |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune | • Cefalea |
• Capogiri, stordimento | |
Non comune | • Pressione alla testa |
Molto raro | • Aggravamento dell’ipertensione intracranica transitorio e reversibile in modo spontaneo e rapido |
Non nota | • Perdita di coscienza/sincope |
• Convulsioni, specialmente in pazienti predisposti (vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie dell’occhio | |
Non comune | • Visione offuscata |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Molto comune | • Dispnea (o urgenza di inspirare profondamente) |
Non comune | • Iperventilazione |
Molto raro | • Broncospasmo (vedere paragrafo 4.4) |
Non nota | • Insufficienza respiratoria (vedere paragrafo 4.4) |
• Apnea/arresto respiratorio | |
Sono stati riportati casi con esito fatale di insufficienza respiratoria, broncospasmo, apnea e arresto respiratorio. | |
Patologie gastrointestinali | |
Comune | • Nausea |
Non comune | • Sapore metallico |
Non nota | • Vomito |
Patologie vascolari | |
Molto comune | • Rossore |
Non nota | • Ipotensione, a volte grave, ictus/attacco ischemico transitorio, successive agli effetti emodinamici dell’adenosina, inclusa l’ipotensione (vedere paragrafo 4.4). |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Molto comune | • Senso di pressione toracica/dolore toracico, sensazione di costrizione/oppressione toracica |
Comune | • Sensazione di bruciore |
Non comune | • Sudorazione |
• Sensazione di malessere generale, debolezza, dolore | |
Molto raro | • Reazioni al sito di iniezione |
Disturbi psichiatrici | |
Comune | • Apprensione |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Dati relativi all’uso di adenosina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva. L’uso di adenosina durante la gravidanza non è raccomandato, eccetto il caso in cui il medico consideri i benefici superiori ai rischi potenziali. Allattamento Non è noto se i metaboliti dell’adenosina siano escreti nel latte materno. L’iniezione di adenosina non deve essere usata durante l’allattamento.
Conservazione
Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione. Non refrigerare.