EMTRICITABINA TEN DR R30CPR
Principio attivo: EMTRICITABINA TENOFOVIR DISOPROXIL
prezzo indicativo
ATC: J05AR03 | Descrizione tipo ricetta: RNRL - LIMITATIVA NON RIPETIB. |
Presenza Glutine:
|
Classe 1: H | Forma farmaceutica: COMPRESSE RIVESTITE |
Presenza Lattosio:
|
Trattamento dell’infezione da HIV-1: Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s è indicato nella terapia antiretrovirale di associazione per il trattamento di pazienti affetti da HIV-1 (vedere paragrafo 5.1). Profilassi pre-esposizione (PrEP): Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s è indicato, in associazione con pratiche sessuali sicure, per la profilassi pre-esposizione al fine di ridurre il rischio di infezione da HIV-1 acquisita per via sessuale in adulti ad alto rischio (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Poiché emtricitabina e tenofovir disoproxil contiene emtricitabina e tenofovir disoproxil, qualsiasi interazione che sia stata osservata con questi principi attivi può anche verificarsi con emtricitabina e tenofovir disoproxil. Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti. La farmacocinetica dello steady state di emtricitabina e di tenofovir non è stata modificata dalla somministrazione contemporanea rispetto ai singoli farmaci dosati singolarmente. Studi in vitro e di farmacocinetica clinica hanno dimostrato che il potenziale d’interazioni mediate da CYP450 fra emtricitabina e tenofovir disoproxil ed altri medicinali è basso. Terapie concomitanti non raccomandate Emtricitabina e tenofovir disoproxil non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali contenenti emtricitabina, tenofovir disoproxil, tenofovir alafenamide o altri analoghi della citidina, come lamivudina (vedere paragrafo 4.4). Emtricitabina e tenofovir disoproxil non deve essere somministrato in concomitanza con adefovir dipivoxil. Didanosina: La co-somministrazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil e didanosina non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4 e Tabella 2). Medicinali eliminati per via renale: Dal momento che emtricitabina e tenofovir vengono principalmente eliminati dai reni, la co-somministrazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil con medicinali che riducono la funzionalità renale o competono per la secrezione tubulare attiva (es. cidofovir) può incrementare le concentrazioni sieriche di emtricitabina, tenofovir e/o di altri medicinali co-somministrati. L’uso di emtricitabina e tenofovir disoproxil deve essere evitato con l’uso concomitante o recente di medicinali nefrotossici. Alcuni esempi includono, ma non si limitano a: aminoglicosidi, amfotericina B, foscarnet, ganciclovir, pentamidina, vancomicina, cidofovir o interleukina-2 (vedere paragrafo 4.4). Altre interazioni Le interazioni tra emtricitabina e tenofovir disoproxil o il suo singolo componente/i suoi singoli componenti e altri medicinali sono riportate nella seguente Tabella 2 (l’aumento è indicato come "↑", la diminuzione come "↓",nessuna variazione come "↔", due volte al giorno come "b.i.d.", una volta al giorno come "q.d."). Quando disponibili, gli intervalli di confidenza 90% sono riportati tra parentesi. Tabella 2: Interazioni tra emtricitabina e tenofovir disoproxil e altri medicinali
Medicinali per area terapeutica | Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin con un intervallo di confidenza del 90% se disponibile (meccanismo) | Raccomandazione relative alla somministrazione congiunta (emtricitabina 200 mg, tenofovir disoproxil 245 mg) | |
ANTI-INFETTIVI | |||
Antiretrovirali | |||
Inibitori delle proteasi | |||
Atazanavir/Ritonavir/Tenofovir disoproxil (300 mg q.d./100 mg q.d./245mg q.d.) | Atazanavir: | Non è raccomandato l’aggiustamento della dose. L’aumento dell’esposizione a tenofovir può potenziare gli eventi avversi associati a tenofovir, incluse patologie renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↓ 25% (↓ 42 to ↓ 3) | |||
Cm ax: ↓ 28% (↓ 50 to ↑ 5) | |||
Cm in: ↓ 26% (↓ 46 to ↑ 10) | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑37% | |||
Cm ax: ↑ 34% | |||
Cm in: ↑ 29% | |||
Atazanavir/Ritonavir/Emtricitabina | Interazione non studiata. | ||
Darunavir/Ritonavir/Tenofovir disoproxil (300 mg q.d./100 mg q.d. /245 mg q.d.) | Darunavir: | Non è raccomandato l’aggiustamento della dose. L’aumento dell’esposizione a tenofovir può potenziare gli eventi avversi associati a tenofovir, incluse patologie renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↔ | |||
Cm in: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 22% | |||
Cm in: ↑ 37% | |||
Darunavir/Ritonavir/Emtricitabina | Interazione non studiata. | ||
Lopinavir/Ritonavir/Tenofovir disoproxil (400 mg b.i.d./100 mg b.i.d/245 mg q.d.) | Lopinavir/Ritonavir: | Non è raccomandato l’aggiustamento della dose. L’aumento dell’esposizione a tenofovir può potenziare gli eventi avversi associati a tenofovir, incluse patologie renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↔ | |||
Cm ax: ↔ | |||
Cm in: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 32% (↑ 25 to ↑ 38) | |||
Cm ax: ↔ | |||
Cm in: ↑ 51% (↑ 37 to ↑ 66) | |||
Lopinavir/Ritonavir/Emtricitabina | Interazione non studiata. | ||
NRTI | |||
Didanosina/Tenofovir disoproxil | La co-somministrazione di tenofovir disoproxil e didanosina ha comportato un aumento pari a 40-60% dell’esposizione sistemica a didanosina che può aumentare il rischio di reazioni avverse correlate alla didanosina. Raramente sono state riportate pancreatite e acidosi lattica, talvolta fatali. La co-somministrazione di tenofovir disoproxil e didanosina alla dose giornaliera di 400 mg è stata associata ad un decremento significativo delle conta delle cellule CD4, possibilmente dovuto ad un’interazione intracellulare che incrementa i livelli di disanosina fosforilata (attiva). La riduzione a 250 mg della dose di didanosina co-somministrata con tenofovir disoproxil è stata associata ad un’alta percentuale di fallimenti virologici nell’ambito di molte combinazioni testate per il trattamento dell’infezione da HIV-1. | Non è raccomandata la somministrazione contemporanea di emtricitabina/tenofovir disoproxil e didanosina (vedere paragrafo 4.4). | |
Didanosina/Emtricitabina | Interazione non studiata. | ||
Lamivudina/Tenofovir disoproxil | Lamivudina: | Lamivudina e Emtricitabina /Tenofovir disoproxil non devono essere somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). | |
ΑUC:↓ 3% (↓8 to ↑ 15) | |||
Cmax: ↓ 24% (↓44 to ↓12) | |||
Cmin: NC | |||
Tenofovir: | |||
ΑUC:↓ 4% (↓15 to ↑8) | |||
Cmax: ↑102% (↓96 to ↑ 108) | |||
Cmin: NC | |||
Efavirenz/Tenofovir disoproxil | Efavirenz: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di efavirenz. | |
ΑUC:↓ 4% (↓7 to ↓ 1) | |||
Cmax: ↓ 4% (↓9 to ↑ 2) | |||
Cmin: NC | |||
Tenofovir: | |||
ΑUC:↓ 1% (↓8 to ↑6) | |||
Cmax: ↑7% (↓6 to ↑ 22) | |||
Cmin: NC | |||
ANTI-INFETTIVI | |||
Agenti antivirali del virus dell’epatite B virus (HBV) | |||
Adefovir dipivoxil/Tenofovir disoproxil | Adefovir dipivoxil: | Adefovir dipivoxil e Emtricitabina/Tenofovir disoproxil non devono essere somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). | |
ΑUC:↓ 11% (↓ 14 to ↓ 7) | |||
Cmax: ↓ 7% (↓ 13 to ↓0) | |||
Cmin: NC | |||
Tenofovir: | |||
ΑUC:↓ 2% (↓5 to ↑0) | |||
Cmax: ↓ 1% (↓ 7 to ↑ 6) | |||
Cmin: NC | |||
Agenti antivirali del virus dell’epatite C virus (HCV) | |||
Ledipasvir/Sofosbuvir (90 mg/400 mg q.d.) + Atazanavir/Ritonavir (300 mg q.d./100 mg q.d.) + Emtricitabina/Tenofovir disoproxil (200 mg/245 mg q.d.)¹ | Ledipasvir: | L’aumento delle concentrazioni plasmatiche di tenofovir derivanti dalla co-somministrazione di tenofovir disoproxil, ledipasvir/sofosbuvir e atazanavir/ritonavir possono aumentare le reazioni avverse legate a tenofovir disoproxil, incluse le patologie renali. Non è stata stabilita la sicurezza di tenofovir disoproxil quando viene utilizzato con ledipasvir/sofosbuvir e un potenziatore farmacocinetico (ad es. ritonavir o cobicistat). L’associazione deve essere usata con cautela con un monitoraggio renale frequente, se non sono disponibili altre alternative (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↑ 96% (↑ 74 to ↑ 121) | |||
Cmax: ↑ 68% (↑ 54 to ↑ 84) | |||
Cmin: ↑ 118% (↑ 91 to ↑ 150) | |||
Sofosbuvir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↑ 42% (↑ 34 to ↑ 49) | |||
Atazanavir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax ↔ | |||
Cmin: ↑ 63% (↑ 45 to ↑ 84) | |||
Ritonavir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↑ 45% (↑ 27 to ↑ 64) | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↑ 47% (↑ 37 to ↑ 58) | |||
Cmin: ↑ 47% (↑ 38 to ↑ 57) | |||
Ledipasvir/Sofosbuvir (90 mg/400 mg q.d.) + Darunavir/Ritonavir (800 mg q.d./100 mg q.d.) + Emtricitabina/Tenofovir disoproxil (200 mg/245 mg q.d.)¹ | Ledipasvir: | L’aumento delle concentrazioni plasmatiche di tenofovir derivanti dalla co-somministrazione di tenofovir disoproxil, ledipasvir/sofosbuvir e darunavir/ritonavir possono aumentare le reazioni avverse legate al tenofovir disoproxil, incluse le patologie renali. La sicurezza di tenofovir disoproxil quando viene utilizzato con ledipasvir/sofosbuvir e un potenziatore farmacocinetico (ad es. ritonavir o cobicistat). L’associazione deve essere usata con cautela con un monitoraggio renale frequente, se non sono disponibili altre alternative (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Sofosbuvir: | |||
AUC: ↓ 27% (↓ 35 to ↓ 18) | |||
Cmax: ↓ 37% (↓ 48 to ↓ 25) | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Darunavir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Ritonavir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↑ 48% (↑ 34 to ↑ 63) | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 50% (↑ 42 to ↑ 59) | |||
Cmax: ↑ 64% (↑ 54 to ↑ 74) | |||
Cmin: ↑ 59% (↑ 49 to ↑ 70) | |||
Ledipasvir/Sofosbuvir (90 mg/400 mg q.d.) + Efavirenz/Emtricitabina/Tenofovir disoproxil (600 mg/200 mg/245 mg q.d.) | Ledipasvir: | Non è raccomandato alcun aggiustamento della dose. L’aumentata esposizione a tenofovir può potenziare le reazioni avverse associate con tenofovir disoproxil, incluse le patologie renali. La funzione renale deve essere attentamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↓ 34% (↓ 41 to ↓ 25) | |||
Cmax: ↓ 34% (↓ 41 to ↑ 25) | |||
Cmin: ↓ 34% (↓ 43 to ↑ 24) | |||
Sofosbuvir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Efavirenz: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 98% (↑ 77 to ↑ 123) | |||
Cmax: ↑ 79% (↑ 56 to ↑ 104) | |||
Cmin: ↑ 163% (↑ 137 to ↑ 197) | |||
Ledipasvir/Sofosbuvir (90 mg/400 mg q.d.) + Emtricitabina/Rilpivirina/ Tenofovir disoproxil (200 mg/25 mg/245 mg q.d.) | Ledipasvir: | Non è raccomandato alcun aggiustamento della dose. L’aumentata esposizione a tenofovir può potenziare le reazioni avverse associate con tenofovir disoproxil, incluse le patologie renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Sofosbuvir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Rilpivirina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 40% (↑ 31 to ↑ 50) | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↑ 91% (↑ 74 to ↑ 110) | |||
Sofosbuvir (400 mg q.d.) + Efavirenz/Emtricitabina/Tenofovir disoproxil (600 mg/200 mg/245 mg q.d.) | Sofosbuvir: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. | |
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↓ 19% (↓ 40 to ↑ 10) | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↓ 23% (↓ 30 to ↑ 16) | |||
Efavirenz: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↑ 25% (↑ 8 to ↑ 45) | |||
Cmin: ↔ | |||
Ribavirina/Tenofovir disoproxil | Ribavirina: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di ribavirina. | |
AUC: ↑ 26% (↑ 20 to ↑ 32) | |||
Cmax: ↓ 5% (↓ 11 to ↑ 1) | |||
Cmin: NC | |||
Agenti antivirali dell’herpes virus | |||
Famciclovir/Emtricitabina | Famciclovir: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di famciclovir | |
AUC: ↓ 9% (↓ 16 to↓ 1) | |||
Cmax: ↓ 7% (↓ 22 to ↑ 11) | |||
Cmin: NC | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↓ 7% (↓ 13 to↓ 1) | |||
Cmax: ↓ 11% (↓ 20 to ↑ 1) | |||
Cmin: NC | |||
Antimicobatterici | |||
Rifampicina/Tenofovir disoproxil | Tenofovir: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose | |
AUC: ↓ 12% (↓ 16 to ↓ 8) | |||
Cmax: ↓ 16% (↓ 22 to ↓ 10) | |||
Cmin: ↓ 15% (↓ 12 to ↓ 9) | |||
CONTRACCETTIVI ORALI | |||
Norgestimato/Etinil estradiolo/Tenofovir disoproxil | Norgestimato: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose d norgestimato/etinil estradiolo | |
AUC: ↓ 4% (↓ 32 to ↑ 34) | |||
Cmax: ↓ 5% (↓ 27 to ↑ 24) | |||
Cmin: NC | |||
Etinil estradiolo: | |||
AUC: ↓ 4% (↓ 9 to ↑0) | |||
Cmax: ↓ 6% (↓ 13 to ↑0) | |||
Cmin: ↓ 2% (↓ 9 to ↓ 6) | |||
IMMUNOSOPPRESSORI | |||
Tacrolimus/Tenofovir disoproxil/Emtricitabina | Tacrolimus: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di tacrolimus. | |
AUC: ↑ 4% (↓ 3 to ↑ 11) | |||
Cmax: ↑3% (↓ 3 to ↑ 9) | |||
Cmin: NC | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↓5% (↓9 to ↓1) | |||
Cmax: ↓11% (↓ 17 to ↓ 5) | |||
Cmin: NC | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑6% (↓1 to ↑ 13) | |||
Cmax: ↑13% (↑1 to ↑27) | |||
Cmin: NC | |||
ANALGESICI NARCOTICI | |||
Metadone/Tenofovir disoproxil | Metadone: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di metadone | |
AUC: ↑5% (↓2 to ↑ 13) | |||
Cmax: ↑5% (↓ 3 to ↑ 14) | |||
Cmin: NC |
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di emtricitabina e300,6 mg di tenofovir disoproxil succinato equivalente a 245 mg di tenofovir disoproxil o 136 mg di tenofovir. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 96 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. L’uso di Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s per la profilassi pre-esposizione in soggetti con stato HIV-1 positivo o sconosciuto.
Posologia
Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s deve essere iniziato da un medico con esperienza nel campo della infezione da HIV. Posologia Trattamento o prevenzione dell’HIV in adulti: una compressa, una volta al giorno. Sono disponibili formulazioni separate di emtricitabina e tenofovir disoproxil per il trattamento dell’infezione da HIV-1 se si rende necessaria l’interruzione o la modifica della dose di uno dei componenti di Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s. Si rimanda al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di questi medicinali. Se viene dimenticata una dose di Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s entro 12 ore dall’ora abituale di assunzione, Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s deve essere assunto al più presto e deve essere proseguito lo schema di dosaggio abituale. Se viene dimenticata una dose di Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s per oltre 12 ore ed è quasi l’ora della dose successiva, non si deve assumere la dose dimenticata e si deve proseguire con lo schema di dosaggio abituale. Se si manifesta vomito entro 1 ora dall’assunzione di Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s, deve essere assunta un’altra compressa. Se si verifica vomito oltre 1 dopo l’assunzione di Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s, non deve essere assunta una seconda dose. Popolazioni speciali Anziani: Non è richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: Emtricitabina e tenofovir sono eliminati per escrezione renale e l’esposizione a emtricitabina e tenofovir aumenta in soggetti con disfunzione renale (vedere paragrafi 4.4 and 5.2). Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s deve essere utilizzato nei soggetti con clearance della creatinina (CrCl) <80 ml/min solo se i benefici potenziali si possono considerare superiori ai potenziali rischi. Vedere Tabella 1. Tabella 1: Posologia raccomandata per i soggetti con danno renale
Trattamento della infezione da HIV-1 | Profilassi pre-esposizione | |
Danno renale lieve (CrCl 50 80ml/mln) | Dati limitati ottenuti da studi clinici supportano la somministrazione di una dose unica giornaliera di emtricitabina e tenofovir disoproxil (vedere paragrafo 4.4). | Dati limitati ottenuti da studi clinici supportano la somministrazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil una volta al giorno in soggetti non infetti da HIV-1 con CrCl compresa tra 60 e 80 ml/min. Emtricitabina e tenofovir disoproxil non è raccomandata in soggetti non infetti da HIV-1 con CrCl < 60ml/min in quanto non è stato studiato in questa popolazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.2) |
Danno renale moderato (CrCl 30-49ml/min) | La somministrazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil ogni 48 ore è raccomandata sulla base dei modelli di farmacocinetica a dose singola con emtricitabina e tenofovir disoproxil in soggetti non infetti da HIV con diversi livelli di danno renale (vedere paragrafo 4.4). | L’uso di emtricitabina e tenofovir disoproxil non è raccomandato in questa popolazione. |
Danno renale grave (CrCl < 30 ml/min) e pazienti in emodialisi | Emtricitabina e tenofovir disoproxil non è raccomandato in quanto l’appropriata riduzione della dose non può essere ottenuta con le compresse dell’associazione. | L’uso di emtricitabina e tenofovir disoproxil non è raccomandato in questa popolazione. |
Avvertenze e precauzioni
Generali Trasmissione dell’ HIV: Anche se è stato dimostrato che un’efficace soppressione virale con terapia antiretrovirale riduce notevolmente il rischio di trasmissione sessuale, non po’ essere escluso un rischio residuo. Devono essere prese precauzioni per impedire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali. Pazienti che presentano ceppi di HIV-1 con mutazioni Emtricitabina e tenofovir disoproxil deve essere evitato in pazienti con esperienze di trattamento antiretrovirale che presentano ceppi HIV-1 con la mutazione K65R (vedere paragrafo 5.1). Strategia generale di prevenzione dell’infezione da HIV-1 Emtricitabina e tenofovir disoproxil non è sempre efficace nella prevenzione dell’acquisizione dell’HIV-1. Il tempo all’esordio della protezione dopo l’inizio della terapia con emtricitabina e tenofovir disoproxil non è noto. Emtricitabina e tenofovir disoproxil deve essere usato per la profilassi pre-esposizione solo nel quadro di una terapia generale di prevenzione dell’infezione da HIV-1 che includa l’uso di altre misure preventive dell’HIV-1 (ad es. uso costante e corretto dei profilattici, conoscenza dello stato HIV-1, analisi regolare di altre infezioni sessualmente trasmesse). Rischio di resistenza in caso di infezione da HIV-1 non rilevata: Emtricitabina e tenofovir disoproxil deve essere usato solo per ridurre il rischio di acquisizione dell’HIV-1 in soggetti per cui è stata confermata la negatività all’HIV (vedere paragrafo 4.3). Durante assunzione di Emtricitabina e tenofovir disoproxil per la profilassi pre-esposizione, la negatività dei soggetti all’HIV-negative deve essere riconfermata a intervalli frequenti (ad es. almeno ogni 3 mesi) usando un testo combinato antigene/anticorpo. Emtricitabina e tenofivir disoproxil da solo non costituisce un regime completo per il trattamento dell’HIV-1 e, in soggetti con infezione da HIV-1 non rilevata che stanno assumendo solo emtricitabina e tenofovir disoproxil, sono emerse mutazioni che conferiscono resistenza all’HIV-1 Se sono presenti sintomi clinici coerenti con un’infezione virale acuta e si sospetta un’esposizione recente (< 1 mese) all’HIV-1, l’uso di emtricitabina e tenofovir disoproxil deve essere ritardato di almeno un mese e lo stato HIV-1 deve essere riconfermato prima di iniziare il trattamento con emtricitabina e tenofovir disoproxil per la profilassi pre-esposizione. Importanza dell’aderenza al trattamento: Ai soggetti non infetti da HIV-1 deve essere consigliato di aderire strettamente alla posologia raccomandata di emtricitabina e tenofovir disoproxil. L’efficacia di emtricitabina e tenofovir disoproxil per la riduzione del rischio di acquisizione dell’HIV-1 è fortemente correlata all’adesione al trattamento, come dimostrato dai livelli misurabili di farmaco nel sangue. Pazienti co-infetti con HIV e virus dell’epatite B o C I pazienti con infezione da HIV-1 ed epatite cronica B o C sottoposti a trattamento con terapia antiretrovirale presentano un rischio maggiore di reazioni avverse epatiche gravi e potenzialmente fatali. I medici devono fare riferimento alle attuali linee guida terapeutiche per il trattamento dell’infezione da HIV in pazienti co-infetti con virus dell’epatite B (HBV) o virus dell’epatite C (HCV). La sicurezza e l’efficacia di emtricitabina e tenofovir disoproxil per la PrEP in pazienti con infezione da HBV o HCV non sono state stabilite. In caso di terapia antivirale concomitante per l’epatite B o C, si rimanda anche al relativo riassunto delle caratteristiche del prodotto di queste specialità medicinali.Vedere anche più sotto Uso con ledipasvir e sofosbuvir. Tenofovir (disoproxil) è indicato per il trattamento dell’HBV e emtricitabina ha dimostrato attività nei confronti di HBV in studi farmacodinamici, ma la sicurezza e l’efficacia di emtricitabina e tenofovir disoproxil non sono state stabilite in modo specifico in pazienti con infezione da HBV cronica. Nei pazienti infetti da HBV, l’interruzione della terapia con emtricitabina e tenofovir disoproxil può essere associata a gravi esacerbazioni acute dell’epatite. I pazienti infetti da HBV che hanno interrotto la terapia con emtricitabina e tenofovir disoproxil devono essere tenuti sotto stretta osservazione, con un follow-up sia clinico che di laboratorio per almeno diversi mesi dopo l’interruzione del trattamento. Se appropriato, può essere giustificata la ripresa della terapia per l’epatite B. Nei pazienti con malattia epatica avanzata o cirrosi, l’interruzione del trattamento non è raccomandata in quanto l’esacerbazione dell’epatite post-trattamento può condurre a scompenso epatico. Malattia epatica La sicurezza e l’efficacia di emtricitabina e tenofovir disoproxil non sono state stabilite in pazienti con significative alterazioni epatiche al basale. La farmacocinetica di tenofovir è stata studiata in pazienti con compromissione epatica e non è richiesta una modifica della dose. La farmacocinetica di emtricitabina non è stata studiata in pazienti con compromissione epatica. Considerato il metabolismo epatico minimo e la via di eliminazione renale di emtricitabina, è improbabile che sia necessaria una modifica della dose di emtricitabina e tenofovir disoproxil in pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). I pazienti infetti da HIV-1 con disfunzioni epatiche preesistenti, compresa l’epatite cronica attiva, durante la terapia antiretrovirale di associazione (combination antiretroviral therapy, CART) mostrano un aumento nella frequenza delle alterazioni della funzionalità epatica e dovrebbero essere controllati secondo la comune pratica clinica. Se si manifesta un peggioramento della patologia epatica in tali pazienti, si deve prendere in considerazione l’eventualità di interrompere o sospendere il trattamento. Effetti renali Emtricitabina e tenofovir vengono eliminati principalmente dai reni tramite una combinazione di filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva. Con l’impiego di tenofovir disoproxil sono stati riportati casi di insufficienza renale, danno renale, creatinina elevata, ipofosfatemia e tubulopatia prossimale (inclusa sindrome di Fanconi) (vedere paragrafo 4.8). Prima di iniziare la terapia con emtricitabina e tenofovir per il trattamento dell’infezione da HIV-1 o per la profilassi pre-esposizione si raccomanda la misurazione della clearance della creatinina in tutti i soggetti. Nei soggetti senza fattori di rischio renali, si raccomanda che la funzionalità renale (clearance della creatinina e fosfato sierico) sia monitorata dopo due-quattro settimane di utilizzo, dopo tre mesi di utilizzo e in seguito ogni tre-sei mesi. Nei soggetti a rischio di malattia renale è necessario un controllo più frequente della funzionalità renale. Vedere anche quanto sotto riportato in Co-somministrazione di altri medicinali Pazienti infetti da HIV-1: Se il fosfato sierico è < 1,5 mg/dl (0,48 mmol/l) o la clearance della creatinina risulta inferiore a 50 ml/min in ciascun paziente che assume emtricitabina e tenofovir disoproxil, la funzione renale deve essere valutata nuovamente entro una settimana, includendo la misurazione delle concentrazioni di glucosio, potassio ematico e di glucosio nelle urine (vedere paragrafo 4.8, tubulopatia prossimale). Si deve anche prendere in considerazione l’interruzione del trattamento con emtricitabina e tenofovir disoproxil in pazienti con clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min o con decrementi del fosfato sierico a< 1,0 mg/dl (0,32 mmol/l). L’interruzione del trattamento con emtricitabina e tenofovir disoproxil deve essere presa in considerazione anche in caso di declino progressivo della funzione renale qualora non sia stata identificata alcuna altra causa. La sicurezza renale con emtricitabina e tenofovir disoproxil è stata studiata solo limitatamente in pazienti infetti da HIV-1 con compromissione della funzione renale (clearance della creatinina < 80 ml/min). Adattamenti dell’intervallo tra le dosi sono raccomandati nei pazienti infetti da HIV-1 con clearance della creatinina tra 30 e 49 ml/min (vedere paragrafo 4.2). Pochi dati provenienti da studi clinici suggeriscono che il prolungamento degli intervalli tra le dosi non sia ottimale e potrebbe portare ad un aumento della tossicità e ad una possibile risposta inadeguata. Inoltre, in un piccolo studio clinico, un sottogruppo di pazienti con clearance della creatinina compresa tra 50 e 60 ml/min in trattamento con tenofovir disoproxil in associazione con emtricitabina ogni 24 ore ha avuto un’esposizione a tenofovir da 2 a 4 volte più elevata ed un peggioramento della funzione renale (vedere paragrafo 5.2). Pertanto, una valutazione accurata del rapporto rischio-beneficio è necessaria quando emtricitabina e tenofovir disoproxil viene utilizzato nei pazienti con clearance della creatinina < 60 ml/min, e la funzione renale deve essere attentamente controllata. Inoltre, nei pazienti che assumono emtricitabina e tenofovir disoproxil ad intervalli di dose prolungati, deve essere strettamente monitorata la risposta clinica al trattamento. L’uso di emtricitabina e tenofovir disoproxil non è raccomandato in pazienti con compromissione renale severa (clearance della creatinina < 30 ml/min) e in pazienti che richiedono emodialisi, dal momento che l’appropriata riduzione di dosaggio non può essere ottenuta con le compresse dell’associazione (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Emtricitabina e tenofovir disoproxil per la PrEP: Emtricitabina e tenofovir disoproxil non è stato studiato in soggetti non infetti da HIV-1 con clearance della creatinina < 60 ml/min e non è quindi raccomandato per l’uso in questa popolazione. Se il fosfato sierico è < 1,5 mg/dl (0,48 mmol/l) o la clearance della creatinina risulta inferiore a 60 mL/min in ciascun paziente che assume emtricitabina e tenofovir disoproxil per la profilassi pre-esposizione, la funzione renale deve essere valutata nuovamente entro una settimana, includendo la misurazione delle concentrazioni di glucosio e, potassio ematico e di glucosio nelle urine (vedere paragrafo 4.8, tubulopatia prossimale). Si deve anche prendere in considerazione l’interruzione del trattamento con emtricitabina e tenofovir disoproxil in soggetti con clearance della creatinina inferiore a 60 ml/min o con decrementi del fosfato sierico a< 1,0 mg/dl (0,32 mmol/l). L’interruzione del trattamento con emtricitabina e tenofovir disoproxil deve essere presa in considerazione anche in caso di declino progressivo della funzione renale qualora non sia stata identificata alcuna altra causa. Effetti a livello osseo Le anomalie delle ossa (che raramente conducono a fratture) possono essere associate a tubulopatia renale prossimale (vedere paragrafo 4.8). Se si sospettano anomalie delle ossa, si deve richiedere un consulto appropriato. Infezione da HIV-1: In uno studio controllato condotto per 144 settimane, in cui tenofovir disoproxil è stato comparato con stavudina in associazione con lamivudina ed efavirenz in pazienti non precedentemente trattati con antiretrovirali, sono state osservate lievi diminuzioni della densità minerale ossea (bone mineral density, BMD) nell’anca e nella spina dorsale in entrambi i gruppi. Le diminuzioni della BMD nella spina dorsale e le variazioni dal basale nei bio-markers ossei sono state significativamente superiori nel gruppo trattato con tenofovir disoproxil alla 144a settimana. Le diminuzioni della BMD dell’anca sono state significativamente più elevate in questo gruppo fino alla 96a settimana. Tuttavia, non è stato rilevato un aumento del rischio di fratture o l’evidenza di rilevanti anomalie delle ossa dopo 144 settimane di trattamento. In altri studi (prospettici e trasversali), le diminuzioni più marcate della BMD sono state osservate in pazienti trattati con tenofovir disoproxil come parte di un regime contenente un inibitore della proteasi boosterato. Per i pazienti con osteoporosi che presentano un alto rischio di fratture devono essere presi in considerazione regimi terapeutici alternativi. Emtricitabina e tenofovir disoproxil per la PrEP: In studi clinici su soggetti non infetti da HIV-1, sono state osservate piccole riduzioni della BMD. In uno studio su 498 uomini, le variazioni medie della BMD dal basale alla settimana 24 sono state tra -0,4% e -1,0% per anca, spina dorsale, collo del femore e trocantere in uomini che avevano ricevuto una profilassi giornaliera con emtricitabina e tenofovir disoproxil (n=247) rispetto a placebo (n=251). Peso e parametri metabolici Durante la terapia antiretrovirale si può verificare un aumento del peso e dei livelli ematici dei lipidi e del glucosio. Tali cambiamenti potrebbero in parte essere correlati al controllo della malattia e allo stile di vita. Per i lipidi, in alcuni casi vi è evidenza di un effetto del trattamento, mentre per l’aumento di peso non esiste un’evidenza forte che lo correli a un trattamento particolare. Per il monitoraggio dei livelli dei lipidi ematici e del glucosio si fa riferimento alle linee guida stabilite per il trattamento dell’HIV. I disturbi del metabolismo lipidico devono essere gestiti in maniera clinicamente appropriata. Disfunzione mitocondriale dopo esposizione in utero Gli analoghi nucleos(t)idici possono influire sulla funzione mitocondriale a livelli variabili, più pronunciati con stavudina, didanosina e zidovudina. Ci sono state segnalazioni di disfunzione mitocondriale in neonati HIV negativi esposti, in utero e/o dopo la nascita, ad analoghi nucleosidici; queste riguardavano prevalentemente regimi terapeutici contenenti zidovudina. Le principali reazioni avverse riportate sono disturbi ematologici (anemia, neutropenia) e disturbi del metabolismo (iperlattatemia, iperlipasemia). Questi eventi sono stati spesso transitori. Raramente sono stati riportati disordini neurologici ad insorgenza tardiva (ipertonia, convulsioni, comportamento anormale). Non è noto attualmente se tali disordini neurologici sono transitori o permanenti. Questi risultati devono essere tenuti in considerazione per qualsiasi bambino esposto in utero ad analoghi nucleos(t)idici che presenta manifestazioni cliniche severe di eziologia non nota, in particolare manifestazioni neurologiche. Questi risultati non modificano le attuali raccomandazioni nazionali di usare una terapia antiretrovirale nelle donne in gravidanza al fine di prevenire la trasmissione verticale dell’HIV. Sindrome da riattivazione immunitaria In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento della istituzione della CART, può insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali, causando condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Tipicamente, tali reazioni sono state osservate entro le primissime settimane o mesi dall’inizio della CART. Esempi rilevanti di ciò sono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis jirovecii. Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e deve essere instaurato un trattamento, se necessario. Nel contesto della riattivazione immunitaria è stato riportato anche il verificarsi di disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves); tuttavia il tempo di insorgenza registrato è più variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l’inizio del trattamento. Infezioni opportunistiche I pazienti affetti da HIV-1 che ricevono emtricitabina e tenofovir disoproxil o qualsiasi altra terapia antiretrovirale possono continuare a sviluppare infezioni opportunistiche e altre complicanze dell’infezione da HIV e quindi devono restare sotto stretta osservazione da parte di medici esperti nel trattamento di pazienti con malattie associate all’HIV Osteonecrosi Sebbene l’eziologia sia considerata multifattoriale (compreso l’impiego di corticosteroidi, il consumo di alcol, l’immunosoppressione grave, un più elevato indice di massa corporea), sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla CART. Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi al medico in caso di comparsa di fastidi, dolore e rigidità alle articolazioni, o difficoltà nel movimento. Co-somministrazione di altri medicinali L’uso di emtricitabina e tenofovir disoproxil deve essere evitato con l’uso concomitante o recente di medicinali nefrotossici (vedere paragrafo 4.5). Nel caso in cui l’uso concomitante di emtricitabina e tenofovir disoproxil ed agenti nefrotossici non possa essere evitato, si deve controllare settimanalmente la funzione renale. Dopo l’inizio della somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) multipli o a dosi elevate, sono stati segnalati casi di insufficienza renale acuta in pazienti infetti da HIV-1 trattati con tenofovir disoproxil che presentavano fattori di rischio di disfunzioni renale. Se emtricitabina e tenofovir disoproxil viene somministrato congiuntamente a un FANS, si deve controllare in modo adeguato la funzione renale. In pazienti infetti da HIV-1 che ricevevano tenofovir disoproxil in associazione a un inibitore della proteasi boosterato con ritonavir o cobicistat è stato segnalato un rischio più elevato di danno renale. In questi pazienti è richiesto un controllo accurato della funzione renale (vedere paragrafo 4.5). In pazienti infetti da HIV-1 con fattori di rischio renali, la co-somministrazione di tenofovir disoproxil con un inibitore della proteasi boosterato deve essere valutata con attenzioneEmtricitabina e tenofovir disoproxil non deve essere somministrato contemporaneamente ad altri medicinali contenenti emtricitabina, tenofovir disoproxil, tenofovir alafenamide o altri analoghi della citidina, come lamivudina (vedere paragrafo 4.5). Emtricitabina e tenofovir disoproxil non deve essere somministrato contemporaneamente ad adefovir dipivoxil. Uso con ledipasvir e sofosbuvir La co-somministrazione di tenofovir disoproxil con ledipasvir/sofosbuvir ha dimostrato di aumentare le concentrazioni plasmatiche di tenofovir, specialmente se utilizzato in combinazione con un regime per HIV contenente tenofovir disoproxil e un potenziatore farmacocinetico (ritonavir o cobicistat). Non è stata stabilita la sicurezza di tenofovir disoproxil nell’ambito della cosomministrazione con ledipasvir/sofosbuvir e potenziatore farmacocinetico. Devono essere considerati i potenziali rischi e benefici associati alla somministrazione contemporanea, in particolare nei pazienti ad aumentato rischio di disfunzione renale. I pazienti trattati con ledipasvir/sofosbuvir contemporaneamente a tenofovir disoproxil somministrati insieme ad un inibitore della proteasi dell’HIV potenziato devono essere monitorati per reazioni avverse correlate al tenofovir disoproxil. Co-somministrazione di tenofovir disoproxil e didanosina:La co-somministrazione non è raccomandata perché causa un aumento del 40-60% dell’esposizione sistemica a didanosina, che può aumentare il rischio di reazioni avverse correlate a didanosina (vedere paragrafo 4.5). Raramente sono stati riportati casi di pancreatite e acidosi lattica, talvolta fatali. La co-somministrazione di tenofovir disoproxil e didanosina a una dose di 400 mg al giorno è stata associata a una riduzione significativa del numero di cellule CD4, forse a causa di un’interazione intracellulare che aumenta la didanosina fosforilata (cioè attiva). Un dosaggio ridotto di 250 mg di didanosina co-somministrato con tenofovir disoproxil è stato associato a tassi elevati di fallimento virologico in diverse associazioni testate. Triplice terapia nucleosidica Sono stati segnalati tassi elevati di fallimento virologico ed emergenza di resistenze in fase precoce in pazienti infetti da HIV-1 quando tenofovir disoproxil è stato associato a lamivudina e abacavir oltre che a lamivudina e didanosina assunte una volta al giorno. Tra lamivudina ed emtricitabina vi è una stretta somiglianza strutturale, così come tra la farmacocinetica e la farmacodinamica di questi due agenti. Quindi, gli stessi problemi si possono osservare se emtricitabina e tenofovir disoproxil è somministrato con un terzo analogo nucleosidico. Anziani Emtricitabina e tenofovir disoproxil non è stato studiato in soggetti di età superiore a 65 anni. Nei soggetti anziani, la ridotta funzionalità renale è più probabile, pertanto la somministrazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil alle persone anziane deve essere effettuata con cautela. Emtricitabina e Tenofovir disoproxil Dr. Reddy’s contiene lattosio monoidrato. Di conseguenza, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi, o con malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Interazioni
Poiché emtricitabina e tenofovir disoproxil contiene emtricitabina e tenofovir disoproxil, qualsiasi interazione che sia stata osservata con questi principi attivi può anche verificarsi con emtricitabina e tenofovir disoproxil. Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti. La farmacocinetica dello steady state di emtricitabina e di tenofovir non è stata modificata dalla somministrazione contemporanea rispetto ai singoli farmaci dosati singolarmente. Studi in vitro e di farmacocinetica clinica hanno dimostrato che il potenziale d’interazioni mediate da CYP450 fra emtricitabina e tenofovir disoproxil ed altri medicinali è basso. Terapie concomitanti non raccomandate Emtricitabina e tenofovir disoproxil non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali contenenti emtricitabina, tenofovir disoproxil, tenofovir alafenamide o altri analoghi della citidina, come lamivudina (vedere paragrafo 4.4). Emtricitabina e tenofovir disoproxil non deve essere somministrato in concomitanza con adefovir dipivoxil. Didanosina: La co-somministrazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil e didanosina non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4 e Tabella 2). Medicinali eliminati per via renale: Dal momento che emtricitabina e tenofovir vengono principalmente eliminati dai reni, la co-somministrazione di emtricitabina e tenofovir disoproxil con medicinali che riducono la funzionalità renale o competono per la secrezione tubulare attiva (es. cidofovir) può incrementare le concentrazioni sieriche di emtricitabina, tenofovir e/o di altri medicinali co-somministrati. L’uso di emtricitabina e tenofovir disoproxil deve essere evitato con l’uso concomitante o recente di medicinali nefrotossici. Alcuni esempi includono, ma non si limitano a: aminoglicosidi, amfotericina B, foscarnet, ganciclovir, pentamidina, vancomicina, cidofovir o interleukina-2 (vedere paragrafo 4.4). Altre interazioni Le interazioni tra emtricitabina e tenofovir disoproxil o il suo singolo componente/i suoi singoli componenti e altri medicinali sono riportate nella seguente Tabella 2 (l’aumento è indicato come "↑", la diminuzione come "↓",nessuna variazione come "↔", due volte al giorno come "b.i.d.", una volta al giorno come "q.d."). Quando disponibili, gli intervalli di confidenza 90% sono riportati tra parentesi. Tabella 2: Interazioni tra emtricitabina e tenofovir disoproxil e altri medicinali
Medicinali per area terapeutica | Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin con un intervallo di confidenza del 90% se disponibile (meccanismo) | Raccomandazione relative alla somministrazione congiunta (emtricitabina 200 mg, tenofovir disoproxil 245 mg) | |
ANTI-INFETTIVI | |||
Antiretrovirali | |||
Inibitori delle proteasi | |||
Atazanavir/Ritonavir/Tenofovir disoproxil (300 mg q.d./100 mg q.d./245mg q.d.) | Atazanavir: | Non è raccomandato l’aggiustamento della dose. L’aumento dell’esposizione a tenofovir può potenziare gli eventi avversi associati a tenofovir, incluse patologie renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↓ 25% (↓ 42 to ↓ 3) | |||
Cm ax: ↓ 28% (↓ 50 to ↑ 5) | |||
Cm in: ↓ 26% (↓ 46 to ↑ 10) | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑37% | |||
Cm ax: ↑ 34% | |||
Cm in: ↑ 29% | |||
Atazanavir/Ritonavir/Emtricitabina | Interazione non studiata. | ||
Darunavir/Ritonavir/Tenofovir disoproxil (300 mg q.d./100 mg q.d. /245 mg q.d.) | Darunavir: | Non è raccomandato l’aggiustamento della dose. L’aumento dell’esposizione a tenofovir può potenziare gli eventi avversi associati a tenofovir, incluse patologie renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↔ | |||
Cm in: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 22% | |||
Cm in: ↑ 37% | |||
Darunavir/Ritonavir/Emtricitabina | Interazione non studiata. | ||
Lopinavir/Ritonavir/Tenofovir disoproxil (400 mg b.i.d./100 mg b.i.d/245 mg q.d.) | Lopinavir/Ritonavir: | Non è raccomandato l’aggiustamento della dose. L’aumento dell’esposizione a tenofovir può potenziare gli eventi avversi associati a tenofovir, incluse patologie renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↔ | |||
Cm ax: ↔ | |||
Cm in: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 32% (↑ 25 to ↑ 38) | |||
Cm ax: ↔ | |||
Cm in: ↑ 51% (↑ 37 to ↑ 66) | |||
Lopinavir/Ritonavir/Emtricitabina | Interazione non studiata. | ||
NRTI | |||
Didanosina/Tenofovir disoproxil | La co-somministrazione di tenofovir disoproxil e didanosina ha comportato un aumento pari a 40-60% dell’esposizione sistemica a didanosina che può aumentare il rischio di reazioni avverse correlate alla didanosina. Raramente sono state riportate pancreatite e acidosi lattica, talvolta fatali. La co-somministrazione di tenofovir disoproxil e didanosina alla dose giornaliera di 400 mg è stata associata ad un decremento significativo delle conta delle cellule CD4, possibilmente dovuto ad un’interazione intracellulare che incrementa i livelli di disanosina fosforilata (attiva). La riduzione a 250 mg della dose di didanosina co-somministrata con tenofovir disoproxil è stata associata ad un’alta percentuale di fallimenti virologici nell’ambito di molte combinazioni testate per il trattamento dell’infezione da HIV-1. | Non è raccomandata la somministrazione contemporanea di emtricitabina/tenofovir disoproxil e didanosina (vedere paragrafo 4.4). | |
Didanosina/Emtricitabina | Interazione non studiata. | ||
Lamivudina/Tenofovir disoproxil | Lamivudina: | Lamivudina e Emtricitabina /Tenofovir disoproxil non devono essere somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). | |
ΑUC:↓ 3% (↓8 to ↑ 15) | |||
Cmax: ↓ 24% (↓44 to ↓12) | |||
Cmin: NC | |||
Tenofovir: | |||
ΑUC:↓ 4% (↓15 to ↑8) | |||
Cmax: ↑102% (↓96 to ↑ 108) | |||
Cmin: NC | |||
Efavirenz/Tenofovir disoproxil | Efavirenz: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di efavirenz. | |
ΑUC:↓ 4% (↓7 to ↓ 1) | |||
Cmax: ↓ 4% (↓9 to ↑ 2) | |||
Cmin: NC | |||
Tenofovir: | |||
ΑUC:↓ 1% (↓8 to ↑6) | |||
Cmax: ↑7% (↓6 to ↑ 22) | |||
Cmin: NC | |||
ANTI-INFETTIVI | |||
Agenti antivirali del virus dell’epatite B virus (HBV) | |||
Adefovir dipivoxil/Tenofovir disoproxil | Adefovir dipivoxil: | Adefovir dipivoxil e Emtricitabina/Tenofovir disoproxil non devono essere somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). | |
ΑUC:↓ 11% (↓ 14 to ↓ 7) | |||
Cmax: ↓ 7% (↓ 13 to ↓0) | |||
Cmin: NC | |||
Tenofovir: | |||
ΑUC:↓ 2% (↓5 to ↑0) | |||
Cmax: ↓ 1% (↓ 7 to ↑ 6) | |||
Cmin: NC | |||
Agenti antivirali del virus dell’epatite C virus (HCV) | |||
Ledipasvir/Sofosbuvir (90 mg/400 mg q.d.) + Atazanavir/Ritonavir (300 mg q.d./100 mg q.d.) + Emtricitabina/Tenofovir disoproxil (200 mg/245 mg q.d.)¹ | Ledipasvir: | L’aumento delle concentrazioni plasmatiche di tenofovir derivanti dalla co-somministrazione di tenofovir disoproxil, ledipasvir/sofosbuvir e atazanavir/ritonavir possono aumentare le reazioni avverse legate a tenofovir disoproxil, incluse le patologie renali. Non è stata stabilita la sicurezza di tenofovir disoproxil quando viene utilizzato con ledipasvir/sofosbuvir e un potenziatore farmacocinetico (ad es. ritonavir o cobicistat). L’associazione deve essere usata con cautela con un monitoraggio renale frequente, se non sono disponibili altre alternative (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↑ 96% (↑ 74 to ↑ 121) | |||
Cmax: ↑ 68% (↑ 54 to ↑ 84) | |||
Cmin: ↑ 118% (↑ 91 to ↑ 150) | |||
Sofosbuvir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↑ 42% (↑ 34 to ↑ 49) | |||
Atazanavir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax ↔ | |||
Cmin: ↑ 63% (↑ 45 to ↑ 84) | |||
Ritonavir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↑ 45% (↑ 27 to ↑ 64) | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↑ 47% (↑ 37 to ↑ 58) | |||
Cmin: ↑ 47% (↑ 38 to ↑ 57) | |||
Ledipasvir/Sofosbuvir (90 mg/400 mg q.d.) + Darunavir/Ritonavir (800 mg q.d./100 mg q.d.) + Emtricitabina/Tenofovir disoproxil (200 mg/245 mg q.d.)¹ | Ledipasvir: | L’aumento delle concentrazioni plasmatiche di tenofovir derivanti dalla co-somministrazione di tenofovir disoproxil, ledipasvir/sofosbuvir e darunavir/ritonavir possono aumentare le reazioni avverse legate al tenofovir disoproxil, incluse le patologie renali. La sicurezza di tenofovir disoproxil quando viene utilizzato con ledipasvir/sofosbuvir e un potenziatore farmacocinetico (ad es. ritonavir o cobicistat). L’associazione deve essere usata con cautela con un monitoraggio renale frequente, se non sono disponibili altre alternative (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Sofosbuvir: | |||
AUC: ↓ 27% (↓ 35 to ↓ 18) | |||
Cmax: ↓ 37% (↓ 48 to ↓ 25) | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Darunavir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Ritonavir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↑ 48% (↑ 34 to ↑ 63) | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 50% (↑ 42 to ↑ 59) | |||
Cmax: ↑ 64% (↑ 54 to ↑ 74) | |||
Cmin: ↑ 59% (↑ 49 to ↑ 70) | |||
Ledipasvir/Sofosbuvir (90 mg/400 mg q.d.) + Efavirenz/Emtricitabina/Tenofovir disoproxil (600 mg/200 mg/245 mg q.d.) | Ledipasvir: | Non è raccomandato alcun aggiustamento della dose. L’aumentata esposizione a tenofovir può potenziare le reazioni avverse associate con tenofovir disoproxil, incluse le patologie renali. La funzione renale deve essere attentamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↓ 34% (↓ 41 to ↓ 25) | |||
Cmax: ↓ 34% (↓ 41 to ↑ 25) | |||
Cmin: ↓ 34% (↓ 43 to ↑ 24) | |||
Sofosbuvir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Efavirenz: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 98% (↑ 77 to ↑ 123) | |||
Cmax: ↑ 79% (↑ 56 to ↑ 104) | |||
Cmin: ↑ 163% (↑ 137 to ↑ 197) | |||
Ledipasvir/Sofosbuvir (90 mg/400 mg q.d.) + Emtricitabina/Rilpivirina/ Tenofovir disoproxil (200 mg/25 mg/245 mg q.d.) | Ledipasvir: | Non è raccomandato alcun aggiustamento della dose. L’aumentata esposizione a tenofovir può potenziare le reazioni avverse associate con tenofovir disoproxil, incluse le patologie renali. La funzione renale deve essere strettamente monitorata (vedere paragrafo 4.4). | |
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Sofosbuvir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Rilpivirina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑ 40% (↑ 31 to ↑ 50) | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↑ 91% (↑ 74 to ↑ 110) | |||
Sofosbuvir (400 mg q.d.) + Efavirenz/Emtricitabina/Tenofovir disoproxil (600 mg/200 mg/245 mg q.d.) | Sofosbuvir: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. | |
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↓ 19% (↓ 40 to ↑ 10) | |||
GS-331007 ²: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↓ 23% (↓ 30 to ↑ 16) | |||
Efavirenz: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↔ | |||
Cmin: ↔ | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↔ | |||
Cmax: ↑ 25% (↑ 8 to ↑ 45) | |||
Cmin: ↔ | |||
Ribavirina/Tenofovir disoproxil | Ribavirina: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di ribavirina. | |
AUC: ↑ 26% (↑ 20 to ↑ 32) | |||
Cmax: ↓ 5% (↓ 11 to ↑ 1) | |||
Cmin: NC | |||
Agenti antivirali dell’herpes virus | |||
Famciclovir/Emtricitabina | Famciclovir: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di famciclovir | |
AUC: ↓ 9% (↓ 16 to↓ 1) | |||
Cmax: ↓ 7% (↓ 22 to ↑ 11) | |||
Cmin: NC | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↓ 7% (↓ 13 to↓ 1) | |||
Cmax: ↓ 11% (↓ 20 to ↑ 1) | |||
Cmin: NC | |||
Antimicobatterici | |||
Rifampicina/Tenofovir disoproxil | Tenofovir: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose | |
AUC: ↓ 12% (↓ 16 to ↓ 8) | |||
Cmax: ↓ 16% (↓ 22 to ↓ 10) | |||
Cmin: ↓ 15% (↓ 12 to ↓ 9) | |||
CONTRACCETTIVI ORALI | |||
Norgestimato/Etinil estradiolo/Tenofovir disoproxil | Norgestimato: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose d norgestimato/etinil estradiolo | |
AUC: ↓ 4% (↓ 32 to ↑ 34) | |||
Cmax: ↓ 5% (↓ 27 to ↑ 24) | |||
Cmin: NC | |||
Etinil estradiolo: | |||
AUC: ↓ 4% (↓ 9 to ↑0) | |||
Cmax: ↓ 6% (↓ 13 to ↑0) | |||
Cmin: ↓ 2% (↓ 9 to ↓ 6) | |||
IMMUNOSOPPRESSORI | |||
Tacrolimus/Tenofovir disoproxil/Emtricitabina | Tacrolimus: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di tacrolimus. | |
AUC: ↑ 4% (↓ 3 to ↑ 11) | |||
Cmax: ↑3% (↓ 3 to ↑ 9) | |||
Cmin: NC | |||
Emtricitabina: | |||
AUC: ↓5% (↓9 to ↓1) | |||
Cmax: ↓11% (↓ 17 to ↓ 5) | |||
Cmin: NC | |||
Tenofovir: | |||
AUC: ↑6% (↓1 to ↑ 13) | |||
Cmax: ↑13% (↑1 to ↑27) | |||
Cmin: NC | |||
ANALGESICI NARCOTICI | |||
Metadone/Tenofovir disoproxil | Metadone: | Non è necessario alcun aggiustamento della dose di metadone | |
AUC: ↑5% (↓2 to ↑ 13) | |||
Cmax: ↑5% (↓ 3 to ↑ 14) | |||
Cmin: NC |
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Infezione da HIV-1: In uno studio clinico in aperto, randomizzato (GS-01-934, vedere paragrafo 5.1), le reazioni più frequentemente riportate, considerate possibilmente o probabilmente correlate ad emtricitabina e/o tenofovir disoproxil sono state nausea (12%) e diarrea (7%). In questo studio, il profilo di sicurezza di emtricitabina e tenofovir disoproxil è risultato essere coerente a quello precedentemente sperimentato con gli stessi agenti somministrati singolarmente con altri antiretrovirali Profilassi pre-esposizione: Non sono state identificate nuove reazioni avverse a emtricitabina e tenofovir disoproxil nei due studi randomizzati controllati verso placebo (iPrEx, Partners PrEP) in cui 2.830 adulti non infetti da HIV-1 hanno ricevuto emtricitabina e tenofovir disoproxil una volta al giorno come profilassi pre-esposizione. I pazienti sono stati seguiti per una mediana, rispettivamente, di 71 settimane e 87 settimane. La reazione avversa più frequentemente segnalata nel gruppo emtricitabina e tenofovir disoproxil nello studio iPrEx è stata la cefalea (1%). Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse in pazienti infetti da HIV-1 da studi clinici e dall’esperienza post-marketing, considerate perlomeno possibilmente correlate al trattamento con i componenti di emtricitabina e tenofovir disoproxil, sono di seguito elencate nella Tabella 3, suddivise per classificazione per organi e sistemi e per frequenza. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000, < 1/100) o raro (≥ 1/10.000, < 1/1000). Tabella 3: Tabella delle reazioni avverse associate ai singoli componenti di emtricitabina e tenofovir disoproxil sulla base degli studi clinici e dell’esperienza post-marketing
Frequenza | Emtricitabina | Tenofovir disoproxil |
Patologie del sistema emolinfopoitico: | ||
Comune: | neutropenia | |
Non comune: | anemia² | |
Disturbi del sistema immunitario: | ||
Comune: | reazione allergica | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: | ||
Molto comune: | ipofosfatemia¹ | |
Comune: | iperglicemia, ipertrigliceridemia | |
Non comune: | ipokaliemia¹ | |
Raro: | acidosi lattica | |
Disturbi psichiatrici: | ||
Comune: | insonnia, incubi | |
Patologie del sistema nervoso: | ||
Molto comune: | cefalea | capogiri |
Comune: | capogiri | cefalea |
Patologie gastrointestinali: | ||
Molto comune: | diarrea, nausea | diarrea, vomito, nausea |
Comune: | aumento dell’amilasi inclusa elevata amilasi pancreatica, aumento della lipasi sierica, vomito, dolore addominale, dispepsia | dolore addominale, distensione addominale, flatulenza |
Non comune: | pancreatite | |
Patologie epatobiliari: | ||
Comune: | aumento dell’aspartato aminotransferasi nel siero (AST) e/o aumento dell’alanina aminotransferasi nel siero (ALT), iperbilirubinemia | aumento delle transaminasi |
Raro: | steatosi epatica, epatite | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: | ||
Molto comune: | rash | |
Comune: | rash vescicolobolloso, rash pustoloso, rash maculopapuloso, rash, prurito, orticaria, alterazione del colorito della cute (iperpigmentazione)² | |
Non comune: | angioedema³ | |
Raro: | angioedema | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: | ||
Molto comune: | creatinchinasi elevata | |
Non comune: | rabdomiolisi¹, debolezza muscolare¹ | |
Raro: | osteomalacia (che si è manifestata come dolore osseo e raramente ha contribuito a fratture)1, 3, miopatia¹ | |
Patologie renali e urinarie: | ||
Non comune: | aumento della creatinina, proteinuria, tubulopatia renale prossimale inclusa la sindrome di Fanconi | |
Raro: | insufficienza renale (acuta e cronica), necrosi tubulare acuta, nefrite (inclusa nefrite interstiziale)³, diabete insipido nefrogenico | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: | ||
Molto comune: | astenia | |
Comune: | dolore, astenia | |
¹ Questa reazione avversa può comparire come conseguenza di una tubulopatia renale prossimale. In assenza di tale condizione non viene considerata correlata a tenofovir disoproxil. | ||
² Nei pazienti pediatrici si è osservata comunemente anemia e molto comunemente alterazioni del colore cutaneo (aumento della pigmentazione) quando trattati con emtricitabina | ||
³ Questa reazione avversa è stata identificata tramite sorveglianza post-marketing ma non è stata osservata, per emtricitabina, durante gli studi clinici randomizzati controllati negli adulti o nella popolazione pediatrica HIV o, per tenofovir disoproxil, negli studi clinici randomizzati, controllati o nei programmi di accesso allargato. La frequenza è stata valutata mediante un calcolo statistico basato sul numero totale di pazienti esposti ad emtricitabina durante gli studi clinici randomizzati controllati (n = 1.563) o tenofovir disoproxil durante gli studi clinici randomizzati controllati e i programmi di accesso allargato (n = 7.319) |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Un moderato numero di dati in donne in gravidanza (tra 300 e 1000 gravidanze esposte) indica che non vi sono malformazioni o tossicità fetale/neonatale associate a emtricitabina e tenofovir disoproxil. Gli studi sugli animali condotti con emtricitabina e tenofovir disoproxil non mostrano una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, se necessario, l’uso di emtricitabina e tenofovir disoproxil durante la gravidanza può essere considerato. Allattamento È stato dimostrato che emtricitabina e tenofovir sono escreti nel latte materno. Esistono informazioni insufficienti relative agli effetti di emtricitabina e tenofovir su neonati/lattanti. Pertanto Emtricitabina e Tenofovir Disoproxil Dr. Reddy’s non deve essere usato durante l’allattamento. Come regola generale, si raccomanda che le donne infette da HIV non allattino i propri neonati, in nessuna circostanza, per evitare la trasmissione del virus HIV al neonato. Fertilità Non sono disponibili dati sull’effetto di emtricitabina e tenofovir disoproxil negli esseri umani. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi di emtricitabina o tenofovir disoproxil sulla fertilità.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità. Tenere il flacone ben chiuso. Non rimuovere il dissecante presente in un piccolo contenitore di plastica stampata posto tra le compresse.