Calore

Temperatura elevata dell’ambiente, di un corpo o dell’organismo. Il corpo umano ricava spontaneamente calore da diverse reazioni di ossidazione (digestione, contrazione muscolare), e mantiene in questo modo la sua temperatura interna costante (intorno ai 37 °C) indipendentemente da quella esterna. Quando la temperatura esterna è troppo elevata, l’organismo vi si adatta con reazioni fisiologiche semplici […]



Temperatura elevata dell’ambiente, di un corpo o dell’organismo.

Il corpo umano ricava spontaneamente calore da diverse reazioni di ossidazione (digestione, contrazione muscolare), e mantiene in questo modo la sua temperatura interna costante (intorno ai 37 °C) indipendentemente da quella esterna.

Quando la temperatura esterna è troppo elevata, l’organismo vi si adatta con reazioni fisiologiche semplici ed efficaci.


Meccanismi di regolazione

I fenomeni compensatori che intervengono per contrastare l’eccesso di calore sono due:

  1. dilatazione dei vasi dell’epidermide che, con l’aumento della superficie di contatto, favorisce la perdita di calore per convezione; questo processo si accompagna però a ipotensione, tachicardia e aumento della gittata cardiaca;
  2. aumento della sudorazione, che può raggiungere 1 l all’ora, mentre abitualmente la quantità di sudore emessa è pari a 1 l al giorno.

Oltre certi limiti, l’adattamento è insufficiente e si possono osservare reazioni patologiche quali colpi di calore, sincope e crampi muscolari imputabili alla perdita di cloruro di sodio.